Doky Brothers - Doky Brothers


Doky Brothers - Doky Brothers

I Doky Brothers erano un duo di jazz che venne alla ribalta a metà degli anni '90 con un paio di album per la Blue Note. La musica del gruppo aveva le sue radici nella tradizione hard bop degli anni '60, con l’aggiunta di una produzione senza alcun dubbio contemporanea e corposi innesti di fusion. Nativi di Copenaghen, in Danimarca, i due fratelli Doky, ovvero il pianista Niels Lan Doky (1963) e il bassista Chris Minh Doky (1969), sono il prodotto di una famiglia di musicisti. Il padre era un medico appassionato di chitarra classica e la madre era una cantante pop danese. I due erano una simbiotica e unitissima entità musicale, pervasi da un’unica grande passione e da una perfetta comunione d’intenti. I Doky Brothers misero in mostra una sinergia davvero ammirevole, creando un loro stile nel rispetto della cultura jazzistica americana ma mantenendo un legame con il gusto melodico europeo. La sintonia tra i due fratelli era più evidente quando si esibivano nei riff all’unisono, ma è comunque ben avvertibile in tutto lo sviluppo dei loro brani. Curiosamente l'album vede impegnato un altro e ben più famoso duo di fratelli, e cioè Michael e Randy Brecker: un valore aggiunto non indifferente per il loro eccellente debutto discografico, datato 1995. Gli altri compagni di squadra nella sessione sono il chitarrista svedese Ulk Wakenius, il batterista finlandese Klaus Suonsaari e il batterista danese Alex Riel, con la prodigiosa batterista Terri Lyne Carrington ospite su sette tracce. Le due coppie “fraterne” si possono ascoltare tutte insieme su "Fearless Dreamer", mentre in altri due brani i Brecker sono presenti separatamente. Il disco si compone di cinque originali e cinque standard, per un totale di dieci pezzi di grande musica. La cover di "Natural Woman" di Carol King è intrigante in questa resa jazzistica, e consente di apprezzare l’ottima tecnica pianistica di Niels Lan Doky, il cui talento è davvero palpabile. C’è anche una rivisitazione del classico "Summertime" di Gershwin in cui è il fratello bassista Chris Minh Doky  a prendersi tutta la sezione iniziale ed a mostrare a sua volta un grande virtuosismo, ma va sottolineato l’assolo di piano di Nils che illumina ugualmente la cover. Trova spazio anche una ballata come "My One and Only Love" animata dalla particolare voce di Curtis Stigers e dalla tromba di Randy Brecker per un’atmosfera da night molto suggestiva. “Teen Town” di Jaco Pastorius è un esercizio di bravura ed una sfida per il basso di Chris, ma anche una bella prova corale di tutta la band. E l’unisono tra i due fratelli sul famoso riff del brano dei Weather Report (Jaco) è una chicca da non perdersi. L’ultima delle cover è “I Feel Pretty” da West Side Story: con la bella voce di Deborah Brown ed il pianoforte sugli scudi, anche questa celebre canzone rappresenta un bella prova dei due fratelli Doky che ne danno un’interpretazione in stile hard bop piena di swing. Ma veniamo alle composizioni originali scritte di proprio pugno dai due fratelli. Per la verità non mancano di interesse, e complessivamente mostrano anche una piacevole varietà. “While We Wait” ricorda gli Steps Ahead e apre la registrazione mettendo subito in evidenza le doti virtuosistiche di entrambe. Nils al pianoforte è palesemente influenzato da Chick Corea, Herbie Hancock e Oscar Peterson, mentre Chris è un bassista tecnicamente ineccepibile con Jaco Pastorius e il connazionale Niels-Henning Ørsted Pedersen come punti di riferimento. La delicata “Children’s Song” è un esempio di come il duo danese riesca a coniugare molto bene un sound contemporaneo con lo stile più tradizionale dell’hard bop. Non a caso lo stesso approccio è offerto anche da “Hope” e “You Never Know” che pur essendo brani di concezione tipicamente jazzistica, suonano in parte anche molto moderne, andando a percorrere le stesse strade della fusion più colta. (Yellow Jackets). Quando uscì questo album, nel 1995, le possibilità che il duo lasciava presagire erano ottime. Tuttavia oltre a questo debutto ci fu solamente un altro disco, nel 1997, a nome di entrambe i fratelli, che preferirono proseguire le loro carriere come singoli artisti. Doky Brothers è un album molto interessante che, oltre a puntare i riflettori su un gruppo jazz certamente poco conosciuto, dovrebbe piacere ad una vasta platea di ascoltatori che possono svariare dall’hard bop alla fusion con un livello sempre alto della qualità della musica offerta. Il pianista Niels Lan Doky appare qui come un evidente talento, una sorta di diamante grezzo dalle notevolissime possibilità. Suo fratello Chris Minh Doky si revela un solido e tecnicamente inappuntabile contrabbassista. Trovo che dei due album che il duo ha pubblicato sia proprio questo quello più riuscito ed attraente e in conclusione ne consiglio caldamente l’ascolto.