Bob Baldwin - Newurbanjazz.com


Bob Baldwin - Newurbanjazz.com

Il navigato tastierista Bob Baldwin si è fatto le ossa col suo pianismo funky venato di gospel sin dal 1990. E nonostante lo scarso appoggio delle grandi etichette discografiche è riuscito a ritagliarsi un piccolo spazio nel mondo dello smooth jazz. Il suo talento e la sua onestà giustificano ampiamente la buona fama guadagnata dal pianista di Atlanta. Con uno sguardo al futuro, Baldwin aveva coraggiosamente affermato la potenza di internet quando intitolò BobBaldwin.com il suo album del 2000. Nel 2008 torna a quel concetto con questo Newurbanjazz.com. Siamo nel territorio di quel sotto-genere jazzistico che viene definito smooth jazz, ma che, al solito, vede multiple contaminazioni funky, soul, gospel e R&B come sottolineato dallo stesso artista nelle note di copertina. Un suono che è dunque facilmente riconducibile al termine “urbano”. Bob Baldwin non esita a mantenere un legame con il suo stile e le precedenti esperienze, innestando al contempo nuove sonorità e vibrazioni più moderne. Lo sentiamo in "Jeep Jazz" (una chicca confezionata con il cantante Zoiea) , oppure in " Third Wind" (dove i suoi accordi illuminano il bellissimo vocal-scat della chitarra di Norman Brown). La seducente  "Take My Hand " ci culla con un'atmosfera rilassante, distesa, gli inglesi dicono laid-back. Contaminazioni a parte, Baldwin però non dimentica mai che la parola "jazz" è nel titolo del disco, corredandolo di gemme uptempo orecchiabili, come "Too Late", sapientemente arrangiata con abbondanza di fiati  e con un campionario di vivaci e dinamiche improvvisazioni. Quincy Jones in persona ha dato un giudizio lusinghiero per uno dei brani più originali del disco , “Smokin' ”.  Un tributo pieno di atmosfera per una delle leggende del jazz la troviamo in "Joe Zawinul". Un'altra caratteristica sorprendente del "nuovo" sound di Baldwin è il suo approccio collettivo,  molto corale alla musica che troviamo in questo Newurbanjazz.com. L'album comprende i contributi fondamentali di nomi noti e di nuovi personaggi. Dunque, se da una parte ci sono alcuni di coloro che ogni fan di smooth jazz vorrebbe sempre ascoltare ( Najee , Marion Meadows , Phil Perry ) e un paio di cantanti soul famosi (Freddie Jackson , Jocelyn Brown) , il tastierista introduce qui anche alcuni nuovi arrivati versatili e talentuosi come Frank McComb (diventerà una star a sua volta) o il rapper Della Croche . Un album pieno di energia, una vera delizia per gli amanti del pianoforte e delle tastiere ed una proposta musicale fresca e moderna che può intrigare anche chi non ha particolare dimestichezza con il jazz o con il suo derivato commerciale chiamato smooth-jazz. Bob Baldwin è un buon pianista. Ha gusto ed equilibrio e cosa molto importante compone ottime melodie. Il timido successo ottenuto fino ad oggi è destinato a crescere e con pieno merito.