Pressure - Presure (feat.Ronnie Laws)


Pressure - Pressure (feat.Ronnie Laws)

Ronnie Laws (fratello dell'altrettanto famoso flautista Hubert Laws) nel 1979 registrò questo album sotto il nome di Pressure quando era considerato uno dei giovani sassofonisti più promettenti del jazz contemporaneo. Tuttavia quello che ne uscì non fu esattamente la proposta jazzistica che i critici si aspettavano. Ci troviamo infatti di fronte ad una miscela di jazz (poco), r&b, pop, funk e altre contaminazioni realizzate con il supporto della sua band formata da: Melvin Robinson chitarre, Barnaby Finch alle tastiere, Bobby Vega al basso, Pat Kelly alle chitarre, Art Rodriguez alla batteria e percussioni. Le parti vocali sono eseguite da: Betty Jo Miller, Samuel Moore, Sandra and Johnny Laws. E' lo stesso Ronnie Laws a produrre il disco. Le influenze della disco music sono evidenti qua e la. Il tono generale è quello di una certa leggerezza, anche se per la qualità degli arrangiamenti e delle esecuzioni la musica risulta sempre gradevole e godibile. Molto bello il brano Can you feel it, dove l'assolo di sax brilla particolarmente. A mio parere il pezzo forte è però lo strumentale Shove it in the oven, con uno stupendo assolo di piano elettrico del bravo Barnaby Finch. Nel corso della sua carriera Ronnie Laws ha prodotto album molto più interessanti di questo Pressure, ed un brano in particolare è entrato nella storia: "Always there" del quale molti gruppi e artisti hanno proposto cover più o meno azzeccate. Questo lavoro, sebbene non sia del tutto disprezzabile, appare forse un pò troppo commerciale, dando spazio più agli echi di una disco music all'epoca in piena espansione che a quel jazz funk che pure negli anni 70 aveva ancora molto da dire. Carino ma non essenziale.