George Freeman - Man & Woman


George Freeman - Man & Woman

George Freeman è un chitarrista jazz americano del 1927, nativo di Chicago, che quindi ha attualmente ben 93 anni. I suoi fratelli Von Freeman ed Eldridge Freeman hanno avuto a loro volta una carriera nel jazz, così come suo nipote, Chico Freeman, probabilmente il più famoso della famiglia. La storia musicale di Freeman iniziò negli anni '40 con il trombettista Joe Morris, e quindi con Tom Archia. In seguito ha lavorato come sideman per Lester Young e Charlie Parker, quando queste star del sassofono passavano in tour da Chicago. Con Charlie Parker ha anche registrato alcune sessioni discografiche. Freeman è uno dei tanti chitarristi jazz che hanno animato la scena nel corso dei decenni dal dopo guerra sino ad oggi, tuttavia è meno famoso e popolare di altri colleghi quali ad esempio Wes Montgomery, Barney Kessel, Joe Pass o George Benson. Probabilmente la sua scarsa notorietà è dovuta al fatto che ha pubblicato solo una decina di album da solista, dedicando gran parte della sua carriera a fare da spalla ad altri jazzisti. Questo è un peccato perché il suo stile è caldo e sobrio, moderatamente orientato al soul jazz e influenzato anche dal funk, sempre tenendo ben saldo il legame con il blues così caro alla sua città natale. Vi parlo di lui perché è un musicista dimenticato e sottovalutato ma anche perché il suo nome è legato ad un episodio che mi capitò moltissimi anni fa. Nel lontano 1978 mi trovavo a New York per la prima volta nella mia vita. Ero deciso a portarmi a casa quanti più album avessi potuto e così entrai da Sam Goody, il famoso negozio di dischi sull’ottava strada, e lì comprai un buon numero di vinili, alcuni senza sapere minimamente chi fossero gli artisti e come suonassero veramente. Uno di questi era proprio Man & Woman di George Freeman: in questi giorni di forzato ritiro casalingo mi sono ritrovato tra le mani questo disco e così ho deciso di riascoltarlo. O forse dovrei dire più precisamente ascoltarlo, perché all’epoca probabilmente non lo misi nemmeno una volta sul giradischi. Come lo stile sexy della copertina potrebbe in effetti già suggerire (l’avrò comprato per quella?) il suono qui è un soul jazz relativamente semplice. La band è comunque di tutto rispetto ed immagino sia più seriamente il motivo dell’acquisto: ci sono Harold Mabern al piano acustico, Kenny Barron al piano elettrico, Bob Cranshaw al basso e Buddy Williams alla batteria. Un gruppo di eccellenti strumentisti tutti votati al sostegno di Freeman e della sua chitarra semiacustica. I ritmi sono delicati, ma non manca il groove tipico di quegli anni. Man & Woman è datato 1974 ed è uno degli album più rilassati di George Freeman. Tuttavia è sufficientemente intrigante da mettere in mostra il lato più dolce del chitarrista di Chicago. Il suono di George è leggermente meno caratterizzato rispetto ad altri dischi, ma è pur sempre innegabilmente personale: è già un segno distintivo rispetto a molti altri chitarristi piuttosto banali. Man & Woman ha un approccio anche più morbido di altre pubblicazioni dello stesso Freeman registrate con l’etichetta Groove Merchant: questo non significa che sia un disco solamente da sottofondo per serate intime, come suggerirebbe la sua copertina. Siamo nel territorio del soul jazz, con meno influenze funk della media dei lavori dello stesso periodo. L’esperto chitarrista fa sua una accattivante preferenza per i ritmi lenti  e per una spiccata sensualità della sua musica. Detto questo i suoi assoli sono fantasiosi come sempre, con quel continuo richiamo al blues che è il suo marchio di fabbrica. Al contempo riesce ad esprimere una coinvolgente sinuosità e una gradevole avvolgenza, non così presente nei suoi precedenti dischi. Man & Woman non è un album essenziale, i capolavori sono un’altra cosa, però è estremamente piacevole e non privo di validi spunti musicali. Nella peggiore delle ipotesi resta un ascolto di sottofondo di gran classe che può avere comunque i suoi estimatori, anche al di fuori del jazz.