Fuse One - Fuse One


Fuse One - Fuse One

Leggendo i componenti di questo che, a ragione, si può definire un super-gruppo, gli appassionati di fusion non possono che provare un brivido d'entusiasmo. Stanley Clarke, Larry Coryell, Paulinho Da Costa, Joe Farrell, John McLaughlin, Ronnie Foster, Nudugu Chancler, Lenny White e Tony Williams tutti in una stessa band ! Inoltre sono presenti Eric Gale, Tom Browne, Jeremy Wall e Stanley Turrentine a completare un line up a dir poco stellare. Una riunione di talenti insieme per la prima volta per il gusto di fare musica. Ognuno impegnato a portare il proprio contributo, le proprie idee e la propria vena compositiva senza le costrizioni e le responsabilità specifiche che accompagnano l'essere leader. Un vero e proprio forum musicale. Una proposta innovativa in un mondo di individualismi e fortissime personalità.
Il progetto diede alla luce due differenti album, questo omonimo ed un secondo intitolato Silk uscito un anno dopo. La produzione del grande Creed Taylor per la mitica etichetta CTI, era curata e di gran classe, come sempre. Il risultato è un lavoro di luci ed ombre. Purtroppo, mi verrebbe da aggiungere. A dimostrazione del fatto che a volte non basta mettere insieme il meglio per ottenere il massimo. Certo la classe sopraffina dei protagonisti è evidente, l'esecuzione dei brani è senza dubbio eccellente. Alcuni spunti sono molto interessanti. Quello che si percepisce è però una mancanza di profondità, di intensità, quasi come se la ricerca della leggerezza fosse l'obiettivo primario che i musicisti stessero perseguendo. Forse era esattamente quello il loro intento: trovarsi, suonare, divertirsi. Non si può addebitare loro una colpa per questo. Ma è altrettanto vero come da "tanto" talento ci si possa aspettare anche di più. Nelle intenzioni di Creed Taylor questo super-gruppo doveva diventare una colonna portante della fusion degli anni 80. Lo scarso successo commerciale, i problemi economici della CTI, e gli ovvi impegni solistici e professionali dei componenti decretarono comunque la fine del progetto Fuse One dopo il secondo album nel 1981. Un progetto che lasciava immaginare grandi cose e che probabilmente non è stato mai davvero portato a compimento, con il rammarico degli appassionati, ma suppongo anche dei musicisti e soprattutto di quel grande produttore che era Creed Taylor. Sul quale magari prossimamente scriverò qualcosa. Gli highlights qui sono: Grand Prix, To Whom All Things Concern e Friendship. In ogni caso a 32 anni (!) dalla sua pubblicazione resta un album assolutamente piacevole, straordinariamente ben suonato e dagli arrangiamenti praticamente perfetti.