Lindsay Webster – A Woman Like Me


Lindsay Webster – A Woman Like Me

C’è un vasto pubblico che richiede uno stile di musica adulto, sofisticato e piacevolmente orientato verso il jazz contemporaneo. In passato alcune cantanti dominavano con continuità la scena in un contesto di questo tipo: ovviamente il primo nome che viene in mente è quello di Sade. Ma la bravissima star Afro-Londinese non da segni di attività da un po’ di tempo. Ecco allora che la brava Lindsey Webster ha saputo conquistare il suo spazio per soddisfare questa (forse) temporanea carenza. Ho già parlato della cantante di New York in un precedente post (Love Inside) ma mi piace ricordare che nel breve volgere di un paio d’anni la Webster è passata dall’essere pressoché sconosciuta al ruolo di nuova grande protagonista del crossover jazz. E ora, con l’uscita del nuovo album A Woman Like Me, Lindsay sembra potersi prendere una posizione ancora più preminente. Tutto iniziò nel 2016 con un singolo intitolato "Fool Me Once" che inaspettatamente raggiunse il numero 1 della classifica Contemporary Jazz di Billboard. Fatto significativo, visto che parliamo di una hit parade che dopo la Soldier Of Love di Sade, per sei anni consecutivi era stata dominata solamente da brani strumentali. Il successo da quel momento non ha più conosciuto pause e ha dimostrato che la ragazza non era stata solo fortunata, ma la sua bravura e la sua classe erano frutto di talento e lavoro duro. Probabilmente la Webster si è trovata con un repertorio apprezzabile al momento giusto ma la sua rapida scalata è ampiamente meritata. Il motivo è presto detto: parte dalla sua voce che è sensuale, naturale, senza alcuna forzatura. Una vocalità che seduce senza l’uso di una tecnica esasperata, ma piuttosto con un tono confidenziale e amabilmente regolare. Inoltre A Woman Like Me si avvale della presenza di alcuni musicisti di livello assoluto che nei precedenti lavori della cantante non erano nemmeno immaginabili. Avere una sezione ritmica con Nathan East (basso), Vinnie Colaiuta, (batteria) e Luis Conte (percussioni) è una straordinaria base per mettere insieme un disco di valore. Questi autentici fuoriclasse della musica contemporanea non fanno altro che aggiungere un tocco in più alla musicalità complessiva di Lindsay Webster: in sostanza arricchiscono ulteriormente una formula vincente che ancora una volta vede la produzione del suo tastierista ed ex marito Keith Slattery. La brava cantante ha dunque deciso di procedere nel segno della continuità, ponendo A Woman Like Me in un contesto indubbiamente ben conosciuto dai suoi fan e di conseguenza non troppo lontano dai due precedenti dischi registrati per la Shanachie Records. Con coerenza e rimarcando i suoi punti di forza la Webster da oggi alla luce un album molto soddisfacente ed ancora una volta molto accattivante per una vasta platea di ascoltatori. Una canzone come "Feels Like Forever" conferma perché era saggio attenersi alla formula già sperimentata. Come d’abitudine, si tratta di una melodia dagli echi pop ma sostenuta da una tessitura sofisticata di accordi jazz: il tutto è ovviamente eseguito con strumenti reali e degli ottimi cori  (di cui la bella Lindsay si occupa personalmente). I temi trattati sono l’amore ed il romanticismo ma senza banalità, vale a dire la più classica delle basi su cui imbastire una canzone. La coppia Webster-Slattery trae spesso ispirazione dalla premiata ditta Bacharach-David, tuttavia "Close To You" non è una cover ma un bel pezzo funky declinato in mid-tempo. Il brano si avvale di un bell’assolo di chitarra in stile George Benson del chitarrista abituale della Webster, Mike DeMicco. Anche "Running Around" ha lo stesso tipo di groove, ma in questo caso la chitarra di Tony DePauolo ha il morso del rock anziché del jazz. Gli arrangiamenti sono indovinati, puliti, freschi e non invadenti. Interessante anche la base musicale su cui è costruita "Only You": si lascia molto spazio per l’esecuzione della cantante e si mettono in risalto i suoi testi. Ancora meglio è "One Step Forward" pezzo nel quale risultano in evidenza sia Nathan East che Luis Conte, con il piano di Slatterly che delicatamente si adatta al ritmo rilassato della canzone. Se tutto l’album non è obbligatoriamente da considerare jazz contemporaneo, il feeling è però chiaramente orientato su di esso  esaltando così Lindsay Webster, che dimostra di avere una grande confidenza con quello stile. C’è anche lo spazio per gustarci un assolo di basso di Nathan East che tra l’altro ci vocalizza sopra in stile scat. L'album si chiude con l'unico non originale, l'onnipresente "Somewhere Over The Rainbow". "A Woman Like Me" ci dice che la Webster possiede un’innata abilità nel dispensare emozioni, ma non manca di grinta e personalità, dosando perfettamente ogni ingrediente nelle sue canzoni. Non mi dispiacerebbe ascoltare la cantante impegnata in qualcosa di ancor maggiormente orientato verso il jazz, ma non è da escludere che nei prossimi lavori questo possa succedere. Lindsay Webster è una cantante che rifugge la sterile rincorsa alle tendenze attuali, preferisce padroneggiare la sua consolidata ricetta musicale: per lei questo è la garanzia di vedere sulla sua proposta apprezzata sia oggi che tra molti anni. Lindsay sarà la reginetta del palcoscenico del contemporary jazz ancora per molto tempo.