Anthony Jackson/ Yiorgos Fakanas - Interspirit


Anthony Jackson/ Yiorgos Fakanas - Interspirit

Anthony Jackson viene considerato uno dei grandi maestri del basso elettrico. A lui si deve anche lo sviluppo del moderno basso a sei corde, da lui definito "chitarra contrabbasso". L’elenco delle sue collaborazioni è così lungo che non è possibile sintetizzarlo in poche righe. Per brevità citerò solamente Dizzy Gillespie, Buddy Rich, Paul Simon, Roberta Flack, Michel Petrucciani, Mike Stern, Quincy Jones, Madonna, Pat Metheny, Michel Camilo e gli Steely Dan. Considerato una figura leggendaria della musica moderna, ha mosso i suoi primi passi con il pianoforte e la chitarra, per poi passare al basso elettrico, influenzato dal bassista della Motown James Jamerson. Jackson ha partecipato a oltre 3.000 sessioni di registrazione e si può quindi affermare che sia uno degli artisti più prolifici di sempre. Tuttavia, in una carriera lunga quattro decenni, ha sempre rifiutato le offerte di registrare un album da solista fino all'incontro con il greco Yiorgos Fakanas, avvenuto nel 2010, che gli ha proposto di produrre un album cointestato. Il risultato è Interspirit, un lavoro di fusion dal suono originale, che riunisce i migliori musicisti greci con i più quotati artisti americani specializzati nel genere, tra i quali Mitchel Forman alle tastiere, Frank Gambale alla chitarra e l’eccezionale batterista Dave Weckl. Quindi Anthony Jackson dopo una lunghissima carriera da sideman di lusso, ha finalmente deciso di registrare a suo nome un disco del quale condivide la titolarità con il collega bassista Yiorgos Fakanas. Quest’ultimo ha scritto tutta la musica di Interspirit e si prende carico di tutti e cinque gli assoli di basso. La musica, tuttavia, è stata composta pensando al formidabile talento di Jackson, e le sue folte schiere di ammiratori saranno comunque deliziate dalle linee di basso che qui è possibile apprezzare pienamente. Il suo modo di suonare richiede un attento ascolto al cospetto di una orchestrazione multi strumentale, con il risultato di un’architettura sonora fusion e funk ricchissima di complesse linee melodiche e armoniche. La musica di Interspirit spazia dall'intensità dei Return to Forever ad un terreno più accessibile ispirato ad uno smooth jazz in stile Bob James. La maggior parte delle composizioni sono arrangiate con l’utilizzo di una sezione di ottoni ed il sound ha i connotati di una piccola big band, che a tratti vede impegnati contemporaneamente fino ad un massimo di quattordici musicisti. Sia Jackson che Fakanas sono interessati alla musica classica e ciò è confermato da "Cuore Vibes Part 1", che presenta la Kinisis String Quartet of Colors Orchestra. E’ un bellissimo pezzo d'atmosfera che fonde viola, violino e violoncello, con l'aggiunta di Tasos Kazaglis al double bass. Fakanas è poi intrigato dalla commistione tra la musica classica ed il jazz e infatti "Cuore Vibes Part 2" unisce l'ensemble d'archi con una formazione completa di musicisti jazz fusion. E’ particolare il fatto che in questo brano si possano ascoltare tre bassisti contemporaneamente, con Kazaglis che suona nelle ottave superiori, a differenza di Jackson e Fakanas che si occupano di quelle gravi. Il trombettista Mihail Iosifov esegue un delizioso assolo con la  sordina e il formidabile Mitchel Forman si distingue al pianoforte: tuttavia questo è un pezzo principalmente corale. Anthony Jackson non si prende alcuno spazio per esibirsi in assoli e di fatto non rompe con la sua tradizionale cifra stilistica. Il suo ruolo in Interspirit, così come è avvenuto sempre nel corso degli anni, è quello di abbellire la musica, di rifinirla ma anche di strutturarla. Le tessiture del suo basso come accompagnatore hanno tutto il carattere di assoli funzionali al ritmo ed all’armonia dei brani. La musica di Interspirit spazia in territori ampi e variegati. Si va dalla tipica fusion della impressionante "Inner Power", con una sezione di ottoni di sette elementi, al funk di "Interspirit", al già citato mix classico/jazz di "Cuore Vibes Part 2" e "Seviglia". Quest'ultimo numero presenta l'ottima chitarra acustica di Frank Gambale ed un assolo molto intrigante del sassofonista tenore Tony Lakatos. L'unico brano non originale è una nuova reinterpretazione del classico di Wayne Shorter "Footprints", con un impressionante esecuzione all'unisono tra Jackson e il flautista Takis Paterelis, che suona anche il sax alto ed il soprano. E’ una proposta musicale molto originale quella che scaturisce da questo cd d’esordio come solista di Anthony Jackson. Sebbene nel complesso l’album possa essere classificato a grandi linee come fusion, è la melodia ad essere in primo piano, e i numerosi ed impressionanti assoli sono per contro piuttosto brevi e sono funzionali ad esaltare piuttosto il quadro d’insieme. Il greco Fakanas, sia che utilizzi il basso elettrico jazz o il fretless, regge il confronto con il suo leggendario collega. La prestazione di Jackson è sempre melodica e precisa ma al contempo profonda e brillante, a testimonianza di un talento straordinario finalmente libero di esprimersi non soltanto da session man così come da sfavillante solista. Interspirit è una delle registrazioni fusion più originali degli ultimi tempi e una valida alternativa nel piatto panorama musicale attuale.