Frank Sinatra – Come Fly With Me


Frank Sinatra – Come Fly With Me

Mentre mi accingo a parlare di un mito,  mi faccio due semplici domande: la prima è Frank Sinatra è stato o no un cantante di jazz ? La risposta è facile ed è sì, non sempre i suoi album sono andati nella direzione dello swing ma molto spesso ne sono permeati fino nel profondo, basti pensare alla militanza nelle orchestre di Tommy Dorsey ed Harry James o alle collaborazioni con Count Basie o Billy May. Il secondo interrogativo è più complicato: come si fa a scrivere compiutamente di Frank Sinatra? Come si può parlare senza banalità di una delle più grandi voci della musica di tutti i tempi? La mia umile risposta sta nelle poche righe che seguono. Forse oggi Frank sarà anche una leggenda un po' dimenticata, ma di sicuro quello che mi viene da dire è che Sinatra rappresenta l’essenza del canto, Sinatra incarna la classe, Sinatra è lo swing, Sinatra è, e sarà per sempre, “la voce”. Frank è stato e continua ad essere una vera icona, un cantante unico ed insuperato, un personaggio istrionico ed anche controverso che è stato senza dubbio il più importante solista nella musica popolare del 20° secolo. In una carriera professionale che è durata 60 anni, ha dimostrato una straordinaria capacità di mantenere vivo il suo appeal e una grande coerenza nel perseguire i suoi obiettivi musicali, nonostante il passare del tempo ed i cambiamenti nelle mode. The Voice è balzato alla ribalta durante l'epoca dello swing degli anni ‘30 e '40, ha contribuito a definire "the sing era" degli anni '40 e '50, e ha continuato ad attrarre ascoltatori anche dopo l’avvento del rock and roll, cominciato attorno alla metà degli anni '50. Come esempio pensiamo al fatto che Frank raggiunse il primo posto nelle classifiche già nel 1940 e a distanza di cinquant’anni, nel 1994, vendeva ancora milioni di copie dei suoi dischi. Questa immensa popolarità e la sua longevità artistica sono il segno distintivo del suo successo come cantante. A lui va ascritto anche il merito di aver promosso con determinazione la canzone popolare americana, in particolare quella degli anni ‘20, '30 e ‘40. Sinatra ha avuto la forza e la bravura di impossessarsi del repertorio dei grandi compositori di quel periodo, come ad esempio Jerome Kern, Irving Berlin, George Gershwin, Cole Porter o Richard Rodgers e renderlo cosa propria, reinterpretando come meglio non si poteva fare le loro canzoni. Questa operazione, inusuale per un mero interprete come lui,  ha portato alla  riscoperta di un immenso ed inestimabile patrimonio musicale rendendo quelle melodie dei classici immortali. In seguito saprà fare altrettanto, per citarne due, con Burt Bacharach o Antonio Carlos Jobim: basterebbe questo per farne un fenomeno artistico: ma oltre alle sue scelte di repertorio, oltre al suo gusto per le grandi composizioni, c’è soprattutto la sua voce. Una voce unica, un’intonazione meravigliosa, un timbro che è sempre stato e sempre sarà inconfondibile e inimitabile. Sinatra aveva una superba ed innata capacità di galleggiare sui tempi, sulle pause, di giocare sugli arrangiamenti e sui ritmi con una maestria che ha qualcosa di soprannaturale. Che lo si ascoltasse sui suoi innumerevoli album, nelle esibizioni dal vivo, all’interno di un film, alla radio o alla televisione, The Voice ha sempre cantato gli standard in un modo tale da consacrarne il fascino a perenne memoria. Le sue canzoni ricordano ad ogni ascoltatore un’epoca meno complicata per la musica e forse più felice per tutti. Un’era in cui gli  appassionati non convivevano con un’industria musicale inflazionata di generi diversi e letteralmente invasa da una immensa quantità di artisti, dai più sorprendenti ai più terribili come siamo abituati in questi anni. Tenere il passo con tutto ciò che oggi  ci bombarda (con una qualità troppo spesso bassissima) è abbastanza difficile. Eppure, alla fine, basta rivolgersi ai classici come quelli di Frank, che ci prendono per mano e ci riportano indietro a quel tempo semplice ed incantato, popolato da melodie indimenticabili. Posso solo aggiungere a livello personale: Mr. Sinatra, grazie per perpetuare questa magia. Ma veniamo ad uno dei suoi dischi più famosi e riusciti: “Come Fly With Me” che fu registrato nel 1957, ed uscì nel 1958 con l’arrangiamento di Billy May e la partecipazione della sua grande orchestra. Il concept dell’album era quello di illustrare un viaggio musicale intorno al mondo e celebrare il volo in aereo come conquista sociale per un numero sempre più grande di persone. I titoli delle canzoni ed il tono ottimista della musica tengono fede all’idea che Sinatra e May avevano in mente ed ammiccano al sogno americano che era nel pieno del suo boom. Perfino la deliziosa copertina, disegnata come le illustrazioni pubblicitarie in voga alla fine degli anni ’50, va nella stessa direzione. Come Fly With Me soddisfa tutte le esigenze: sia che preferiate i brani malinconici e rilassanti come Autumn in New York e Moonlight in Vermont, oppure quelli più allegri, brillanti e jazzati, questo è un disco orecchiabile e piacevole da ascoltare dall’inizio alla fine. La voce di Frank Sinatra non ha tempo, non conosce generazioni e continua ad affascinare anche a distanza di sessant’anni da quel lontano 1957. E questo album è, nel suo genere, un piccolo capolavoro. Hanno gli stessi meriti, Frank e Billy; perché Frank è sempre Frank ed ha un senso per la musica ed il ritmo che nessuno prima di lui ha avuto e nessuno dopo avrà mai: come faccia la sua voce a “posarsi” sulle melodie in quel modo è un mistero insondabile; ma la big band e gli arrangiamenti che Billy appronta per l'occasione sono deflagranti e incendiano l’atmosfera come meglio non si potrebbe. Come Fly With Me è quello che si può oggettivamente definire un classico e pur non raggiungendola, rasenta la perfezione, è qualcosa di semplice, diretto e bello come raramente capita di ascoltare. Mentre le note della grande orchestra di Billy May e la fantastica voce di Sinatra avvolgono l’ascoltatore è facile comprendere il motivo per cui un’eredità artistica come quella di The Voice, può magari essere temporaneamente accantonata, ma mai potrà essere dimenticata. La stella di Frank Sinatra è comunque destinata a brillare per sempre.