Ed Motta - AOR
Ed Motta - AOR
Un personaggio davvero incredibile e poliedrico, Ed Motta. Brasiliano, polistrumentista, compositore, arrangiatore, produttore, traduttore, e fanatico collezionista di dischi (ne possiede più di 30.000). Motta è un valido e lungimirante portabandiera della moderna musica del suo paese, così come una presenza costante nei club, nelle radio e nei festival in Europa e in Giappone. Forse è un po’ meno noto proprio in quegli Stati Uniti che sono la sua principale fonte d’ispirazione. Nelle sue precedenti pubblicazioni, in particolare Poptical, Dwitza, e Aystelum, Ed Motta ha mirabilmente assemblato il crossover jazz della fine degli anni ‘70 con la musica popolare brasiliana, ma mai lo ha fatto in modo così perfetto come si può ascoltare su questo “AOR”. L'AOR, acronimo di album-oriented rock o adult oriented rock, ma definito anche album rock, è un format radiofonico nato negli anni settanta. Il termine non riflette un vero e proprio stile musicale, ma per Motta è sempre stato qualcosa di musicalmente più complesso, profondo ed ampio. E’ musica americana, a prescindere dal genere, caratterizzata da un preciso modo di scrivere, di suonare, e di produrre, sul quale Ed ha innestato la sua matrice brasiliana. Le fonti d’ispirazione sono ad esempio Becker e Fagen degli Steely Dan, o gli Earth, Wind & Fire, magari Gino Vannelli, e certamente Jay Graydon e tutta la più sofisticata West Coast. Per assisterlo in questo ambizioso progetto ha arruolato un cast di musicisti di studio scelti tra i più bravi del Brasile. Così ha preso forma e sostanza AOR: chitarre, fiati, batterie e percussioni, linee di basso elegantissime, piano Rhodes a profusione, clavinet e Moog, insomma tutti gli strumenti vintage necessari a catturare perfettamente l'atmosfera di un magnifico momento della musica americana. In questo contesto così ben congeniato le composizioni ed il canto sono in puro stile Ed Motta: tenero, sensuale, pieno di sentimento e arioso, la sua voce gli consente una gamma tonale notevole che incornicia stupendamente le sue bellissime melodie e i suoi testi poetici. Ogni brano di questo album potrebbe davvero essere un singolo. Si comincia con "Flores Da Vida Real", con la perfetta interazione tra il suo Rhodes, la chitarra ritmica, il basso, e la batteria che creano lo spazio giusto per i fiati. L’ascoltatore è a questo punto già completamente avvolto nel groove . "S.o.s. Amor" è una canzone d'amore dai toni estivi che sembra uscita proprio dalla penna del Jay Graydon degli anni ‘80. "Ondas Sonoras" vede la partecipazione del leggendario chitarrista David T. Walker (quello di Innervisions, Let 's Get It On e decine di altri). Walker ci mette i suoi accordi colorati che riempiono d’atmosfera il brano fino al lirico e cristallino assolo, supportato da un tappeto di flauto e fiati e dal magico Rhodes di Ed. Bluey Maunick degli Incognito lascia il suo marchio di fabbrica su "Marta” che ha un basso funky irresistibile e un arrangiamento acid jazz trascinante: l’assolo di Motta è semplicemente perfetto. La cadenza di "Latido" è invece r&b, illuminata dagli accordi di piano Wurlitzer e dal canto passionale di Motta. Il set musicalmente forse più ambizioso è "A Engrenagem", che fonde abilmente un sofisticato pop, una spruzzata di rock progressive e naturalmente il jazz. Infine la stupenda dedica all’epoca tanto amata da Ed: “1978” è una canzone che profuma di tanti echi ed influenze ma suona attuale ed accattivante con il suo bel ritmo sostenuto, i suoi break, l’arrangiamento dei fiati e per finire con quel tocco carioca che rende tutto perfetto. Ed Motta è un musicista di grande talento e ottimo gusto, una gioia da ascoltare se parliamo della sua versatile e potente voce, una vera chicca se invece analizziamo lo splendido uso che fa del piano elettrico. Aggiungete i perfetti arrangiamenti e le sue composizioni complesse ma sempre orecchiabili ed avrete delineato precisamente il quadro di un lavoro eccezionale e raro. Con il progetto “AOR” Ed Motta non ha realizzato semplicemente un’operazione nostalgia, ha raggiunto uno standard musicale al quale aspirava fortemente e che, non solo ha pienamente concretizzato, ma è addirittura riuscito a farne un vero e proprio un riferimento di stile. AOR è senza dubbio uno dei migliori album degli ultimi tempi. P.S.: se proprio non digerite il cantato in brasiliano/portoghese sappiate che esiste una versione “de luxe” di questo cd che include anche le versioni in inglese di tutti i brani.