Isotope - Perception Of The Beholder


Isotope - Perception Of The Beholder

Questa non è la stessa band degli anni settanta guidata dal chitarrista Gary Boyle,  ma è comunque un gruppo jazz-fusion, con un suono molto differente dai loro predecessori. Non posso nascondere che li ho scovati per caso, proprio cercando informazioni su quella omonima, mitica band inglese. Questi Isotope provengono dunque dai Paesi Bassi, e hanno una formazione completa anche di una gagliarda sezione fiati. La musica è certamente di stampo contemporaneo, con un forte accento jazz, e sprazzi di sound da big band, inoltre qua e la appaiono tracce ed echi di matrice Zappiana.
I Brecker Brothers sono certamente il punto di riferimento nell'ascolto di questo bel cd, il sassofonista infatti suona un pò come un acerbo Michael Brecker (e questo è un complimento, sia chiaro), e la band tutta si esprime con quel caratteristico fusion sound tipico dei fratelli Brecker e del loro popolare gruppo. Forse gli amanti della variante più leggera del genere non troveranno grossa soddisfazione in questo sound, in quanto gli Isotope sono decisamente più radicati in un moderno jazz elettrico, a tratti colorato di accenti be-bop. Gli assoli sono gli assoluti protagonisti, con un ruolo predominante assegnato al bravo pianista Rob Van Bavel, quasi sempre al Rhodes. Musicalmente il gruppo è indubbiamente solido, tendente ad usare ritmi uptempo, cosa che contribuisce a mantenere viva l'attenzione e l'interesse dell'ascoltatore. Detto che la jazz-fusion ha molte facce e si esprime in modi molto variegati, questi Isotope olandesi propendono per una corrente che mette in evidenza il pianoforte e i fiati come caratteristiche principali, cosa che indubbiamente li distingue in modo netto dagli Isotope inglesi degli anni '70. D'altra parte non posso non dire che il drumming di Sebastiaan Cornelissen è uno dei punti salienti del cd, cosa che sospinge tutta la band con grande energia. Questo gruppo sconosciuto non mette in vetrina grandi star internazionali o musicisti di chiara fama, tuttavia offre un sound così coinvolgente e completo da non far rimpiangere affatto l'assenza di nomi altisonanti. Un cd fresco, veloce, ricco di talento e virtuosismo ma al contempo genuino ed efficace. Gran bella scoperta.