Dave Weckl - Transition


Dave Weckl - Transition

Dave Weckl è uno dei più acclamati batteristi del mondo, un vero fenomeno dal suo strumento per tecnica, velocità, precisione ed inventiva. Weckl è un vero e proprio punto di riferimento per chiunque si voglia confrontare con la batteria ed è da annoverare senza dubbio tra i migliori cinque drummer contemporanei al mondo. Di sicuro questa fama è figlia di una lunga gavetta e di un perfezionismo maniacale ma la sua reputazione è maturata anche per merito della sua celebrata militanza, durata sei anni, con le band di Chick Corea. Weckl è nato a St. Louis ed è cresciuto ascoltando soul e jazz; ha ricevuto il suo primo set di batteria all'età di otto anni e ha quindi forgiato il suo inconfondibile stile attraverso l'ascolto di un mito della batteria jazz come Buddy Rich, ma anche prendendo a piene mani dalle ritmiche del funk e dell’R&B. Diplomatosi in musica jazz presso l'Università di Bridgeport, si è poi spostato a New York per godere delle grandi possibilità offerte dalla metropoli.  E’ qui che si è unito ad un gruppo fusion chiamato Nitesprite,  attirando finalmente l'attenzione di un grande batterista e produttore quale  Peter Erskine.  L’ex Weather Report è stato determinante per il prosieguo della carriera di Dave Weckl, che ottenne da quel momento in poi un forte slancio verso il successo. Transition è  il terzo album di Dave Weckl per l'etichetta Stretch Records e come indica lo stesso titolo riflette una nuova direzione nella proposta musicale del batterista, un momento di transizione e di passaggio foriero di inediti approcci tecnici ed di una band aggiornata. Sono sette i brani che compongono questa registrazione del 2000, nella quale il batterista si avvalse della presenza di un amico di lunga data  come il bravo sassofonista Brandon Fields. Insieme a quest'ultimo, con il quale Dave aveva ed ha un rapporto di amicizia ed un intenso e proficuo interplay,  l’album vedeva la partecipazione del bassista Tom Kennedy e della più recente acquisizione della band in quel momento, il formidabile tastierista Steve Weingart. Weckl si presenta in grande spolvero e si cimenta con nuove tecniche percussive che prevedono ad esempio un inusuale utilizzo dei bongos e di varie percussioni metalliche che arricchiscono e colorano la nuova configurazione della sua già ricca batteria. Transition mette in mostra la mostruosa abilità tecnica del leader, il quale come d’abitudine fornisce generose dosi di ritmo ad altissima energia ed una raffinata gestione della velocità e del controllo: un marchio di fabbrica che ha caratterizzato Dave Weckl sia nella Elektric Band che nella Akoustic Band di Chick Corea. In questo album vediamo che i due approcci  (elettrico e acustico) vanno nella direzione di una certa convergenza. Se da un lato infatti il drumming di Weckl resta potente e carico di groove, dall’altro è evidente anche una ricerca stilistica orientata ad una maggiore leggerezza. "Mild Hysteria"  ad esempio propone la batteria in un veloce poliritmo sul quale la band suona con un tempo diverso: così la melodia sembra cambiare ad ogni singola sezione solistica.  "Group Therapy", scritta da Brandon Fields, mette in luce la sua bella voce di sax ed un ottimo funky groove di tutto il gruppo. Strutturalmente molto interessante è anche la sinuosa "Passion" con Steve Weingart e le sue magnifiche tastiere a giocare in tandem con la delicata atmosfera percussiva di Weckl. Fields è ancora affascinante nel suo assolo che contribuisce ad accrescere l'impatto sull'ascoltatore. "Crossing Paths" è un altro grande pezzo dalla melodia orecchiabile, in questo caso contrassegnato dalla prominente presenza del potente  basso di Tom Kennedy. Nel suo insieme, la Dave Weckl Band è un gruppo jazz rock piuttosto particolare, per certi versi unico nel suo genere. La sua identità musicale fatta di tecnica sopraffina e tanta energia sembra aver felicemente abbattuto il confine tra solista e accompagnatore creando una stratificazione sonora molto intrigante e di grande suggestione. Una formula che può appagare in egual misura sia gli appassionati di jazz che quelli più orientati verso la fusion.