Duncan Millar - Good To Go


Duncan Millar - Good To Go

Duncan Millar nasce, musicalmente parlando, negli anni 90 con l’interessante e sconosciuto progetto A-One, figlio del fermento della scena londinese e dell’esplosione dell’acid jazz di quegli anni. E’ un pianista che si esprime molto bene sia  con il pianoforte acustico che con quello elettrico e si distingue per uno stile di facile lettura, semplice ma estremamente efficace.  Crea delle accattivanti melodie sulle quali ama ricamare in modo libero e creativo degli assoli di pregevole fattura. Good to Go è un album fortemente orientato verso il groove contemporaneo e indubbiamente sposta il pianista Duncan Millar su di un altro livello, più alto. Sulla scia del suo debutto di successo per l'etichetta Instinct, Dream Your Dreams, Millar propone qui alcune fresche e interessanti tracce che rappresentano al contempo un’evoluzione del suo sound così come un ritorno alle radici acid jazz. Coadiuvato da Tony Campbell, Chris Standring, Chanan Hanspal, Jacko Peake, Arden Hart, e Damon Brown,  Duncan Millar ci propone una eccellente sequenza di  dieci brani. Uno di questi è una versione aggiornata della famosa canzone di Rodney Franklin intitolata "The Groove", uno dei numeri più d’impatto della prima ondata dello smooth jazz. il CD presenta sul brano di apertura "Super Real Feel",  il compagno di etichetta e chitarrista Chris Standring, che si ripete su "Go Fly You Kite". Entrambe le canzoni sono contagiose con il loro caldo e  rilassato groove,  viatico per gli assoli energetici dei due musicisti. Musica radio-friendly e scorrevole come un sorso d’acqua fresca.  "The Groove" viene riproposta da Millar con quel tanto di diversità da non ridurla ad una semplice replica, il resto lo fa la bellezza di questo favoloso pezzo di Rodney Franklin ma Duncan ci mette del suo con l’assolo di rhodes dopo il primo riff.  "Captain Of Her Heart," è un’altra cover caratterizzata  dallo stile della tromba di Arden Hart che a tratti ricorda quello di Rick Braun. "Brite Life" è un classico mid-tempo in cui  protagonisti sono prima il sax soprano ed il flauto di Jacko Peake e poi il piano acustico ed elettrico del leader. “High Sierra” si apre con la tromba di Hart che intona un orecchiabile tema che sembra uscito da una serie tv con la sonorità di un Herb Alpert o di un Chuck Mangione. Nello stile pianistico di Duncan Millar l'influenza di Herbie Hancock e Chick Corea sono ancora evidenti, anche se il suo modo di suonare è radicalmente cambiato da quando era leader del progetto A-One. “Good to go” è un buon lavoro, un uso meno massivo delle batterie campionate e dei sequencer sarebbe stato preferibile, ma il risultato finale rimane comunque godibile e accattivante.