Earth Wind & Fire - All 'n all
Earth Wind & Fire - All 'n all
Se esiste un'icona senza tempo della musica black e del funk nella storia della musica questa risponde al mitico nome di Earth, Wind & Fire. Un gruppo seminale, importantissimo e di grande successo a livello planetario che ha lasciato una traccia straordinariamente chiara e profonda in tutto il panorama musicale spaziando attraverso diversi generi quali R&B, Soul, Funk, Jazz e Disco. La loro discografia è ricchissima, partendo dal 1970 ed arrivando fino ai giorni nostri. Qualche volta gli EWF indugiano in alcuni degli eccessi più pretenziosi della musica nera. Come in altri album, All 'n all è pieno di luoghi comuni sulla fratellanza, di un pò di sci-fi grossolanamente cosmica, e delle immancabili canzoni d'amore romantiche che hanno reso celebre la band. Tutto questo suona un pò ridondante e magari ingenuo (e forse lo è). Ma al di là di tutto devo dire che a me piacciono moltissimo gli Earth Wind & Fire e altrettanto mi piace questo disco che risale al 1977 ! Sono 35 anni di anzianità che però magicamente non si sentono. Come per molta altra black music, questo lavoro provoca una risposta in ultima analisi schizofrenica. Se da un lato l'album rappresenta alcuni stereotipi, dall'altro ne esalta anche le migliori caratteristiche. Maurice White, il leader, è un batterista, e il suo senso ritmico è una delle peculiarità del gruppo. Il ritmo dei brani su All 'n all è coinvolgente al punto da farci sorvolare sugli eccessi dei testi un pò troppo complicati e difficili. "Serpentine Fire" ad esempio è una canzone che parla della vita, in un visione filosofica comune a molte religioni orientali, ma è caratterizzata da una base funk leggiadra, accompagnata da altre, variegate, soluzioni ritmiche, e scorre via come un ruscello d'acqua fresca. Altre canzoni incorporano echi di James Brown con flessuose linee di basso, ritmi latini e un funk insistente, ipnotico e intrigante a sottolineare il tutto. Le virtù della produzione di White non finiscono qui, però. Il testo di "Fantasy" ("Vieni a vedere, la vittoria, nella terra chiamata fantasia"), può essere difficile da digerire, ma la musica è elegante e fluida come raramente si trova nel funk . Voci bellissime, con un leggero tocco di accordi improvvisamente appaiono su un tappeto propulsivo sempre vivido, si dilatano e si impennano, per poi sparire poco dopo al subentrare di veloci assoli e concludersi in finali potenti ed eccitanti. EW&F utilizzano uno strano mix strumentale che dà parimenti enfasi a percussioni, basso, chitarre ritmiche ed esplosioni di stupendi fiati. Il risultato è leggero ma sostanziosissimo, ed è diventato un modello per molte altre band. Evasione dalla realtà e fantasia sono una costante nella poetica di questo importante ensemble. Le ballate, un punto di forza della produzione degli Earth Wind & Fire, sanno offrire atmosfera e calore: su All 'n all ne abbiamo un esempio con "I write a song for you", dove il romanticismo è spinto all'estremo ed il falsetto di Philip Bailey può esprimere tutto il suo potenziale. E' facile essere sedotti dalla grazia artificiosa degli Earth, Wind and Fire, dalla potente complessità delle loro canzoni. Non si resiste al ritmo pulsante ed agli arrangiamenti delle loro composizioni che ci hanno regalato spesso melodie indimenticabili. Si ha anche sempre la sensazione che potrebbero dare molto di più, che potrebbero forse orientarsi verso sentieri musicali più seri ed impegnati e farlo anche con ottimi risultati. Ma non sarebbero più gli EWF che conosciamo ed amiamo. E allora non resta che accettarli così come sono: per la loro ascoltabilità, per il loro sofisticato artigianato musicale, per quel genuino entusiasmo che trasmettono e, perchè no, anche per quel pò di trash che ogni tanto emerge nella loro produzione.