Soundscape UK - Surreal Thing


Soundscape UK - Surreal Thing

Torniamo in Inghilterra, patria dell'acid jazz moderno e di molta della miglior musica degli ultimi 60 anni, per parlare di un altro interessante duo formato da Mick Talbot alle tastiere e dal percussionista e bassista Chris Bangs. Talbot e Bangs hanno lavorato entrambe, attorno alla metà degli anni '90, con il noto gruppo Galliano, ma un certo punto della loro carriera i due decidono di unire le loro forze creative nel progetto Soundscape UK. L'idea è quella di partire dai suoni disco e soul degli anni '70 e sintetizzarli in una miscela di acid e smooth jazz, con un groove caratterizzato da sax e tastiere. Sul loro secondo album, questo Surreal Thing, i musicisti sono evidentemente ancora interessati a combinare suoni e accenti dei due stili, tuttavia, rispetto al primo Life Force, tendono ad orientarsi sempre più verso la loro inclinazione "morbida", cosa che spesso oscura un pochino gli elementi più interessanti della loro musica . Questo non è così sorprendente se si considera che il debutto della band ha visto sbocciare nelle classifiche, in modo imprevisto, una hit radio come "Morning Song". Un brano dal sapore tipicamente smooth jazz. Un successo dal quale, naturalmente,i Soundscape UK hanno dedotto che il pubblico rispondeva  meglio a quel preciso stile. E' inutile negare che questo tipo di sound è orientato verso quegli ascoltatori che non vogliono ammettere quanto siano gratificati da un genere smaccatamente piacevole e suadente, ma ne sono comunque inconsciamente rapiti. L'essenza di questo lavoro è quasi sempre incentrato su ritmi ripetitivi, deep groove ed orecchiabili riff jazzistici. Ecco allora che Surreal Thing corre scanzonato in questa esatta direzione. La maggior parte dei brani dell'album contiene una forte (e piuttosto anonima) atmosfera smooth jazz pilotata dal sax e dalla chitarra elettrica, cosa che in parte soffoca le potenzialità creative del gruppo, nascondendo per così dire gli spunti più interessanti. Questo è un peccato,  perché Mick Talbot è un ottimo tastierista (lo ricordiamo accanto a Paul Weller negli Style Council) ed è quindi sorprendente quanto poco spazio solista si prenda. Quando si fa sentire, in particolare al Rhodes o all'Hammond, i brani se ne giovano immediatamente. La maggior parte degli spazi riservati agli assolo vengono così catturati dal chitarrista di estrazione jazzistica Nigel Wallace Price. Il quale è un valido musicista senza tuttavia possedere una grande personalità. Le tracce che funzionano meglio sono quindi quelle che non mettono saxofono e/o chitarra davanti a tutto. Questo non tanto per demeriti specifici dell'onesto e preciso saxofonista Gary Spacey-Foote e del già citato Nigel Wallace Price, quanto forse perchè senza il dominio del binomio chitarra - sax i brani riescono a sfuggire ai clichè consolidati dello smooth jazz tipico delle radio FM, risultando perciò più imprevedibili ed interessanti. Di fatto il meglio viene espresso dove i Soundscape UK suonano in stile acid jazz con i loro accenti retro e qualche spunto futurista. Numeri come "Tea Pot ", "Tre Thirty Nine" e la title track sono supportati da una tromba con sordina sopra a degli ottimi break beats e dimostrano che Talbot e Bangs, quando vogliono, sanno come accontentare una vasta gamma di ascoltatori. Dunque i Soundscape UK propongono un album che accompagna gradevolmente, spesso fa da sottofondo, qualche volta fa "ballare", ma in ultima analisi raramente esalta. Come invece vorremmo e come ricordiamo fece alla grande "l'acid" nel suo momento di massimo splendore. In ultima analisi Surreal Thing è un disco piacevole, perfetto in automobile durante un viaggio, o come sottofondo musicale disimpegnato, ma non lascia il segno. Carino ma non essenziale.