Idris Muhammad – Power Of Soul


Idris Muhammad – Power Of Soul

Idris Muhammad è stato un ottimo batterista che in carriera ha avuto molteplici esperienze musicali: dal jazz al soul, dal funky alla fusion il barbuto drummer ha attraversato con disinvoltura e padronanza ogni variante stilistica. Tecnicamente ineccepibile e famoso per la potente e precisa scansione ritmica ha trovato il suo momento di maggior splendore durante la sua militanza con CTI di Creed Taylor. Diventato professionista a soli sedici anni, Muhammad ha suonato principalmente soul e R & B all’inizio degli anni ‘60 per poi passare al jazz dopo il 1965, quando divenne  membro della band di Lou Donaldson. In seguito, sotto contratto per la Prestige Records tra il 1970 e il 1973, è comparso come sideman  su moltissimi album registrati dalla famosa etichetta jazz. Idris Muhammad, dopo essersi ritirato a New Orleans nel 2011, è venuto a mancare nel luglio del 2014 all'età di 74 anni.  Power Of Soul, insieme con un pugno di altre registrazioni per la CTI è una delle ragioni per cui Idris Muhammad è passato alla storia come uno dei batteristi più dotati di genuino groove feeling. La band è tra le migliori che si possano desiderare:  alle tastiere Bob James, al sassofono Grover Washington, Jr., alla chitarra Joe Beck, alla tromba Randy Brecker, ed infine alle percussioni Ralph MacDonald. La magnifica produzione  di Creed Taylor, così tipicamente seventies è la ciliegina sulla torta: l'anima jazz sublimata da un genuino funky groove. Ed è proprio il funk a volare veloce e potente su tutto il disco, in particolare sulla title track (brano di Jimi Hendrix), con gli stupendi assoli di Grover Washington e Bob James, perfettamente a loro agio sulla ritmica scandita da Idris Muhammad. Particolare ed entusiasmante l’assolo di chitarra di Joe Beck che è speciale anche per il suo andare in leggero controtempo. Quattro brani per soli 34 minuti complessivi sono fin troppo pochi per i contenuti di Power Of Soul: ma è una sorta di concentrato emozionale di quello che era capace di esprimere Muhammad in quel particolare momento storico. Siamo a metà degli anni’70 (1974), questo album rappresentava il debutto del batterista per l’etichetta parallela KUDU all’interno del più vasto universo della CTI, un esordio che non avrebbe potuto essere più felice. Non c’è una traccia debole in Power Of Soul: “Loran’s Dance" di Grover Washington è dark ed intensa, perfino inusuale per gli standard compositivi del grande sassofonista a ribadire che da lì in avanti il suo ruolo nella musica internazionale sarà di primo piano sia come compositore che come straordinario esecutore.  Bellissima “Pieces Of Mind” di James che suona fantasiosa e leggera ma non banale, ed è da incorniciare l’assolo di soprano di Grover Washington, come il successivo intervento di tromba offerto dal magico Randy Brecker. Se siete appassionati di piano elettrico è imperdibile anche il solo di James. “The Saddest Things”  con la sua atmosfera rilassata ed orecchiabile  non fa che confermare la sensazione di qualità e ottime vibrazioni che pervade tutto l’album.  Ogni musicista ha qui piena libertà creativa e Idris Muhammad mantiene saldamente la barra del ritmo con quel suo stile sobrio ed asciutto da metronomo vivente. Power Of Soul è un approccio al jazz che è sì leggero e abbordabile, ma al contempo  è anche musicalmente complesso. C'è una  grande forza in queste quattro tracce: può intrattenere, può far riflettere o semplicemente farvi battere il tempo con il piede con un sorriso di soddisfazione  sulle labbra. Questo è il luogo dove il jazz ed il soul si incontrano, si uniscono e si esaltano, spinti da un’anima funk, e a me piace moltissimo.