Eric Gale – In A Jazz Tradition


Eric Gale – In A Jazz Tradition

Eric Gale è stato per tutta la sua vita artistica un chitarrista molto stimato e richiesto, non è certo un caso se moltissimi musicisti e cantanti lo hanno reclutato per oltre quarant’anni, a partire dagli anni ‘50. Il suo stile, che era fortemente influenzato dal blues e dal soul, aveva però un sound molto peculiare ed è stato senza dubbio uno dei chitarristi più riconoscibili del panorama musicale internazionale. L’inconfondibile tocco della sua chitarra semi acustica può essere ascoltato su moltissime registrazioni, anche al di fuori del jazz, ma è soprattutto nei suoi lavori come leader che è davvero possibile apprezzare il valore ed il talento di questo misconosciuto maestro delle sei corde. Nato nel 1938 a Brooklyn da genitori originari delle Barbados, Eric Gale ha iniziato con il contrabbasso all'età di 12 anni, passando in seguito al sax, al trombone ed alla tuba prima di approdare definitivamente alla chitarra. Nel 1975 è stato uno dei fondatori degli Stuff, un’influente funky band creata insieme ad  altri tre artisti di grande spessore come Steve Gadd, Cornell Dupree e Richard Tee. L’essenza del suo stile è basata sul soul, sul blues e sull’r&b degli anni '50 e '60 ma la matrice jazzistica del suo fraseggio è ben presente nella sua cultura musicale e nel suo modo di suonare. Certo in carriera non sono state molte le occasioni nelle quali Gale ha potuto esprimersi nell’idioma del jazz classico, tuttavia quando il chitarrista di New York lo ha fatto, i risultati sono stati di grande livello. L’album "In A Jazz Tradition" del 1987, è esattamente questo: una svolta importante rispetto alla produzione precedente ed un distacco  netto da quel suono funky fusion che per molti anni aveva caratterizzato tutta l’attività artistica di Gale. Quello che si può ascoltare in queste sette tracce è sorprendente, soprattutto se paragonato agli album del periodo alla corte della CTI. Quelli erano dischi delineati dalla tipica produzione di Creed Taylor: una firma sonora grandiosa, per certi versi quasi ridondante, qui invece siamo in un territorio completamente diverso. Infatti In A Jazz Tradition è stato prodotto dal bassista Ron Carter che ha collaborato strettamente con Eric Gale allo scopo di arrivare ad una registrazione essenziale, incentrata su un classico suono di chitarra jazz, privo di ogni inutile orpello e pesanti arrangiamenti. L'ascoltatore si trova così al cospetto di un vero ed estremamente pulito sound di puro soul-jazz con una forte dose di bebop. Il quintetto guidato da Eric Gale e da Ron Carter è completato dal sassofonista Houston Person, dall’organista Lonnie Smith e dal batterista Grady Tate. Del set di canzoni che compongono questo bell’album, “Eric’s Gale” è il brano composto dal chitarrista in prima persona, mentre un paio di pezzi sono firmati da Ron Carter ("Loose Change" e "Blues Fo All") ed infine quattro sono gli standard, tra cui "Bloomdido" di Charlie Parker e "Jordu" di Duke Jordan. Tutto il disco dimostra di essere accattivante: si tratta della registrazione del momento migliore di tutta la carriera di Eric Gale, è un lavoro semplice e diretto nel quale il chitarrista riscopre il vero senso del jazz mettendo in evidenza tutte le splendide connotazioni cromatiche del suo personale linguaggio strumentale. La band al suo servizio è perfettamente funzionale allo scopo e l’essenzialità dell’arrangiamento esalta al massimo la raffinata tecnica ed il morbido tocco di Gale. Che siate o meno dei fan del compianto Eric Gale vi esorto alla ricerca ed all’ascolto di “In A Jazz Tradition”, in quanto perfetta espressione jazzistica di uno dei grandi chitarristi del nostro tempo. Una testimonianza resa ancor più preziosa dalla sua unicità, dato che, nel catalogo del chitarrista, questo è il solo album interamente concentrato sul jazz. Di fatto è la sua registrazione definitiva.