Bluey - Leap Of Faith


Bluey - Leap Of Faith


Leader del gruppo funky soul acid jazz degli Incognito, nonchè principale compositore, arrangiatore e produttore della famosa band inglese, questo è il primo album solista di Jean-Paul 'Bluey' Maunick. Si intitola "Leap of faith" ed è la sua prima prova da solista dopo ben 15 album pubblicati con il suo mitico ensemble. 10 tracce: la caratteristica qui è la sua voce che diventa protagonista a differenza di quanto fatto fino ad oggi, con un programma ben variato di canzoni che spaziano tra i generi che il chitarrista di origine mauriziana ama di più. Penso tutto il bene possibile di questo personaggio, di questo grande artista. Più volte ho avuto modo di dire che se fossi in grado di scrivere musica vorrei farlo con la qualità, la sensibilità e la maestria di Bluey. Il suo lavoro con Incognito è un punto di riferimento che si staglia ben sopra la mediocrità del panorama musicale internazionale. L'album è una co-produzione con Richard Bull, suo collaboratore di lunga data e va detto che la parentela con quanto fatto con gli Incognito è chiara, ma non così palese come si potrebbe immaginare. E' evidente lo sforzo qui tentato da Bluey per affrancarsi in parte dal suo retaggio personale e cercare anche altre strade, in passato esplorate solo con le sue produzioni per conto di altri artisti. Un'eco del George Benson anni 80, un richiamo alla migliore house dell'epoca d'oro, un legame sempre forte con l'r&b ed il soul. Fra cose più riuscite e altre un pò più banali, Maunick ci propone un cd di buona qualità, che scorre fluido e interessante alla scoperta della sua voce che tanto gelosamente aveva celato al pubblico fino ad ora e che invece si rivela all'altezza. Tutto inizia con una canzone sinuosa ed intrigante intitolata "Shanachie". Il brano ha tutti gli ingredienti del soul, il basso pulsante, la melodia accattivante, l'arrangiamento come sempre perfetto. Subito dopo arriva quello che è il primo singolo dal titolo "Got To Let My Feelings Show". Il ritmo funky ci delizia su tutto, senza dimenticare un arrangiamento ricco di archi e un synth dal retro gusto vintage che conquista. Potrebbe essere una hit ! Un altro brano è "Take A Chance On Me" che, come dicevo, fa pensare a George Benson e ed è estremamente piacevole e d'atmosfera.. Il brano soul "Live Like A Millionaire" è ispirato alla canzone "Express Yourself" di Charles Wright & the Watts 103 Rhythm Band Street, non uno dei miei preferiti in verità. Un mondo pieno di sole si apre nella brasilianeggiante "Sky" bella canzone che ricorda anche certe atmosfere degli Incognito strumentali. Bluey è ovviamente un maestro di musica dance e questo si noterà in "Why Did I Let You Go", gioiosa e ritmata come ci si aspetta da un brano adatto alle piste da ballo. Nel pezzo "Leap of Faith" Bluey rende onore a due grandi personaggi come Nelson Mandela e Martin Luther King. Lo fa con un brano molto parlato, su un tappeto funky mid-tempo, dove il basso è protagonista. Tutto sommato Leap of faith mi è piaciuto. Non sarà un capolavoro assoluto, ma è un album gradevole, allegro, scorrevole. E' ben suonato, molto ben prodotto, vario. La voce di Bluey è una piacevole sorpresa. In attesa di un prossimo capitolo della storia infinita (si spera) chiamata Incognito, possiamo accontentarci e goderci la freschezza del talento di un uomo che è una garanzia. We're one nation under the groove...vero Bluey ?