Miles Davis - Kind Of Blue



Miles Davis - Kind Of Blue

E' difficile approcciarsi a Miles Davis. Difficile perchè l'uomo, l'artista, il musicista rappresentano certamente l'eccellenza assoluta nel campo della musica. Ed è arduo esprimere a parole tutta l'ammirazione ed il rispetto che un personaggio come Davis merita. Nella sconfinata e variegatissima produzione del genio di Alton c'è un'opera  in particolare che più di altre ha cambiato non solo la mera valutazione di Miles, ma ha addirittura dato un'impronta diversa al corso della musica. Considerato come uno dei più grandi album di jazz di tutti i tempi, e di più, come una delle più grandi espressioni musicali del 20° secolo, i suoi 46 minuti di improvvisazione e raffinatezza restano senza pari. Sto parlando di Kind Of Blue. L'album di jazz che anche i non appassionati di jazz possono probabilmente gradire. Nei primi anni '50 George Russell tra i primi aveva teorizzato la possibilità di utilizzare un approccio modale (cioè suonare i brani secondo una determinata scala, anziché seguendo una sequenza fissa di accordi). Il giovane Miles vide questa svolta come una via d'uscita dalle limitazioni all'improvvisazione nelle quali si sentiva ingabbiato, specialmente in quel momento di predominio di un hard bop sempre più "denso" di accordi e terribilmente complesso. Dal 1958, con Milestones, Davis si sentì pronto a provare l'approccio modale, il brano omonimo fu appunto la sua prima registrazione a testimoniare questo cruciale passaggio. Kind of Blue, pubblicato l'anno seguente, sviluppa l'idea e la sublima fino ad un livello stupefacente. Miles Davis entra in studio con un sestetto rimaneggiato (Garland e Jones avevano ormai ufficializzato la separazione). C'erano Coltrane, Adderley e Chambers, Jimmy Cobb alla batteria e Bill Evans si alternava al piano con Wynton Kelly. Da quella seduta sarebbe nato l'album considerato il suo capolavoro. Registrato in appena due sessioni ed improvvisato dal gruppo sulle scheletriche strutture armoniche abbozzate da Davis ed Evans, Kind of Blue rivoluzionerà letteralmente il jazz. Una raffinatissima eleganza caratterizza tutto l'album, evocando atmosfere di locali fumosi aperti fino a tarda notte e ricolmi di fermento artistico e personaggi ambigui. Miles utilizza qui il blues, ma trasmuta i tipici accordi di settima in qualcosa che suona ancora moderno quasi sessant'anni anni dopo. Lo fa molto semplicemente liberandosi dalle strutture armoniche che avevano guidato i suoi lavori precedenti e magnificamente accompagnato dalla band, Davis ebbe spazio sufficiente per estendere le sue nuove idee armoniche e melodiche, e ne diede altrettanto ai suoi collaboratori. La registrazione è notevolissima non solo dal punto di vista compositivo e  per la sua proverbiale spontaneità,  ma anche per la possibilità che è offerta a tutti i componenti della formazione di far risuonare con grande libertà la propria voce, creando allo stesso tempo un suono collettivo estremamente caratterizzato. Questo concetto è ben sottolineato da Bill Evans stesso nelle note di copertina. Fra i capolavori più venduti del jazz, e ancora ritenuto il migliore, sembra che Kind of Blue abbia influenzato ogni musicista, jazz o di altro genere. Come ho già sottolineato rimane un pilastro fondamentale della musica. Aleggia una sorta di facilità ingannevole nell'album. La chiave per comprenderla è proprio la band che Miles aveva assemblato. Tutti i musicisti avranno una carriera leggendaria, ma Coltrane in particolare prese il modello modale di Miles  e con esso se ne andò lontano, verso mondi inesplorati, spesso con risultati spettacolari. E poi Bill Evans, che di questo capolavoro fu almeno un co-autore, e a mio parere si consacrerà ineluttabilmente come il più grande dei pianisti di jazz. Miles Davis dieci anni dopo darà una nuova scossa "elettrica" al mondo, sarà importante e sarà epocale, ma la bellezza sfavillante dei suoni di Kind Of Blue resterà insuperata. Quincy Jones dice di ascoltare questo album ogni giorno. Penso che faccia bene a farlo, probabilmente dovremmo seguire tutti il suo esempio.