Jean-Luc Ponty - King Kong: Jean-Luc Ponty Plays the Music of Frank Zappa


 Jean-Luc Ponty - King Kong: Jean-Luc Ponty Plays the Music of Frank Zappa

Jean-Luc Ponty è da considerarsi sia un pioniere che un indiscusso maestro del violino nell’arena del jazz e del prog rock. È un grande innovatore, che ha applicato il suo visionario credo musicale ad una nuova concezione del moderno jazz, contaminandolo con accenti classici e prog rock. Tuttavia all’inizio della sua carriera, il violino si è rivelato addirittura un handicap poiché in pochi all’epoca vedevano lo strumento come un verbo legittimo nel vocabolario del jazz contemporaneo. Ma Jean-Luc Ponty ha caparbiamente applicato le sue idee riuscendo ad imporle e renderle popolari. Ponty ha portato il violino nell’era elettrica/elettronica, trasformandolo in una forza rilevante del movimento jazz-rock. Ha sviluppato uno stile violinistico che imitava essenzialmente i fraseggi del solista bebop e occasionalmente flirtava con il free jazz. Questo stile distintivo, influenzato più dai suonatori di sax che da qualsiasi cosa precedentemente tentata sul violino, ha reso questo strumento un elemento alternativo ma importante nel jazz moderno. Dopo essersi trasferito a Los Angeles, ha iniziato a lavorare con il compositore rock Frank Zappa nel 1968. Questa collaborazione ha portato alla creazione di “Electric Connection” e “King Kong”, due album che hanno esplorato nuovi territori nel jazz-rock. Il genio di Frank Zappa unito al talento di Jean Luc Ponty: una combinazione straordinaria che non poteva che portare alla nascita di un capolavoro. “King Kong: Jean-Luc Ponty Plays the Music of Frank Zappa” fu  pubblicato nel maggio del 1970. L’album contiene selezioni che Zappa aveva precedentemente registrato con i Mothers of Invention o sotto il suo nome. Questo interessante lavoro può essere descitto come un’opera di virtuosismo e creatività mozzafiato che mette in mostra le abilità di Ponty come violinista e l’abilità compositiva emergente di Zappa. Non è solo un album di interpretazioni, rappresenta di fatto una collaborazione attiva tra i due. Frank Zappa ha arrangiato tutte le selezioni, ha suonato la chitarra in una di queste e per l'occasione ha contribuito con una nuova composizione orchestrale di quasi 20 minuti. Realizzate sulla scia dell'apparizione di Ponty nel capolavoro jazz-rock di Zappa Hot Rats, queste registrazioni del 1969 rappresentarono sviluppi significativi nella carriera di entrambi i musicisti. In termini di fusione jazz-rock, Zappa è stato uno dei pochi musicisti dal lato rock dell'equazione a catturare la complessità e non solo il semplice feeling del jazz e questo progetto è stato un indicatore della sua crescente credibilità come compositore. Da parte di Ponty, King Kong segnò la prima volta in cui figurò come leader in un ambiente orientato alla fusion. Del repertorio, tre dei sei brani erano stati precedentemente registrati dai Mothers of Invention, e presto lo sarebbe stato "Twenty Small Cigars". Ponty scrisse poi un tema in stile Zappiano nel suo unico originale "How Should You Like to Have a Head Like That", dove Frank contribuisce con un assolo di chitarra. Il pezzo forte, però, è ovviamente "Music for Electric Violin and Low Budget Orchestra", una nuova composizione in più sezioni che attinge tanto dalla musica classica moderna quanto dal jazz e dal rock. È una vetrina per mettere in mostra l'amore di Zappa per la commistione tra i generi e al contempo la versatilità di Ponty nel gestire qualsiasi cosa, da melodie adorabili e semplici a dissonanze inquietanti, dall'improvvisazione jazz standard fino all'avanguardia. Alla fine, la personalità di Zappa emerge in modo un po' più chiaro, ma King Kong ha saldamente affermato Ponty come un musicista straordinario che ama il rischio e si mette in gioco. Era nata una nuova voce, sorprendentemente originale, per il violino jazz. In effetti, King Kong è il primo album in cui Zappa si propone principalmente nel ruolo di compositore. Ponty, da parte sua, finalmente ottiene dell'ottimo materiale con cui lavorare, peraltro coadiuvato in studio da alcuni grandi musicisti tra cui Ernie Watts, John Guerin, Wilton Felder e Vince DeRosa. King Kong segna anche la prima collaborazione tra Frank Zappa e George Duke, che sarebbe poi diventato una presenza fissa nei Mothers. In ogni modo, questo è un salto di qualità nelle registrazioni di Ponty; niente di ciò che aveva registrato prima era così rivoluzionario. Il violino di Ponty apporta anche un tocco più melodico al materiale. "Idiot Bastard Son" non è mai sembrata così affascinante come qui, e la versione di "Twenty Small Cigars" è semplicemente stupenda. King Kong è un'opera di genio musicale, un punto culminante nel primo catalogo di Ponty e Zappa. Onestamente, nel lavoro precedente di Jean Luc Ponty  non c’era molto che suggerisse una così convincente convergenza di stili tra il prodigio del violino jazz e il geniale compositore, ma non si può negare che l’abbinamento sia magico. L’influenza di Jean-Luc Ponty sul jazz e sulla musica rock è stata significativa da King Kong in avanti. Il musicista francese ha rivoluzionato il modo in cui il violino viene utilizzato in questi generi, introducendo nuove tecniche e approcci che hanno ampliato le possibilità espressive dello strumento, prima tra tutte l’elettrificazione totale dello stesso.