Gordon Goodwin Big Phat Band - XXL


Gordon Goodwin Big Phat Band - XXL

La Gordon Goodwin’s Big Phat Band, o semplicemente “The Big Phat Band”, è un grande ensemble di jazz con sede in California, ideato e guidato dal poli strumentista e compositore Gordon Goodwin. Il leader si fa carico della maggior parte delle composizioni, organizza e arrangia tutto, e naturalmente dirige  le performance del gruppo. Suona il pianoforte ed occasionalmente il sassofono tenore. Nonostante l'utilizzo di una strumentazione tradizionale simile in tutto e per tutto a quella delle grandi swing band degli anni 1930 e 1940 (parliamo di 18 elementi), la Big Phat Band ha un suono altamente contemporaneo, nel quale non sono solamente gli strumenti a fiato ad essere in prima linea ma è anche la ritmica a fare da guida. C’è, in generale, meno enfasi sulle linee melodiche, mentre gli arrangiamenti sono estremamente veloci, quasi frenetici, in combinazione con un grande virtuosismo di tutti i musicisti. In rare occasioni, la band utilizza dei cantanti oppure adatta i suoi brani per essere usati come accompagnamento alla danza. Formatisi nel 1999, il gruppo comprende molti dei musicisti di studio più acclamati di Los Angeles, ed ha fino ad oggi pubblicato undici album con la Silverline Records. La Gordon Goodwin’s Big Phat Band è insomma una moderna big band che coniuga con successo elementi di jazz e funk e che ricrea un sound ricco e potente.  Sonorità e atmosfere ora retrò, altre volte contemporanee che dimostrano di poter essere sempre accattivanti per l'ascoltatore e stimolanti per i suoi stessi membri. Di sicuro si respira un’aria ironica e giocosa, in particolare nei concerti dal vivo, ma la musica è comunque piena di sostanza e di ottime vibrazioni. Per un paio d’anni dal momento della creazione di questo imponente collettivo, la band ha girato in lungo e in largo gli Stati Uniti ed altri paesi impegnandosi in numerose esibizioni dal vivo e contemporaneamente preparando una prima registrazione. Il disco d’esordio è arrivato solo nel 2001, ottenendo subito buone recensioni, mentre questo ”XXL” è stato pubblicato nel 2003 ed è il secondo album della Big Phat Band. Il lavoro si rivela ancora una volta interessante e conferma la stessa formula musicale, fedele ad una ben precisa progettualità. "Hunting Wabbits" inizia curiosamente con i soli ottoni prima di trasformarsi in un blues vivace e swingante.  "Horns of Puente" è l’omaggio al compianto Tito Puente, un grande personaggio del latin jazz, e mette in evidenza il trombettista Wayne Bergeron. "The Jazz Police" è un irridente schiaffo musicale dal tono rockeggiante indirizzato ai critici dalla mentalità chiusa ed ai conduttori radiofonici mono-tematici. La Phat Band fa anche un buon uso degli ospiti speciali come nel caso dello straordinario gruppo vocale Take 6 che movimenta "Comes Love" e " It's All Right With Me". Il clarinettista Eddie Daniels da un saggio della sua abilità nella scattante "Thad Said No" ed in un delizioso arrangiamento del noto tema classico della 40° Sinfonia di Mozart. Il cantante Johnny Mathis è protagonista di un divertente brano R&B vecchia scuola come "Let The Good Times Roll".  In un’alternanza molto gradevole di stili non mancano episodi particolari che consentono l’ascolto della formula “grande orchestra” applicata ad atmosfere quasi smooth jazz. Una soluzione che si rivela, a mio parere, decisamente azzeccata, come nella roboante “Games Of Inches” o nella delicata e romantica “The Quiet Corner”. Su tutto però si stagliano, come è naturale,  i fiati: sassofoni, trombe, tromboni sono i veri protagonisti di questo album e di questa orchestra unica. Dettano i temi e comandano gli arrangiamenti con il loro suono ricco, pieno e travolgente. Un vero piacere per tutti gli appassionati. Raramente i grandi gruppi, come certamente è questa Gordon Goodwin’s Big Phat Band, sono in grado di combinare una tale diversità di influenze in un mix così affascinante e piacevole senza perdere la loro identità e mostrando anzi una così prorompente personalità.