Oli Silk – In Real Life


Oli Silk – In Real Life

Ho già avuto modo di recensire in passato due album di Oli Silk, uno dei più interessanti esponenti del movimento jazzistico britannico. In effetti non sono molti gli artisti inglesi che negli ultimi tempi abbiano avuto un impatto così notevole sullo smooth jazz come questo giovane tastierista. Il suo successo non è solo legato ai suoi numerosi e fortunati concerti, Oli è anche un vero e proprio beniamino della radio: tre singoli estratti dal suo ultimo album sono arrivati al primo posto nella classifica di Billboard. E’ la conferma che la sua musica colpisce nel segno e intriga gli ascoltatori, non soltanto quelli europei ma anche il pubblico americano. Con "In Real Life", il suo settimo album per l'etichetta Trippin N Rhythm, Oli Silk continua ad esplorare ogni sfaccettatura del genere smooth e lo fa ancora una volta con il suo stile inconfondibile. In qualità di membro di spicco dello UK Collective, un gruppo dei migliori musicisti londinesi, Silk ha avuto il ruolo di direttore artistico per tutti gli artisti statunitensi che si sono esibiti in Europa. Questa esperienza lo ha aiutato ad affinare ulteriormente le sue già notevoli capacità musicali. In “In Real Life, grazie alle fondamenta artistiche gettate con i suoi precedenti lavori, Silk dimostra anche questa volta che la sua capacità di creare quadri sonori unici e memorabili non è casuale. Il tastierista si descrive come un ambasciatore dello smooth jazz. Un titolo che può giustamente portare, data la sua partecipazione a molteplici eventi di questo genere contemporaneo sia come protagonista principale sia come accompagnatore. Il suo stile tastieristico si rifà in qualche misura a quello di un grande pianista come Bill Sharpe (Shakatak) e la sua ricerca artistica è fortemente incentrata sulla melodia. Nel nuovo album si avvale della collaborazione di una folta schiera di musicisti che lo hanno supportato durante questa registrazione: Westley Joseph (batteria), Orefo Orakwue (basso), Mark James (chitarra), Curtis McCain (percussioni), Ilya Serov (tromba), Rebecca Jade (voce), Marcus Anderson (sax), PJ Spraggins (batteria), Gary Honor (flauto), Kim Scott (flauto), Jordan Rose (batteria), Carl Cox (sax) e Shannon Sangindiva Pearson (voce). L'album si apre con Dare To Dream, dove il buon Oli propone un suond basato sul passato ma proiettato nel futuro. Echi di Bob James e Joe Sample per un brano di classe molto ben arrangiato. In Wait… What? è accompagnato da Orefo Orakwue (basso) e Mark James (chitarra) ovvero due musicisti che hanno infiammato spesso i club londinesi negli ultimi anni. Oli si esprime al meglio con tutti i colori del suo pianoforte creando un’atmosfera allegra e positiva. Il trombettista russo di nascita ma residente a Los Angeles Ilya Serov è la star della rilassata New Horizons che si presenta come una bellissima ballata. Looking Glass è un bel brano cantato che esplora l'imprevedibilità di una storia d'amore che tuttavia sopravvive ai tempi che cambiano. Grass-Fed Funk è invece, per contro, un brano di grande energia, permeato di funk che presenta il sassofonista Marcus Anderson calato in un’atmosfera molto groovy. Torna sul sound morbido e rilassato la successiva West Beach nella quale al tocco pianistico di Oli Silk è affiancato quello della delicata chitarra di Mark James. Silk con Actually Actually è in pieno territorio smooth, ideale per il flautista Kim Scott che lo coadiuva al meglio in questo pezzo molto sofisticato. Nella title track In Real Life Oli preferisce il piano elettrico: la canzone si snoda su un medio tempo con un bell’arrangiamento di stampo più jazzistico. La voce è quella di Shannon Sangindiva Pearson che è meglio conosciuta come corista di Natalie Cole, George Duke, Stanley Clark, Al Jarreau e molti altri. Slim City Silk è nuovamente un pezzo di puro smooth jazz, in cui Silk si esibisce con ogni genere di tastiera che il musicista londinese combina abilmente per creare un collage sonoro con venature funk. L'album si conclude con la veloce e vibrante A Lil' Pick Me Up che vede ospite il sassofonista Carl Cox. Il nuovo album di Oli Silk, In Real Life è un classico esempio di smooth jazz ben congegnato, ottimamente eseguito e gradevolmente melodico: niente di rivoluzionario ovviamente, ma godibile e piacevole dall’inizio alla fine.