Manhattan Jazz Quintet – Manhattan Jazz Quintet


Manhattan Jazz Quintet – Manhattan Jazz Quintet

Il Manhattan Jazz Quintet (MJQ) è un gruppo jazz strumentale che si è formato a New York nel 1983. Il gruppo è composto per precisa scelta da cinque musicisti altamente qualificati a formare il classico quintetto: Lew Soloff alla tromba, George Young al sax, David Matthews al pianoforte, Charnett Moffett al contrabbasso e Victor Lewis alla batteria. Inizialmente tra i membri figuravano anche Eddie Gomez al basso, Steve Gadd alla batteria e Andy Snitzer al sax, poi sostituiti. Dal punto di vista jazzistico può essere considerato a tutti gli effetti un super-gruppo, la cui longevità è testimoniata da decine di album e che ha fatto della coerenza estetica uno dei suoi punti di forza.  La musica del Manhattan Jazz Quintet è caratterizzata da un forte senso di interazione e di dialogo tra i musicisti, e da un approccio virtuosistico alla musica. Il loro repertorio comprende sia composizioni originali che standard jazz, interpretati sempre con grande rigore e maestria. Il loro album di debutto, intitolato semplicemente "Manhattan Jazz Quintet", è stato pubblicato nel 1984 e ha ricevuto recensioni entusiastiche da parte della critica musicale; qui è ancora Steve Gadd a suonare la batteria. Da allora, il gruppo ha pubblicato numerosi album di grande successo, tra cui "My Funny Valentine" e "Manteca". Il loro stile musicale distintivo e la loro capacità di creare un'atmosfera intima e coinvolgente attraverso la loro musica li ha resi uno dei gruppi jazz più apprezzati e rispettati al mondo. Il Manhattan Jazz Quintet continua ad esibirsi in ogni parte del globo e non ha mai smesso di registrare nuova musica, dimostrando di essere un gruppo che non solo ha lasciato un'impronta importante nella storia del jazz, ma anche una band che continua ad innovare e ad ispirare la scena musicale internazionale. L'omonimo album di debutto del Manhattan Jazz Quintet è una gemma del jazz strumentale degli anni '80. Pubblicato nel 1984, l'album mostra una grande maturità musicale e un'abilità incredibile nel creare un suono omogeneo e coinvolgente. Il quintetto si presenta con una grande coesione e una perfetta sintonia tra i musicisti, in un album che contiene un mix di brani originali e standard jazz. La caratteristica peculiare del MJQ è esattamente quella che in termini jazzistici si definisce “interplay”. L'album si apre con "Summertime", una reinterpretazione del celebre standard di George Gershwin, che viene eseguita in modo lirico e intenso dal quintetto. A seguire troviamo "Rosario" che è invece un brano originale scritto dal pianista David Matthews: dimostra l’abilità compositiva di questo musicista e la capacità del quintetto di eseguire brani originali con grande maestria. "Milestones", un celebre pezzo di Miles Davis, viene reinterpretato dal quintetto con un'energia contagiosa e con soli improvvisati di grande virtuosismo. "My Favorite Things" è un altro standard che viene reinterpretato dal quintetto in modo originale e coinvolgente, con un'intensa improvvisazione di George Young al sax tenore. L’album prosegue con "Airegin", un brano di Sonny Rollins, il quale viene eseguito con notevole dinamicità e con un groove incalzante, mentre "Summer Waltz" è una ballata originale scritta ancora una volta da David Matthews. Viene suonata in modo delicato e malinconico dal quintetto, in una manifestazione di pathos molto coinvolgente. In definitiva, "Manhattan Jazz Quintet" è un album che dimostra la perizia dei cinque musicisti nel creare il loro sound e la loro capacità di eseguire brani originali e reinterpretazioni degli standard del jazz con grande cura e sensibilità. In sintesi, l'album di debutto del Manhattan Jazz Quintet è un must-have per gli appassionati di jazz classico, nel segno dell'hard bop. I cinque musicisti dimostrano un'eccellente intesa musicale, una grande abilità tecnica e una profonda conoscenza del genere, creando un suono sofisticato e coinvolgente che cattura l'attenzione dell'ascoltatore dall'inizio alla fine.