Michael Franks - The Art of Tea


Michael Franks - The Art of Tea

Michael Franks è un cantautore americano, californiano di San Diego per l'esattezza, classe 1944. Sostanzialmente un autodidatta in musica, ha però alla spalle studi universitari ed un laurea in letteratura che certamente hanno contribuito alla sua vena poetica nei testi. Accreditato di 18 album fino ad oggi, questo The Art of Tea è il suo secondo lavoro, primo con la Warner, dopo un debutto in stile folk/country di non particolare rilevanza. Parliamo di un album risalente a 40 anni fa, che a dispetto delle mode, delle tendenze e del tempo trascorso resta un piccolo capolavoro. Accompagnato dai Crusaders (anche loro all'epoca sotto contratto Warner) il disco è certamente uno dei suoi più riusciti e raccoglie alcuni brani particolarmente ispirati quali Popsicle toes, Mr. Blue, Jive e St.Elmos fire. Senza dubbio un manifesto di quello che sarà il suo stile, il suo marchio di fabbrica. La svolta jazzistica è palese, la struttura di canzone qui è sublimata in una sintesi tra l'esperienza più strettamente cantautoriale e quella del brano jazz, con assoli e parti strumentali sempre ben presenti. Le influenze della musica brasiliana, più avanti fortissime in Michael, sono qui soltanto accennate. La mistura che ne esce è di rara bellezza. Le melodie sono accattivanti, restano immediatamente in testa, Conquistano al primo ascolto. La sua voce "pigra", lazy, come dicono gli americani, è suadente, anche se di sicuro non è particolarmente potente, anzi, forse è persino timida, talvolta piatta. Tuttavia si sposa perfettamente con le composizioni, creando atmosfere magiche e sognanti, romanticamente intrise di poesia, ma ricche anche di swing. Negli album successivi tutto questo seguirà un percorso evolutivo, soprattutto negli arrangiamenti che si adegueranno ai tempi, mantenendo però una rigorosa fedeltà al suo modo di comporre. E questo anche grazie ad una scelta spesso felice del produttore e dei musicisti impiegati, sempre al top. Una coerenza che è senza dubbio un pregio ma alla lunga si rivelerà forse, al contempo, come il suo maggior difetto. Michael Franks si ama o si odia. Per molti il suo stile risulta insopportabile, personalmente l'ho sempre apprezzato, fin dal primo ascolto, e non mi stanco di seguirne le proposte.  The Art of Tea è comunque un disco storico, un punto di riferimento dello smooth jazz, un tassello importante della corrente West Coast, che qui si sublima nella sua forma più pregiata e sofisticata. Una serata in casa, magari fuori un pò di pioggia...freddo, dentro luci soffuse, atmosfera calda... un buon impianto hi-fi: mettetevi comodi,  la colonna sonora ideale potrebbe certamente arrivare da queste canzoni. Take it easy man, it's Michael Franks, after all.