Ahmad Jamal – A Quiet Time


Ahmad Jamal – A Quiet Time

Ahmad Jamal è uno dei più singolari pianisti e compositori della sua generazione, un musicista che ha fatto della tecnica rigorosa e del suo stile unico un segno distintivo della propria carriera artistica. Uno stile ed un approccio musicale che hanno avuto un importante impatto perfino sul grande genio Miles Davis. Non a caso Jamal è spesso accostato alla nascita ed alla crescita della corrente del cool jazz. Pur essendo tecnicamente straordinario e avendo tutte le doti di un vero virtuoso, infatti padroneggia benissimo tutti gli idiomi jazzistici dallo swing al bebop, Jamal ha scelto di suonare con uno stile che non fa sempre e solo sfoggio di protagonismo. Influenzato da pianisti come Errol Garner e Art Tatum, ma anche dal sound delle big-band e dalla musica orchestrale, Jamal ha sviluppato la sua innovativa filosofia musicale dando una scossa al jazz moderno. Il maestro ha sempre mostrato un sapiente utilizzo di pause e tensioni, inaspettati fraseggi e controllo della dinamica e delle armoniche, oltre ad una vena compositiva molto melodica. Con questo album del 2010 intitolato “A Quiet Time" il grande pianista pone un ulteriore tassello nella sua luminosa e lunghissima carriera . Jamal ha ormai raggiunto lo status di leggenda vivente e lo ha fatto grazie alla continua evoluzione ed al perfezionamento del suo sound; il suo unico e innovativo approccio dello strumento pianoforte è stato ed è ancora oggi un punto di riferimento. Per questa ennesima avventura musicale Ahmad Jamal ha coinvolto alcuni dei suoi compagni di vecchia data come il bassista James Cammack e il percussionista Manolo Badrena. La batteria, in precedenza suonata da un elenco formidabile di stelle che iniziano con Vernell Fournier fino al recente Idris Muhammad, è affidata a Kenny Washington. Il quale pur non possedendo ancora il carisma dei suoi predecessori, è un battersita esperto con un profondo senso dello swing. L'album contiene nove canzoni originali di Jamal, per lo più composte dopo il 2000, più una cover dello standard "I Hear A Rhapsody" e una del classico "Hi-Fly" di Randy Weston. Si inizia con la vivace "Paris After Dark", e si viene avvolti dal calore immediatamente familiare di Jamal, il cui groove entra nella melodia interpretandola liberamente, in completo controllo."The Love Is Lost" è una ballata pennellata sobriamente dal drumming leggero di Washington e sottolineata dai toni nervosi del basso di Cammack e dove il piano di Jamal trova spunti ed intime riflessioni ."Flight To Russia" è invece un brano pieno di inaspettati sprazzi di blues, inseguimenti in tensione e scappatelle in curiosi territori, in un caleidoscopio di molteplici transizioni. La presenza di Washington è più funky, e la traccia è caratterizzata dalla tipica firma acustica di Jamal fatta di armoniche e spazialità. "Poetry" inizia come un sogno impressionista, arguto e leggero. Le brillanti percussioni metalliche di Badrena catturano l'attenzione, mentre Jamal si impegna in sensuali scale blues. La melodia si attorciglia in voluttuose spirali intorno ad un centro tonale, fino ad un finale che potrebbe essere un pezzo d'avanguardia. E' un brivido assoluto ascoltare  "Hi Fly", dove l'interpretazione di Jamal del noto tema di Randy Weston mette in comunicazione spirituale le radici comuni dei due pianisti ed esalta un profondo rispetto reciproco. Il delicato "My Inspiration" delicatamente profumato di bossa nova ci mostra un Ahmad a suo agio anche con il linguaggio carioca a dimostrazione di una grande versatilità dell’artista ."After JALC (Jazz at Lincoln Center)" è swingante e mutevole, a tratti funky, a volte quasi statica: il perfetto gioco per il pianismo percussivo di Jamal. Una sorta di mini-suite jazz in onore della Lincoln Center Orchestra con la quale il maestro ha collaborato nel 2008. "The Blooming Flower" è un dipinto dai toni lussureggianti, rilassato seppur costruito su una potente linea di basso, arricchito dai ricami di un ispirato Manolo Badrena e dalla batteria riservata di Washington; su tutto l’elegante e profondo fraseggio di Jamal. "Tranquility" è una dinamica ballata, rivisitata rispetto all’originale del 1968, pubblicato dalla Impulse. Il brano, nella sua apparente rilassatezza suona pulsante come un organismo vivente, e si conclude in bellezza sulle note più acute del piano di Jamal. "I Hear a Rhapsody" viene eseguita in un duetto pianoforte-contrabbasso. Jamal e Cammack sono come anime gemelle su questo numero,  in perfetta simbiosi e straordinaria armonia si pilotano quasi telepaticamente dentro questo standard d’altri tempi. La consistenza e la maestria assoluta di questo fantastico pianista, con alle spalle oltre 60 anni di carriera, album dopo album non fa che aumentare. Capace di una impareggiabile personalità e di una integrità artistica che definirei granitica, Ahmad Jamal continua, su “A Quiet Time”, nella sua costante evoluzione anche oltre gli 80 anni di età, proponendo un album coinvolgente e stimolante e dimostrando ancora una volta che la sua padronanza del pianoforte (e del jazz) è eccezionale.