Warren Wolf - Reincarnation


Warren Wolf - Reincarnation

Ho sempre amato il vibrafono nel jazz, sia per le sue possibilità espressive sia per i protagonisti che nel corso del tempo hanno dato un contributo importante allo sviluppo di questa particolare percussione. Anche di questi tempi ci sono dei musicisti di talento che si distinguono per aver scelto di adottare il vibrafono come proprio strumento. Uno di loro è Warren Wolf, un 40enne afroamericano di Baltimora con alle spalle una carriera già piuttosto importante nel jazz mainstream e 4 album pubblicati tra il 2005 ed il 2016. A quattro anni dall’ultima fatica, nel 2020, Wolf è uscito con un nuovo lavoro: e questa volta sorprende tutti con una svolta inaspettata. L’ormai acclamato vibrafonista, riconosciuto per la sua schietta applicazione al jazz tradizionale, oltre che come epigono dei suoi grandi predecessori Milt Jackson e Bobby Hutcherson, ha deciso di lanciarsi in un’avventura, inedita per lui. Su Reincarnation, che è il titolo del suo ultimo album, il vibrafonista di Baltimora ritorna ai suo primi amori di ragazzo e cioè all'R & B al soul con i quali si è avvicinato alla musica negli anni '90. Certo lo fa coniugando quei suoni con la sua cultura jazzistica, ottenendo così un ben riuscito e calibrato mix di stili. Reincarnation è un album che contiene nove composizioni originali di Wolf e una cover che vogliono anche celebrare un bel momento della sua vita, con un nuovo matrimonio e i suoi ben cinque figli. Wolf, dall'età di 21 anni, ha suonato sempre jazz classico e la sua carriera professionale è stata fino ad oggi improntata ad un estremo rigore. Tuttavia, suo padre, che fu il suo primo insegnante, in realtà lo incoraggiò fin dall’inizio a suonare tutti i generi e Warren solo oggi si è finalmente deciso ad introdurre nuovi spunti creativi nel suo repertorio. Per fare questo, sapeva di aver bisogno di una band esperta sia di jazz che di vintage sounds. I brani sono composti traendo ispirazione da quelle che erano stati i suoi artisti preferiti durante il liceo e poi il college: D’Angelo, Mint Condition, Prince, persino 2Pac e gli Isley Brothers. Ovviamente, molti degli artisti jazz che hanno accompagnato fin ad ora la crescita professionale di Wolf non erano in sintonia con quel tipo di sonorità, ma Wolf si è adoperato per riunire dei veterani insieme a dei giovani leoni che potessero assecondare il suo progetto. Ad esempio il batterista Carroll "CV" Dashiell III è, come Wolf, un musicista di "seconda generazione". Lui è una stella nascente della scena jazz di Washington DC il cui talento ha catturato l'attenzione di Warren. Inoltre il vibrafonsita ha scoperto il tastierista Brett Williams all'inizio della carriera a Pittsburgh, per poi seguire i suoi progressi fino alla sua collaborazione con il bassista Marcus Miller. Ha chiamato il bassista Richie Goods, che si autodefinisce un musicista “Jazz, Funk, Rock”: un artista che è maturato sotto sotto l’ala del grande pianista Mulgrew Miller. C’è anche una star internazionale del jazz in questa band: il chitarrista Mark Whitfield, ospite in due tracce dell'album. In questo progetto mancava un ingrediente finale e più precisamente una cantante. Wolf l’ha individuata nella talentuosa Imani-Grace Cooper che aveva conosciuto mentre era ancora una studentessa della Howard University. Dice Warren: "Questa è la voce perfetta per me. E’ il membro più sconosciuto del gruppo, ma penso che dopo questo disco la gente inizierà ad apprezzarla moltissimo. La voce che si sente su "Smooth Intro" e "Smooth Outro", è quella di Marcellus "Bassman" Shepard, alias "The Man with the Voice", un popolare DJ di Baltimora. Un’aggiunta che crea l'atmosfera giusta per introdurre e congedare dall'ascolto. Su Reincarnation Wolf celebra le molte facce dell'amore. “For Me” è una sincera dedica a sua madre, Celeste Wolf, deceduta nel 2015. È particolarmente significativo in quanto lui e sua madre (al pianoforte) si esibivano spesso in duetti sulle note dei successi della Motown: il vibrafonsita porta quei suoni gioiosi nella sua musica. "Vahybing" è un fantastico esercizio di groove che dà l’opportunità ai solisti di prendere la scena, principalmente vibrafono e pianoforte. "In the Heat of the Night"  mette la vocalist ed il chitarrista Whitlfield sugli scudi: è un brano sensuale ed avvolgente, molto minimalista, dove le linee di basso si incrociano con la voce sensuale di Imaani.  In sottofondo ci sono le iniezioni di Brett Williams con il suo piano elettrico, l'uso di Mark Whitfield dell'effetto wah-wah ed il vibrafono di Wolf ad aumentare l'atmosfera. Forse il fulcro dell'album è "The Struggle" con il suo ritmo altalenante e l’andamento malinconico guidato dal piano acustico e dal vibrafono. L'unica cover dell'album, è l’interpretazione di “For the Love of You” dei The Isley Brothers  con una Imaani in ottima forma. “Sebastian e Zoë”, è un delicato omaggio ai suoi due bambini più piccoli. Il valzer "Come And Dance With Me" è stata scritta per la moglie di Wolf, che è una ballerina, nella speranza che lei userà questa canzone nelle sue lezioni. Imaani Cooper è ancora protagonista nella brillante canzone "Living the Good Life", che tra l’altro ci regala qualche attimo di ritmo swing, solo una breve deviazione di un minuto, giusto per dimostrare ai fan che il vibrafonista non ha abbandonato le sue radici jazzistiche. Su tutto domina il suono fluido e sempre melodioso di quello fantastico strumento che è il vibrafono. Tecnicamente Warren Wolf lo interpreta e lo suona nel solco della migliore scuola, quella che ci riporta a Lionel Hampton, Milt Jackson, Bobby Hutcherson, Gary Burton, Mike Mainieri, Roy Ayers. Se il musicista di Baltimora voleva dimostrare la sua versatilità ed il suo saper adattarsi anche ad idiomi diversi da quelli del jazz classico, con Reincarnation ci è riuscito in pieno. Se è vero che qui il jazz come siamo abituati ad ascoltarlo non è presente se non per una generale attitudine e per la tipologia degli assoli e delle armonie, resta il fatto che questo è un album di grande qualità. La modernità e l’evoluzione di un artista probabilmente passano anche da questo tipo di sperimentazioni: sono sicuro che il prossimo lavoro di Wolf e del suo vibrafono saranno nuovamente incanalati sui sentieri della tradizione.