Wes Montgomery - The Incredible Jazz Guitar of Wes Montgomery


 Wes Montgomery - The Incredible Jazz Guitar of Wes Montgomery

John Leslie "Wes" Montgomery è stato uno dei chitarristi jazz più influenti del ventesimo secolo. Iniziò il suo percorso di musicista nel 1943, lavorando per molto tempo come accompagnatore di artisti come Lionel Hampton, almeno fino alla fine degli anni Cinquanta. Poi finalmente iniziò una vera e propria carriera da solista. Innovatore eccelso della chitarra, al punto che tutti i musicisti venuti dopo gli devono certamente qualcosa, Wes può vantare un modo di suonare davvero unico. Invece di usare un plettro, Wes suona con il pollice, il che crea un tono caldo e avvolgente come nessun altro possiede. Proprio quel magico sound insieme ad una maestria tecnica senza pari, crea una combinazione meravigliosa: un misto di dinamismo, velocità e delicatezza. Ecco dunque che ogni singola nota che esce dal suo strumento è suonata perfettamente, con chiarezza e perfezione. E anche quando sostituisce il pollice con un plettro questo non ostacola affatto la sua tecnica. Wes può padroneggiare la partitura e l’improvvisazione con proverbiale velocità mantenendo il medesimo approccio all'uso delle ottave e degli accordi anche nei suoi assolo. The Incredible Jazz Guitar of Wes Montgomery, del 1960, è il primo album da solista di Wes  e fu registrato per l'etichetta Riverside: è considerato come uno dei suoi migliori lavori. Un’affermazione che non può che essere confermata. Qui il Wes Montgomery Quartet è così composto: Wes Montgomery – Chitarra, Tommy Flanagan – Pianoforte, Albert "Tootie" Heath – batteria, Percy Heath – Basso. In tutto l'album appare chiaro come lo stile di Wes Montgomery sia straordinariamente originale ed unico. Il disco si compone di quattro originali e quattro cover, che mantengono una grande coerenza stilistica e che pervadono di un sapore particolare e stimolante tutta la registrazione. I brani più veloci e allegri sembrano avere una struttura simile tra di loro, con il ripetersi piuttosto canonico di una melodia o di un riff, poi un assolo di chitarra, quindi un assolo di piano, ancora un assolo di basso o un breve assolo di batteria, ed infine nuovamente la melodia. Tuttavia tutto ciò non deve essere interpretato come ripetitivo o noioso. Questi sono album che non invecchiano mai, forti di una classe ed una creatività così palpabili da essere diventati dei classici senza tempo. Airegin, la composizione di Sonny Rollins che apre l'album, ne è un esempio. Wes modifica l’orecchiabile melodia apportandovi alcune piccole variazioni. Molto bello il momento alla fine degli assoli, quando Wes suona ripetutamente brevi frasi, poi si ferma, lasciando una o due misure ad Albert Heath per mostrare le sue abilità suonando alcuni stacchi di batteria. Anche in D-Natural Blues troviamo un altro esempio della tecnica compositiva di Montgomery. È una canzone più dolce, dove il blues gioca un ruolo importante nel segno del buon gusto e della misura. Polka Dots and Moonbeams, una delle due ballate dell'album, è ovviamente un pezzo più tranquillo e morbido. Il pianoforte ha un suono molto delicato e nell'assolo Tommy Flanagan si destreggia splendidamente. E’ evidente l’interplay tra Tommy e Wes in una sorta di mutuo completamento. In Your Own Sweet Way, la seconda delle ballate dell'album, segue una struttura simile a Polka Dots e Moonbeams ma è un po' più decisa. L'album raggiunge il suo apice con le due tracce centrali Four on Six e West Coast Blues. Questo sembra essere davvero il momento clou della creatività di Montgomery. Four on Six inizia con un vivace riff di basso, con Wes che entra e suona una melodia. L'assolo di Mr. Montgomery è bello e scorrevole. Dopo la fine della parte di chitarra, Tommy Flanagan si prende la scena scaricando sul pianoforte tutta l'energia della canzone. Prima che la melodia ritorni sul finire del brano, c'è un breve assolo di batteria in cui Albert Heath mostra il suo talento. West Coast Blues, il brano successivo, è probabilmente la traccia più interessante. La band è perfettamente a fuoco e Wes sembra molto a suo agio su questo tempo in ¾ moderatamente veloce. Il suo assolo non è solo uno dei migliori dell'album, ma uno dei migliori che abbia mai sentito. La scelta delle note è straordinariamente azzeccata ed è fenomenale  come il chitarrista sia perfetto alternando delicatezza nel tocco  e puntuali e rapidi accordi o ottave. Mr Walker differisce leggermente dagli altri pezzi dell'album. Ha un'atmosfera latina ed è caratterizzato da un ritmo più marcato. La band risponde benissimo, mentre l'assolo di Wes è ancora una volta magistrale. L'album si conclude poi con Gone With The Wind, brano con un piacevole tocco swing che è il modo migliore per chiudere un disco. Nel complesso, The Incredible Jazz Guitar of Wes Montgomery è un lavoro fantastico, in primo luogo per gli amanti della chitarra e ovviamente per gli appassionati di jazz. Se invece non mastichi il genere o non lo capisci, questo è comunque un album caldamente consigliato. Accattivante ed accessibile, resta una pietra miliare nella storia della chitarra e pur nella sua integrità e purezza jazzistica è una registrazione in grado di soddisfare un ampio ventaglio di ascoltatori.