James Mason – Rhythm of Life



James Mason – Rhythm of Life

Gli appassionati cultori dei rare grooves  ritengono che Rhythm of Life di James Mason sia da considerarsi una sorta di disco di culto. Vediamo di scoprire qual è la ragione di questa riscoperta.Tanto interessante quanto sconosciuto è un album fondamentalmente funky ma fortemente caratterizzato da uno spirito soul, in una sintesi (vogliamo chiamarla fusione?) tra una sorta di R&B progressivo e quella voglia di dance che cominciava a sbocciare prepotentemente attorno alla seconda metà degli anni ’70. Non è certo musica per puristi del jazz, che compare molto sfumato in queste tracce vintage, ma chi ama i deep grooves del Donald Byrd dello stesso periodo o quelli di Roy Ayers, nella band del quale lo stesso Mason ha suonato, capirà subito perché questo album è considerato un piccolo capolavoro dai seguaci dell’acid jazz. Ariose ballate soul e potenti ritmi up-tempo caratterizzano questo lavoro del 1977, beneficiando del talento proprio di Mason sia nel comporre canzoni intriganti che del suo gusto innato per l’uso di accordi ricchi e corposi. James Mason suona tutte le chitarre e vari tipi di synth vintage oltre che l’immancabile ed onnipresente piano elettrico Fender Rhodes. E’ dunque in gran parte responsabile per la parte strumentale di ogni singola traccia di questo disco. Va anche detto che Mason è un bravo e dotato musicista quando sceglie di essere protagonista, ma in effetti la sua attenzione è più rivolta alla creazione di valide ed interessanti composizioni, di sontuosi arrangiamenti, senza mai, in tutto ciò, dimenticare il ritmo. Il risultato è che le tracce più veloci risultano molto jazz-funk, suonate a ritmi davvero impressionanti sempre sottolineate dal bel basso tambureggiante di Gene Torres. Inoltre la presenza della voce di Clarice Taylor infonde un’atmosfera molto soul a questo Rhythm of Life.  Tuttavia le canzoni dell’album non sono solo un superficiale esercizio di ritmo e groove ma sono estremamente strutturate e complesse, donando un piacevole senso di maggiore profondità a tutto il lavoro. Almeno quattro dei dieci brani che compongono questo album sono diventati degli standard di successo nei club dove si coltiva il culto dei rare grooves e sono "Sweet Power Your Embrace," "Free," "Funny Girl," and "Slick City". Rhythm of Life, canzone che da il titolo al disco è la punta di diamante di questo vero e proprio trionfo del vintage sound. Dischi come questo, orecchiabili, funky, riccamente strutturati, gioiosi e trascinanti sono uno dei motivi per i quali è nato e ancora vive il movimento acid jazz.  Dal momento che le qualità di questo tipo di musica non sono certo molto apprezzate dai jazzisti più accaniti, potrebbero facilmente essere consegnate all'oblio, ed in parte forse è stato proprio così.  Per fortuna, oggi si riscoprono sempre di più le piccole grandi gemme di quel fantastico periodo storico. Ed è così allora che anche un album così “raro” e dimenticato può tornare a riscuotere interesse e avere in qualche misura una seconda vita.