Braun Whalum Brown – B.W.B.


Braun Whalum Brown – B.W.B.

Esistono ancora i super-gruppi? La risposta è sì, nell’ambito dello smooth jazz periodicamente si assiste al sodalizio artistico tra esponenti di primo piano di questo particolare stile musicale. Ci sono sicuramente degli interessi commerciali delle major discografiche dietro a questi progetti, tuttavia non si può negare che l’unione di molti talenti sotto un unico “marchio” abbia sempre un fascino considerevole. B.W.B. è un esempio lampante di questo tipo di approccio: mette insieme tre stelle dello smooth jazz quali il chitarrista Norman Brown, il sassofonista Kirk Whalum, e il trombettista Rick Braun. La creazione del trio BWB sembrava una mossa di buon senso ai dirigenti della Warner Bros: le tre star erano compagni di etichetta ed amici, l’idea di farli suonare assieme apparve stimolante un po’ a tutti e non ci volle molto per imbastire il progetto. Così nel 2002 arrivò il loro album di debutto, intitolato Groovin', poi, dopo un lungo silenzio. nel 2013, eccoli tornare con il loro secondo album Human Nature,  che raccoglie le rielaborazioni delle canzoni di Michael Jackson in versione jazz strumentale. Indubbiamente gli impegni e le carriere da solisti dei tre musicisti devono aver influito moltissimo sulla lunga attesa intercorsa tra il primo ed il secondo lavoro. Il terzo album di studio dei BWB è uscito nel 2016 con la produzione di Rick Braun, e include la partecipazione del percussionista Lenny Castro, del tastierista Hamilton Hardin, del bassista Nathaniel Kearney, Jr. e altri. Poche note e subito si sente che non è stato necessario molto sforzo a questo trio per ristabilire una connessione musicale di alto livello anche dopo un periodo di sosta. Le esperienze maturate attraverso le numerose collaborazioni anche in contesti esterni a quello jazzistico e tutta la produzione a titolo personale dei tre artisti non hanno fatto altro che migliorare il bagaglio di tutti e la somma creativa che ne deriva non poteva che essere eccellente. Whalum è un sassofonista dalle qualità indiscutibili, certificate dalla militanza alla corte di Bob James. Braun oltre ad essere stato in tour con Juan Luis Guerra e Sade, ha registrato diversi buoni album a suo nome. Norman Brown è stato addirittura paragonato a George Benson ed anche nel suo caso la produzione discografica ha avuto un grande successo. BWB è la dimostrazione tangibile che la facilità con cui i tre comunicano ed improvvisano in veste di artisti jazz, si fonde perfettamente con la loro dimestichezza nello spaziare nel mondo del funky groove  e dell’R&B. BWB è un album tutto strumentale, e la voce utilizzata sporadicamente su tracce come "Bolly Bop",  "Bust A Move"  o “Turn Up” è solo un contorno. Quest’ultimo è un brano ultra-funky che farà felici alcuni ascoltatori, a cui ricorderà il George Duke della fine degli anni ‘80. I fan del jazz contemporaneo e strumentale venato di soul apprezzeranno moltissimo il tipico up tempo di “Memphis Steppin", il funky blues di "Lemonade" oppure lo shuffle jazz della title track. Su questo album ci sono tre artisti che hanno sviluppato una semplice ma efficace interazione musicale l’uno con l'altro, vivendo contemporaneamente in modo totale la loro stessa natura di grandi ed innovativi solisti. BWB, portando all'interno del trio le matrici culturali e artistiche dei singoli, unisce la grinta e la solidità del jazz di Kansas City, il soul passionale di Memphis e il groove del funk di Philadelphia. Queste dieci tracce seducono con spavalderia e raffinatezza ed un brillante tocco di classe, riconciliandoci con il linguaggio dello snooth jazz.