Kenny Barron – The Art Of Conversation (With Dave Holland)


Kenny Barron – The Art Of Conversation (With Dave Holland)

Kenny Barron è nato a Philadelphia nel 1943 ed ha iniziato a suonare il pianoforte all'età di 12 anni, con un piccolo aiuto da parte della sorella del bassista Ray Bryant, che per altro è la madre del chitarrista Kevin Eubanks. Tre anni più tardi, su raccomandazione di suo fratello maggiore, il sassofonista Bill Barron, è entrato nella band rhythm & blues di Mel Melvin. In seguito il pianista si è fatto una buona esperienza lavorando con il batterista Philly Joe Jones, il sassofonista Jimmy Heath, ed il polistrumentista Yusef Lateef. Una curiosità riguarda prprio l’album del 1961 di Lateef  “The Centaur and the Phoenix”, nel quale Barron  non viene coinvolto come pianista (che era Joe Zawinul), ma come compositore e arrangiatore. Di fatto un analisi approfondita di tutto il lavoro di Kenny Barron, che comprende un periodo di tempo di oltre 50 anni, necessiterebbe di una narrazione lunghissima. Questo perché, ad a una brillante carriera come solista e leader, Barron ha affiancato quella di sideman, tra i più affidabili e ricercati di tutta la corrente post-bop del jazz moderno. Sono stati pubblicati a suo nome più di 40 album, inoltre la sua presenza in centinaia di registrazioni di altri musicisti dipinge un quadro preciso di una vita intera dedicata alla musica. Nel 2012, il pianista ed il bassista Dave Holland formarono un duo che li vide coinvolti in numerosi concerti dal vivo in giro per il mondo. The Art Of Conversation, album del 2014, ci offre la testimonianza di questa felice collaborazione. Il sodalizio artistico si concretizza in una sobria e raffinata miscela di standard e composizioni originali dei due grandi musicisti, sospesa in una dimensione incantata tra delicatezza e grande classe. Sia Barron che Holland sono strumentisti virtuosi, ciascuno con un peculiare tratto distintivo, e con un percorso piuttosto diverso all’interno dei vari stili del jazz. Da un lato Kenny Barron,  che con la sua tecnica impeccabile e la sua innata vena melodica, è un influente maestro del jazz mainstream. Dall’altra parte Dave Holland, che ugualmente è baciato da talento e tecnica sopraffina, ma si è avventurato con apparente facilità tra il jazz d'avanguardia e l’hard bop più muscolare. I due hanno in comune un approccio riflessivo, un forte senso della precisione e dell’attenzione al dettaglio, gusto e misura. Due individualità musicali in perfetta empatia che si esprimono in una profonda interazione artistica. Questo è esattamente quello che ritroviamo in questo bellissimo album. Su The Art Of Conversation c'è una palpabile sensazione di grande rispetto per le composizioni originali dell’uno e dell’altro. Ed in aggiunta al contributo personale troviamo anche brani come "In Walked Bud" di  Thelonious Monk  e "Daydream" di Billy Strayhorn che Barron e Holland fanno proprie con garbo e grande partecipazione. Una registrazione di grande equilibrio e classe cristallina che ovviamente è particolarmente evidenziata dalla formula del duo piano / contrabbasso in grado di esaltare le individualità e sottolineare la coesione e la sintonia. L‘interplay si palesa splendidamente ad esempio nella languida, quasi elegiaca  "Rain", firmata da Barron, sulla quale è proprio Dave Holland a gestire la melodia; così come nella onirica ballata di Holland intitolata "In Your Arms" in cui è Kenny Barron che prende il timone giocando sulla partitura. Un album con la formula ristretta del duo non è per tutti: può essere noioso o stucchevole e quindi è sempre un rischio, se non sono due fenomeni come Dave Holland e Kenny Barron ad esserne i protagonisti. Rischio scongiurato davanti a questo tipo di collaborazione solidale, di sinergia creativa e di rispetto reciproco: tutte cose che rendono l’ascolto di The Art Of Conversation una vera delizia per qualsiasi appassionato di musica.