Grover Washington, Jr. – Grover Live
Grover Washington, Jr. – Grover Live
Grover Washington, Jr. è uno dei sassofonisti più popolari di tutti i tempi, ed è stato certamente uno dei battistrada della fusion fin dai suoi inizi. Le sue radici sono da ricercare nell’ R&B e nel soul-jazz, ma ha dimostrato di cavarsela molto bene anche nelle rare occasioni nelle quali si è approcciato al jazz tradizionale. Washington è stato un musicista molto influente, che si è sempre espresso con spontaneità, coraggio ed una grande carica comunicativa. Nonostante abbia al suo attivo un gran numero di album, molti dei quali di grande successo e di altissima qualità, quelli registrati dal vivo sono soltanto due: “Live At The Bijou” che risale al 1977 e questo “Grover Live” che è uscito nel 2010, quasi in concomitanza con il decimo anniversario della prematura scomparsa della leggenda del sassofono. L’album dal vivo appare come uno splendido omaggio al musicista ed alla sua eredità, un esaustivo e vivace viaggio attraverso le sue canzoni più amate ed un caldo, entusiasmante sguardo sul musicista catturato nel pieno dell’azione. Nel dettaglio si tratta di uno spettacolo presso il Paramount Center For The Arts a Peekskill, NY, registrato nel 1997. La passione per l’improvvisazione di Grover Washington, così poeticamente melodica e sempre riccamente intrisa di groove, recuperata in quella magica notte grazie agli sforzi del tastierista e produttore Jason Miles, è diventata un meraviglioso documento da consegnare ai suoi fan del presente e del futuro. In verità, nessun altro esponente del jazz contemporaneo ha fatto più di Miles per mantenere viva la gioiosa eredità musicale di Washington, non solo per questa pubblicazione ma soprattutto per gli eventi, i tributi e gli album che nel corso degli anni il tastierista non ha mai fatto mancare. In poche parole Grover Live è un ricco set di 80 minuti che, semplicemente e senza filtri, presenta un meraviglioso e vario spettacolo di un Washington al suo picco creativo, registrato mentre esegue proprio le canzoni che tutti gli appassionati non si stancano mai di sentire. La serata parte con una brillante esecuzione dell’indimenticabile "Winelight," che culmina, come dubitarne, con il suo funambolico assolo di sax. La cover di "Take Five" è il veicolo per il divertimento di tutta la band che viene introdotta dal leader musicista dopo musicista, senza dimenticare la bellezza senza tempo del brano di Dave Brubeck. Fantastica poi la danza del sax su "Soulful Strut" con la sua melodia subito familiare e l’arrangiamento in perfetto stile smooth jazz. Il concerto continua con l’atmosfera tropicale e sognante di "Mystical Force" ed il soul jazz venato di hip hop della strana "Uptown". “Sassy Stew” mette i sax di Grover in piena evidenza, per la delizia di una platea letteralmente ammaliata da tutto il suo repertorio di finezze tecniche ed il suo inconfondibile sound, tra cambi di ritmo e impossibili fughe improvvisative. Per fare in modo che quella notte nessuno rimanesse insoddisfatto (come se fosse possibile al cospetto di Grover Washington), nel bel mezzo del concerto ecco arrivare un medley di otto brani che altro non sono se non frammenti di tutte le canzoni di Washington che nel corso degli anni sono diventate molto popolari, non solo in ambito jazzistico. Da "Just the Two of Us" a " Jamaica" da “inner City Blues” a “Strawberry Moon”. E ancora “Inside Moves”, “East River Dive” e Sausalito, tutte suonate senza soluzione di continuità, di seguito, a comporre una ininterrotta, ipnotica e magica compilation. Tutto questo prima di chiudere la serata con la favolosa dedica a Doctor J (Julius Erwing) che Washington firmò quando scrisse uno dei suoi pezzi più belli di sempre: "Let It Flow" qui eseguita in una versione di quasi dodici minuti! In un live che si rispetti non può mancare di sicuro il bis ed infatti puntuale arriva il brano che è stato per anni il suo marchio di fabbrica e cioè "Mister Magic": altri nove minuti di pura libidine sassofonistica. E’ innegabile che più si ascolta Grover Washington e più se ne vorrebbe, e la sua musica a distanza di molti anni è ancora fresca e godibile come il primo giorno. Il produttore Jason Miles ci racconta, nelle sue note di copertina, la storia che c’è dietro alla scoperta delle registrazioni di questo spettacolo. Ha chiamato la vedova di Washington, Christine, nel 2008 per comunicarle i dettagli del concerto/evento che stava organizzando per ricordare Grover, allora lei ha invitato Miles e la moglie Kathy a Philadelphia per ascoltare le registrazioni che erano disponibili di numerosi spettacoli archiviati su nastro digitale. Così è nato un lavoro meticoloso e certosino per trovare quelle giuste da pubblicare, e quindi, superando tutti gli ostacoli relativi alle licenze ed ai vincoli contrattuali, ne è venuta fuori la scelta per il perfetto ricordo del magnifico Grover Washington (e con lui del jazz contemporaneo) da consegnare ai fan di tutto il mondo. Una bellissima istantanea che ci regala il saxman dal vivo poco prima di mancare mentre non solo si esprime al massimo della sua forma ma anche mentre interagisce con il pubblico con i suoi monologhi e le sue introduzioni ai brani ed ai membri della band. Grover Live è davvero uno sguardo attento e accorato sull'artista e sul suo repertorio migliore, una dedica d’amore e di passione per uno dei più grandi artisti che la fusion abbia mai conosciuto. Grover Washington, Jr. ha lasciato un vuoto incolmabile nei cuori di tutti gli appassionati e dischi come questo contribuiscono ad alleviare il rimpianto per la sua assenza dal panorama musicale odierno.