Andrew Neu - Everything Happens For A Reason



Andrew Neu - Everything Happens For A Reason

Il sassofonista smooth jazz  Andrew Neu ha pubblicato nel 2013 il suo quarto cd come leader per la CGN Records. La sua ultima fatica mette in vetrina Neu ai sassofoni , nonché  Jeff Lorber alle tastiere , Brian Bromberg  al basso, Rick Braun e una miriade di altri talenti del jazz . Andrew Neu, nativo di Filadelfia, è vissuto per diversi anni su entrambe le coste americane (East e West). Ha fatto tournée e registrato con Bobby Caldwell, così come Diane Schuur e altri notevoli personaggi , ma alla fine ha optato per mantenere le sue radici sulla costa orientale. Nel tempo Andrew Neu si è evoluto nel grande talento che è oggi. La mia ammirazione per le sue capacità non fa che aumentare di uscita in uscita e questo ultimo cd è la conferma di una crescita costante e della piena maturazione di un artista vero. La title track ci offre Andrew Neu al sax contralto ed è un brano con tutto ciò che ci si aspetta da una registrazione smooth jazz. E ' funky  ed ha una melodia orecchiabile. Mr. Neu coglie immediatamente nel segno. Il gioco musicale è complesso ma pulito, equilibrato e perfettamente in sintonia con i tempi e le esigenze dell’ascoltatore." On Board " presenta Steve Oliver alla chitarra, Andrew Neu dimentica momentaneamente  il contralto e opta qui per il sassofono tenore. La traccia può evocare immagini di una giornata in piscina o al mare tuttavia questo brano sembra anche perfettamente adatto per guidare lungo un'autostrada, con il vento che scorre tra i capelli. Echi dei Crusaders sono percepibili a tratti. Dopo le prime due selezioni che hanno attirato l'attenzione , ecco il più sommesso "Hit Me Up", che però sedimenta dentro poco alla volta mostrando alcune delle notevoli capacità virtuosistiche al sax alto del nostro Andrew. “The Orchestral Prelude to What Would I Do” è splendidamente orchestrata da Corey Allen ed eseguito dalla The String Orchestra Of Los Angeles Studio. Questa splendida intro ci conduce nel brano firmato dal duo Neu / Caldwell “What would I do” dove Bobby Caldwell negli abituali panni del crooner è meravigliosamente coadiuvato dal tenore di Neu che gioca così un ruolo da accompagnatore alla performance del cantante.  L'atmosfera brasilieneggiante di questa canzone evoca quasi un classico brano di Antonio Carlos Jobim. Il successivo funky di "A Night at the Mohito " ricorda Eddie Harris ed è uno dei miei pezzi preferiti nell’album, anche grazie al fantastico lavoro di Jeff Lorber al Rhodes. Neu si esibisce in un preciso e vigoroso intervento al sax tenore ed anche Rick Braun si unisce per qualche scambio vivace tra tromba e sax. Il batterista Frank Richardson delizia l’ascoltatore per tutta la durata della registrazione, contribuendo fattivamente alla buona riuscita della stessa. Il classico di Dave Brubeck "Take 5" (qui eseguito in 4/4) offre uno splendido, grintoso assolo di chitarra di Gannin Arnold, Il suono della quale viene compensato da una presenza decisamente più dolce di un Neu che rende omaggio a Paul Desmond.  "Bring It On " inizia con un intro di basso acustico ed è un'altro interessante tassello del disco e, come altri brani si configura con Rick Braun alla tromba e Neu al tenore, i quali prima sciorinano il loro assolo e poi si fondono in un unisono: tutto con grande affiatamento e notevole interplay. "Vespa" si tinge di colori latini e il suono del sax alto così come la melodia richiamano alla mente Jay Beckenstein e gli Spryo Gyra. Il basso per una volta acustico di Brian Bromberg offre ancora un’altra sfumatura a questo "Vespa" ed infine arriva l’assolo di Andrew Neu che è quello che forse preferisco. Neu passa nuovamente al sax tenore sul prevedibile ma ben eseguito "Date Night". Prevedibile, nel senso che è proprio quello che ci si aspetterebbe da una canzone smooth jazz, sia pure con venature dei Chicago e degli Steely Dan. Lungo tutto il lavoro la sezione fiati contribuisce a rendere estremamente avvincente il prodotto finale, più ricco, probabilmente meno freddo di quanto si è abituati ad asscoltare. Everything Happens For A Reason è il miglior album che Andrew Neu  abbia registrato fino ad oggi e dove si discosta dalla inflazionata "formula smooth jazz", ci sono momenti davvero fuori dal comune. I sassofonisti, di sicuro, ma anche gli appassionati di jazz e tutti coloro che apprezzano gli standard musicali elevati potranno sicuramente godere di questo album, a mio parere una delle più belle sorprese del 2013. Questo è lo smooth jazz come sarebbe lecito attendersi in un mondo ideale.