Larry Carlton – Larry Carlton


Larry Carlton – Larry Carlton

Larry Carlton è uno dei chitarristi più famosi del panorama musicale internazionale e anche uno dei più bravi. La sua importante carriera si è dipanata su tre binari principali: l’attività da solista, la collaborazione storica con i Crusaders e quella più recente con i Fourplay. Carlton ha cominciato a prendere lezioni di chitarra quando aveva solo sei anni. Il suo primo concerto è stato in un piccolo club californiano nel 1962. Dopo aver sentito alla radio il grande chitarrista Joe Pass, ha avuto l’ispirazione di impegnarsi a suonare il jazz ed il  blues. In seguito anche Wes Montgomery e Barney Kessel divennero importanti influenze sul suo stile chitarristico, senza dimenticare quale impatto hanno ugualmente avuto personaggi come B.B. King e altri chitarristi blues. Larry ha poi continuato ad affinare la sua abilità tecnica sia dal vivo che nei più importanti studi di registrazione di Los Angeles. La sua fama di session man di alto livello lo portò presto ad essere ingaggiato da molti artisti della scena pop californiana, mentre continuava la sua attività jazzistica nei club della metropoli. Come tanti altri musicisti impegnati per lo più in studio, Larry Carlton ha  dovuto quindi scegliere se coltivare una carriera in prima persona da solista, o continuare nella meno rischiosa, ma redditizia, vita di chitarrista di sessione, sempre al soldo di musicisti di primo piano. Fortunatamente per gli appassionati di musica, Larry non ha rinunciato a nulla ed è diventato una stella di prima grandezza della chitarra. Ha infatti pubblicato album solisti con il proprio nome per la Warner Bros., la MCA Records, la GRP Records ed ha continuato al contempo ad essere uno dei chitarristi più ricercati dai migliori artisti internazionali, non solo di jazz. Come  membro storico dei primi Crusaders ha contribuito in modo significativo a personalizzare il loro sound tra il 1971 ed il 1976. Tuttavia, alla fine del suo rapporto con la popolare band di Joe Sample, sembrava quasi che il gruppo stesse limitando le sue velleità solistiche e forse anche per questo Larry Carlton decise di pubblicare qualcosa a suo nome. A differenza di molti lavori di quel periodo, Carlton mise insieme una piccola band con il bassista Abe Laboriel, il batterista Jeff Porcaro, e Greg Mathieson alle tastiere. "Room 335" è un omaggio allo studio di L.A. in cui questo album è stato registrato, e nel quale il chitarrista aveva lavorato spessissimo in passato, ma è anche la base dello stile di tutti suoi primi lavori da solista. Questo brano è esemplare da questo punto di vista riassumendo perfettamente tutte le peculiarità del sound del chitarrista californiano: velocità di esecuzione, tecnica e sentimento. “Where Did You Come From” è uno dei due numeri cantati (dallo stesso Larry) dell’album, una canzone in tipico stile West Coast, gradevole e sofisticata. Con “Point It Up” si torna su ritmi vivaci e frizzanti, una vetrina per il virtuosismo raffinato di Carlton, che infatti delizia l’ascoltatore con un funambolico assolo. "Nite Crawler" è un brano che originariamente Carlton aveva inciso con i Crusaders sull’album “Free As The Wind”, in questa versione, le linee di chitarra  vanno a sostituire il sax di Wilton Felder ed in ultima analisi questa suona anche meglio dell'originale. Il miglior brano dell'album, la trascinante "Rio Samba" è proposta in modo più muscolare rispetto a quella più morbida di Lee Ritenour: il ritmo brasiliano infarcito di funk rende il brano irresistibile e Carlton colpisce con le sue svisate sorprendenti, aiutato dal lavoro alle tastiere del bravo Greg Mathieson. Altro brano cantato è “I Apologize”, un’ulteriore full immersion nell’inconfondibile suono californiano. “Don’t Give Up” è una sorta di rock and roll profumato di jazz e blues, ma suonato ad alta velocità, dove la chitarra elettrica e l’organo si inseguono in un vortice frenetico di assoli davvero notevoli. Chiude l’album la romantica "(It Was) Only Yesterday", caratterizzata dallo stile inimitabile di Larry che  emoziona con la sua chitarra piena di echi blues malinconici e profondi. Larry Carlton  è un album calato nella realtà musicale della fine degli anni ’70, e testimonia la maturità di un artista ancora giovane (nel 1977 aveva solo 29 anni) ma con alle spalle già una grande esperienza. Sulla tecnica ed il talento di chitarrista di Larry Carlton non si può dire altro che bene, in particolare per la capacità di creare un sound davvero speciale e in qualche misura unico nell’ambito della fusion e del jazz. Ma non vanno dimenticate nemmeno le sue indubbie doti di compositore che emergono in questo suo lavoro vecchio di quarant'anni così come nei successivi album. Larry Carlton è stato un ottimo modo di riprendere il filo di una carriera da solista interrotta cinque anni prima dopo due album piuttosto anonimi.