Caribbean Jazz Project feat. Dave Samuels – Birds Of A Feather


Caribbean Jazz Project feat. Dave Samuels – Birds Of A Feather

Per descrivere il Carribean Jazz Project la cosa migliore è probabilmente citare ciò che loro stessi ritengono il loro obiettivo artistico: “far vivere un tour dei Caraibi attraverso la musica”. Il gruppo, a partire dal 2002, ha sviluppato un sound unico ed accattivante, estremamente riconoscibile e molto apprezzato. Il Caribbean Jazz Project ha subito diversi cambiamenti di formazione nei quasi 15 anni trascorsi dalla sua nascita. Ma se c’è una costante in mezzo a tutte le trasformazioni del gruppo questa è il vibrafonista Dave Samuels, il cui strumento rimane al centro del suono di questo singolare ensemble. Samuels è il motore, la mente creativa ed il promotore di tutto il collettivo che sta dietro al progetto C.J.P. La trasformazione del Carribean Jazz Project si è concretizzata con la sostituzione del sassofonista Paquito D'Rivera con Ray Vega alla tromba e quella, dal punto di vista sonoro forse ancora più significativa, dello specialista di steel drums Andy Narell con il pianista Dario Eskenazi. E’ evidente la volontà di dare una connotazione meno rigidamente territoriale al target del gruppo.  A questo punto la formula musicale delineata da Samuels è ancora incentrata su una sintesi tra le atmosfere latine (e caraibiche ovviamente) e le armonie jazzistiche occidentali, americane ed europee, ma si coglie il desiderio di spostare il baricentro del suono dei C.J.P. verso un contesto generalmente più jazzistico che nel passato. Su questo album, intitolato Birds of a Feather, Samuels ha arrangiato i brani, molti dei quali sono sue composizioni, per fare un uso il più possibile efficace della strumentazione a disposizione. Dave ha prestato particolare attenzione a dare risalto alla tromba di Ray Vega su alcuni dei brani, come ad esempio "On the road". Formalmente, la musica del Carribean Jazz Project si configura in un tono soft, piuttosto rilassato, senza il fuoco dei roboanti fiati o dei ritmi frenetici che sono spesso il tratto distintivo della musica latina. Piuttosto, la sua gamma dinamica rimane entro i confini di quella espressa dal vibrafono o dalla marimba di Dave Samuels, mentre gli altri strumenti colorano lo spettro in sordina, con molteplici dettagli, ed emergendo solo a tratti, come fa ad esempio la chitarra acustica di Romero Lubambo nel trascinante samba "Turnabout". Oltre a Lubambo che è un chitarrista brasiliano universalmente riconosciuto per il suo talento (ha collaborato con artisti del calibro di Dianne Reeves o di Kenny Barron)  ci sono anche altri ospiti illustri: Randy Brecker alla tromba, Mark Walker alla batteria e Café alle percussioni. "Picture Frame", uno degli originali firmati da Dave Samuels, si snoda come una piacevole bossa nova che permette alle enormi potenzialità espressive del vibrafono di manifestarsi al meglio. E’ qui che anche un fenomeno come Randy Brecker coglie in pieno lo spirito della musica brasiliana e invece di prendersi completamente la scena  gioca meravigliosamente, attraverso il suo magico flicorno, con i toni chiari e scuri che sono la caratteristica del brano stesso. Allo stesso modo il lavoro di Ray Vega con la sua tromba è misurato eppure davvero penetrante, in particolare sul brano "Against The Law", una rumba di cui è il vettore del tema conduttore e nel quale si prende lo spazio per un magnifico assolo. Questo particolare pezzo che è stato scritto dal batterista Dafnis Prieto, potrebbe essere considerato la delizia di ogni percussionista: è costruito magistralmente su una struttura poliritmica nella quale i temi contrastano gli con gli altri, fino a fondersi in un unico complesso tessuto. Ma la menzione speciale a Prieto vale per tutto il lavoro svolto sul Birds Of A Feather, dato che è evidente fin dalle battute iniziali che una delle caratteristiche peculiari che colpiscono l’ascoltatore è proprio la freschezza della sua batteria. La personalità così singolare della musica di questo gruppo, dalla vocazione smaccatamente latino-americana, viene determinata in larga misura dalla perfetta integrazione degli strumenti a percussione con la capacità di Prieto di inchiodare con precisione i ritmi “richiesti” dalle melodie. Oltre ai brani originali, Samuels ha incluso tra i contenuti di Birds of a Feather anche due cover di estrazione canonicamente jazzistica ai quali viene però data una lettura latineggiante in sintonia con il resto dell’album. "Tell Me A Bedtime Story" di Herbie Hancock si sviluppa come un cha-cha, con ciascuna delle frasi che compongono la melodia che riceve la dovuta enfasi attraverso l'allungamento del fraseggio: vibrafono e tromba sono protagonisti assoluti. E poi c'è "Weird Nightmare" di Charles Mingus anche questa eseguita su una ritmica cha cha, analogamente a quanto descritto per il brano di Hancock, Dave Samuels regala emozioni attraverso il morbido tocco del suo vibrafono, ma anche il pianoforte di Dario Eskenazi brilla nel suo solo e così fa Ray Vega, in questo caso utilizzando il caldo suono del flicorno. I Carribean Jazz Project  propongono un repertorio che intrattiene gradevolmente senza annoiare, tra una bossa nova, una rumba e un cha-cha, tutto sommato si resta entro i confini del jazz, con il valore aggiunto della presenza costante del vibrafono del leader Dave Samuels. Lui è senza dubbio una delle più autorevoli personalità per quanto concerne il suo strumento, ed è tra l’altro il musicista che più di ogni altro ha cercato di dare spazio anche ad una percussione un po’ dimenticata come la marimba, fin dai tempi degli Spyro Gyra. Birds Of Feather è un ascolto consigliato sia nel caso si voglia ascoltare del jazz  diverso, con una forte connotazione latina, sia che si preferisca utilizzarlo in modo più disimpegnato come sofisticato sottofondo per una serata tra amici o, perché no, per allietare un bel viaggio in auto.