Frank McComb – A Tribute To The Masters


Frank McComb – A Tribute To The Masters

La carriera di Frank McComb si è consolidata attraverso un percorso complicato, ma dopo alcune traversie ed incomprensioni con le etichette discografiche “importanti”, questo grande cantante, compositore e tastierista, dal talento cristallino, ha trovato nell’indipendenza dalle majors lo spazio giusto per consegnare ai suoi numerosi seguaci tutta l’arte di cui è capace.  Ed ecco che, all'inizio di questo decennio, in virtù della sua coraggiosa scelta di auto prodursi ed avviare una sua etichetta discografica, Frank ottiene finalmente e meritoriamente un posto di rilievo nella moderna musica soul e nel jazz contemporaneo. "A Tribute To The Master" è il primo album interamente strumentale del pianista di Cleveland ed è anche il suo personale omaggio ai “Maestri” della tastiera: Patrice Rushen, Herbie Hancock, Chick Corea, George Duke, Joe Sample, Ramsey Lewis e Russell Ferrante. Un audace lavoro di impronta jazzistica che è un tributo alle sue più profonde influenze musicali. Attenzione: non si tratta di cover, bensì di tutto materiale originale firmato dallo stesso Frank. E 'estremamente improbabile che una major avrebbe acconsentito alla pubblicazione di un disco di questo genere. Un lavoro che non fa alcuno sfoggio del suo bene più prezioso, la sua voce,  in favore di nove brani jazz strumentali. Con un disco così come avrebbero potuto accontentare i suoi fan e soprattutto le richieste delle emittenti radiofoniche ? Ma è proprio la sfida ed il fascino della strada meno facile da percorrere la motivazione che ha spinto McComb nel perseguire il suo obiettivo. Pubblicare un cd che gli desse la possibilità da un lato di sfidare il suo pubblico, dall’altro mettere alla prova il suo stesso talento creativo. Nasce così un meraviglioso album che ci mostra in modo efficace un diverso approccio musicale di Frank, entusiasmante quanto quello vocale e forse ancora di più. “Diverso" non vuol dire "inaccessibile", nè significa che McComb abbia pubblicato un tipico e scontato album di smooth jazz, anzi. Come sempre, il  suo modo di suonare è meraviglioso e coinvolgente, con il risultato che possiamo così ascoltare una carrellata di memorabili omaggi  musicali dedicati ad alcuni tra gli artisti più leggendari della storia recente del jazz. L’album è tutto suonato, programmato e arrangiato in perfetta solitudine dal tastierista, senza che questo lo renda meno godibile o noioso. E' essenziale, certo, è spartano nella produzione, anche ma è sincero, onesto, appassionato ed anche originale. In ultima analisi questo cd dimostra ancora una volta ciò che è realmente Mister Frank McComb: un compositore di talento ed un musicista straordinario. Posso dire, in conclusione, che questo è un “must” per tutti coloro che apprezzano la musica sofisticata, senza tempo, la musica che riempie il cuore e l’anima di vibrazioni positive; un album da ascoltare tutto d’un fiato lasciandolo scorrere fluido come il Rhodes del nostro bravissimo Frank McComb. Altamente raccomandato.