Stan Getz – Jazz Samba


Stan Getz – Jazz Samba

La storia della musica e quindi quella del jazz è da sempre segnata da alcuni album che, dalla loro uscita, hanno lasciato una traccia indelebile.  Opere seminali che hanno indicato una via sulla quale molti artisti hanno poi percorso almeno una parte del loro cammino.  L'affermazione del movimento hard bop e l'approssimarsi del free jazz misero in crisi tutti i canoni  sia del cool jazz che di quello tradizionale. La strada maestra, “il mainstream”, venne improvvisamente smarrita. Per molti artisti una via di innovazione sembrava essere la contaminazione tra jazz e altri generi, tra i quali la musica popolare brasiliana. In questo contesto vide la luce Jazz Samba di Stan Getz  che è addirittura considerato il punto d’inizio di un genere, che da qui prenderà addirittura il suo  nome. Così si aprì, all'inizio degli anni sessanta, la stagione della bossa nova di cui Stan Getz diventò uno dei più fervidi sostenitori. E’ interessante analizzare come le cose andarono esattamente. Durante una tournée in Brasile sponsorizzata dal Dipartimento di Stato americano, il chitarrista Charlie Byrd rimase colpito dal nuovo stile imperante in quel paese e in particolare dal cantante/chitarrista João Gilberto e dal suo modo di suonare la chitarra, con la caratteristica "batida" da lui inventata. Tornato negli Stati Uniti, fece ascoltare a Getz i dischi che si era portato dal Brasile. Fu una vera folgorazione e i due si incontrarono, a Washington, per registrare l'album  che si intitolerà Jazz Samba: conteneva brani alcuni di Antonio Carlos Jobim. Il disco, e in particolare il singolo Desafinado (che valse a Getz il Grammy for Best Instrumental Jazz Performance nel 1963), ebbero uno straordinario successo commerciale al punto che l'album è considerato il disco di jazz più venduto di ogni tempo. Jazz Samba è un’opera cruciale e innovativa. In effetti, oltre ai lusinghieri risultati di pubblico ed ai meravigliosi contenuti artistici, è stato l’ inizio di una vera e propria mania per la bossa nova, che non fu solo un fatto musicale ma anche un fenomeno di costume e culturale molto importante.  Jazz Samba introdusse una serie di basilari canoni stilistici per il genere, ma soprattutto è un album dall’inestimabile  valore artistico: una collezione di brani tanto aggraziata quanto sottilmente innovativa e moderna. Questo è dovuto sicuramente alla bellezza delle armonie, alla leggerezza sublime delle melodie ed a quel ritmo ipnotico che non a caso è diventato parte dell’iconografia del Brasile stesso. Getz e il suo partner, il chitarrista Charlie Byrd, hanno il tocco musicale perfetto per la delicata, ariosa consistenza della bossa nova. Da parte sua, Byrd è stato uno dei primi musicisti americani a scoprire e padroneggiare  i difficili fraseggi della bossa, e i suoi assoli sono leggeri e intensi come il genere richiede. Al contempo il suono di Getz è superbo, al tempo stesso caldo e pieno ma tuttavia sempre perfettamente controllato. Inoltre, proprio lo stile garbato e quasi sommesso di Byrd, sembrano stimolare l'inventiva melodica di Stan Getz il quale si spinge davvero verso vette ineguagliate. Ma oltre all’aspetto strettamente tecnico, il sassofonista di Filadelfia intuisce ed interpreta come nessun altro il profondo romanticismo e quel retrogusto carico di malinconia che è insito nella musica brasiliana. Questo è ciò che ha reso Jazz Samba un capolavoro assoluto ed il più classico degli esempi del genere insieme al suo disco gemello Getz/Gilberto. E’ un disco assolutamente essenziale per qualsiasi collezione jazz. È uno di quegli album che hanno fatto la storia.