Charles Mingus - Ah Um


Charles Mingus - Ah Um

Quando si parla di Charles Mingus, si parla di uno dei più grandi personaggi della storia della musica, non solo del Jazz. Mingus è stato enorme, da qualsiasi punto di vista lo si consideri: un personaggio fuori dalle righe, complesso e complessato, forse anche a causa delle sue origini meticce, con tutte le conseguenti e feroci discriminazioni subite. Irascibile e violento ma capace di infinita dolcezza e umanità egli sublima questo dualismo, dagli estremi apparentemente incompatibili, nella sua straordinaria musica, sempre così imprevedibile, irrequieta, articolata, quasi feroce a tratti nei suoi fortissimi contrasti. Mingus era un genio capace di un'arte ricca, immortale, complessa e vastissima per quantità e qualità. Per questa ragione è estremamente difficile scegliere il meglio o definire quale sia stato il suo capolavoro assoluto. Fatta questa premessa provo, con grande rispetto, reverenza e umiltà a dire la mia su quale potrebbe essere l'apice del genio di Nogales, certamente il più grande contrabbassista di tutti i tempi. Il prototipo del Mingus tipico, (se mai dovesse esisterne uno, di prototipo di Mingus, beninteso) lo si trova probabilmente in un preciso album: "Mingus Ah Um", che è di certo il più grande omaggio di Charles alla storia del jazz. Il suo debutto per la Columbia Records, Mingus Ah Um appunto è una splendida summa dei numerosi talenti del bassista e probabilmente il miglior punto di riferimento per tutti coloro che vogliano avvicinarsi all'arte del Maestro. Certo "The Black Saint And The Sinner Lady" è considerato da molta critica come il suo miglior lavoro in generale, ma manca forse dell'accessibilità immediata di Ah Um. Le composizioni e gli arrangiamenti di Mingus sono stati sempre estremamente complessi, sintetizzando in una brillante spontaneità musicale individuale una solida consistenza musicale, che raggiunge il massimo della bellezza, a mio parere, proprio su Mingus Ah Um . La band comprende collaboratori di lunga data di Mingus, già molto ben orientati verso la sua originale musica, come i sassofonisti John Handy, Shafi Hadi e Booker Ervin. I trombonisti Jimmy Knepper e Willie Dennis, il pianista Horace Parlan, e il fedele batterista Dannie Richmond. Le loro performance smaglianti si legano insieme in quello che potrebbe essere il Mingus più grande, con una serie emotivamente ricchissima di straordinarie composizioni. Almeno tre divennero subito un classico, partendo dall'irrefrenabile esuberanza spirituale di "Better Get It in Your Soul , eseguita in un veloce 6/8 e scandito qua e là da frasi recitate del Vangelo. "Goodbye Pork Pie Hat " che è un lento, passionale e accattivante tributo al genio di Lester Young, morto non molto tempo prima che le sessioni di Ah Um cominciassero. " Fables of Faubus " è una presa in giro selvaggia e molto controversa del governatore segregazionista dell'Arkansas Orval Faubus, ritratto musicalmente come un clown vaudeville maldestro (i testi originali sferzanti e caustici, censurati dai pavidi e poco "aperti" dirigenti del governo federale dell'epoca, possono essere ascoltati su Charles Mingus Presents Charles Mingus). La sottovalutata "Boogie Stop Shuffle" è scoppiettante con il suo swing aggressivo, e altrove ci sono omaggi ai personaggi che più hanno influenzato Mingus e da lui furono più venerati : "Open Letter To Duke", ispirato da Duke Ellington, è uno spettacolare numero da big band, che si manifesta esuberante per poi ammorbidirsi pian piano. Impressionanti le assonanze con lo stile della giungla di Ellington, specialmente nelle ricchissime invenzioni del sax alto e nei sontuosi cambi di tonalità."Bird Calls" è forse il pezzo più soprendente del disco: l'amico Charlie Parker rivive nello stupendo e tiratissimo duetto dei sax. "Dizzy Atmosphere", è a sua volta fantastica, non solo per i tempi inestricabili e rapidissimi, ma anche per il particolare "calore" che sorregge il tema. Infine"Jelly Roll" è ancora un affettuoso omaggio, questa volta a Jelly Roll Morton, egocentrico e bizzarro pianista autoproclamatosi "inventore" del jazz, artista fuori di testa esattamente come lo fu Charles. L'atmosfera qui è resa con un gustoso e ricco tema orchestrale. In conclusione (e molto semplicemente) non è proprio possibile individuare un album di Mingus e sentenziare che sia quello definitivo, ma Mingus Ah Um è probabilmente quello che più si avvicina alla perfezione. Un capolavoro come questo segna una svolta in chiunque lo ascolti. Per quanto mi riguarda, ha probabilmente rappresentato l'inizio di una passione per il mondo del jazz che è ancora una parte importante della mia vita.