Bob Mintzer – All L.A. Band



Bob Mintzer – All L.A. Band

Bob Mintzer è uno dei più straordinari ed importanti sassofonisti in attività. Il suo sound pieno e vigoroso, il suo fraseggio sapiente e la sua fluida espressività ne fanno certamente uno degli esponenti più in vista del sassofono contemporaneo a livello internazionale. La “voce” degli Yellowjackets, è un musicista super impegnato: è quasi sempre in tour con la popolare band fusion, con il proprio quartetto, o magari con le big band, formula jazzistica di cui è diventato un vero e proprio punto di riferimento. Nonostante ciò Mintzer non perde occasione per scrivere musica jazz di qualità per tutte le situazioni che lo vedono coinvolto. Mintzer è anche docente di composizione presso la University of Southern California a Los Angeles, ruolo che condivide con gli amici di lunga data Peter Erskine, Alan Pasqua, Vince Mendoza e Russell Ferrante. Partecipa anche a laboratori musicali in tutto il mondo, scrive libri su una varietà di argomenti inerenti la musica, è presente in molteplici registrazioni in qualità di solista ospite o direttore artistico. In sostanza Bob è uno di quei musicisti che vivono la loro professione a 360 gradi con una grande passione e con encomiabile impegno. “All L.A. Band” è la sua ultima fatica come direttore della più recente versione della sua Big Band: quella che ha sede a Los Angeles e annovera tra i suoi membri tutti musicisti dell’area Californiana.  Anche se il nome del sassofonista Bob Mintzer figura quale titolare solitario del progetto, l'All L.A. Band è in realtà una reciproca collaborazione con il celebre batterista Peter Erskine, ovvero quella che fu la ritmica dei Weather Report. Oltre al ruolo di batterista, Erskine ha prodotto l'album, mentre Mintzer  si è occupato delle dieci belle composizioni e degli arrangiamenti. Tra gli stili musicali più vicini al cuore di Bob ci sono l’afro-cubano ed il funk, ed è naturale che vi sia abbondanza di entrambi su All L.A. Band. Per questo album Mintzer ha scelto la crema dei musicisti ed i risultati sono prevedibilmente eccellenti. Basti sapere che la sezione trombe è affidata a Wayne Bergeron, mentre quella dei tromboni è sotto la supervisione di Bob McChesney. È interessante notare che, Mintzer ha scelto di utilizzare solo tre sassofoni: il contralto di Bob Sheppard, il baritono di Adam Schroeder e lui stesso stesso al tenore. Per quanto riguarda la sezione ritmica, troviamo il pianista Russell Ferrante, il chitarrista Larry Koonse, il bassista Edwin Livingston ed il percussionista Aaron Serfaty pilotati abilmente dalla batteria del navigato e sempre straordinario Peter Erskine. L’apertura dell’album è affidata ad un primo omaggio di Mintzer alla musica cubana, il latin jazz solare e contagioso di "El Caborojeno" ci porta subito in atmosfera caraibica, nello stesso modo in cui più avanti la big band ci delizia con brani  come "Ellis Island" e "Latin Dance". Virata funk per "Slo Funk" che fu scritta una quarantina di anni fa per la band di Buddy Rich, e poi anche per "Home Basie" e "New Rochelle", composta in origine per gli Yellowjackets. Tutti brani che se da un lato evidenziano una ritmica più marcata e aggressiva, nella sostanza restano intrinsecamente jazzistici per quanto concerne gli arrangiamenti e gli assoli.  "Havin 'Some Fun" è un numero in pieno stile Count Basie, ed è un piacere ascoltare un big band dei giorni nostri esibirsi in uno swing orchestrale così magistralmente suonato. "Original People" ricalca ugualmente le orme dei classici  dello swing. Straordinaria la veloce, roboante "Runferyerlife", (precedentemente ascoltata in Old School dello stesso Mintzer) dove è possibile ascoltare uno dei migliori assoli di Mintzer ed uno scoppiettante intervento di trombone di McChesney. L'album si chiude con "Tribute", un sentito omaggio al trombettista Thad Jones ed ai molti altri eccellenti musicisti che hanno militato nella mitica big band di Count Basie. E’ evidente che il fulcro di questo album e dell’intera orchestra sia proprio Bob Mintzer con il suo sax tenore: i solisti più in evidenza oltre al leader sono sicuramente Bob Sheppard,  Adam  Schroeder,  Bob McChesney e Russell Ferrante al pianoforte. Tuttavia al di là dei singoli è il suono della L.A. Band che riesce nell’intento di affascinare l’ascoltatore con un repertorio vivace e sempre interessante, mai noioso o eccessivamente pesante. Nel solco della migliore tradizione ma con un tocco di modernità e leggerezza che non stonano affatto, Bob Mintzer e Peter Erskine hanno messo insieme un progetto straordinario, condensato in questo bellissimo album che può vantare tra le altre cose una coerenza impressionante. Questo è jazz di alto livello che dovrebbe catturare sia l’appassionato che l’ascoltatore occasionale. A mio parere All L.A. Band è una delle migliori pubblicazioni del 2016.