Ernie Watts – Wheel OF Time


Ernie Watts – Wheel OF Time

Ernie Watts è un grande sassofonista jazz. Un musicista di ampio respiro dotato di tecnica sopraffina e di un innato gusto estetico: doti innegabili che lo hanno portato ad essere un improvvisatore intenso e passionale, con il pieno controllo del suo strumento in ogni situazione. A partire dalla metà degli anni '70 e fino ad oggi è stato spesso coinvolto in progetti discografici extra jazzistici, la qual cosa ha generato fin troppa ambiguità in merito alla sua figura di musicista di talento. Ricordo ad esempio il suo tour con i Rolling Stones e molte apparizioni con altri artisti pop di fama internazionale. Tuttavia di fatto Ernie Watts non è un sassofonista pop o R B, questa è solo una piccola parte della sua personalità artistica. Egli è un jazzista a tutto tondo, e a dire il vero la sua principale fonte d’ispirazione è sempre stata John Coltrane. Il suo lavoro jazzistico, che si snoda lungo 50 anni di carriera, rivela quanto Ernie Watts si sia in realtà evoluto in uno dei più energetici sassofonisti contemporanei. Ora, a settanta anni, con alle spalle le sue innumerevoli esperienze, Watts, con il suo sax tenore continua a produrre i suoi assoli lirici ed intricati e a suonare hard bop di alto livello. Wheel Of time è la sua ultima fatica, registrata in quartetto, nella quale sono inclusi nove brani, quattro dei quali scritti dallo stesso leader e uno ciascuno dagli altri membri del gruppo. La band è così composta: Ernie Watts, sax; Christof Saenger, piano; Rudi Engel, contrabasso; Heinrich Koebberling, batteria. Il tempo non ha certo temperato lo spirito di Ernie e di sicuro non ne ha sminuito le capacità tecniche. La musica di questo album ha la stessa carica espressiva del suo periodo alla corte di  Buddy Rich o della sua collaborazione con il bassista Charlie Haden nel celebrato Quartet West. È sufficiente ascoltare come Watts  suoni mirabilmente nella appropriatamente intitolata "Velocity" o nell’aggressiva "Inner Urge" di Joe Henderson. Questo è il quartetto di Watts in versione europea, una band con la quale ha suonato negli ultimi quindici anni (Wheel Of Time è stato registrato a Darmstadt in Germania e i musicisti sono tedeschi). Tutti indistintamente mettono in mostra i loro talenti a cominciare dal versatile e preciso pianista Christof Saenger, continuando con l’incrollabile e raffinato bassista Rudi Engel, e concludendo con bel drumming del batterista Heinrich Koebberling che si rivela una risorsa preziosa. Saenger è l’autore della lirica "L'Agua Azul” dal sapore latino, Engel della piacevole "Andi’s Blues" e Koebberling della variegata  "You and You". A completare il programma sono le composizioni di Ernie Watts "Letter from Home", "A Distant Light" e "Wheel Of Time", quest’ultima è una ballata davvero stupenda dedicata all’amico e collega Charlie Haden, morto nel luglio 2014. Simpatica e coinvolgente anche la canzone in stile calypso del pianista canadese Adrean Farrugia, intitolata "Goose Dance". Tutti i bravi musicisti tedeschi offrono un saggio delle loro impressionanti doti di strumentisti, in particolare il pianista Christof Saenger, che brilla in ogni occasione in cui ci sia bisogno della sua tecnica e della sua inventiva. Ma, come è normale che sia, l’album grava essenzialmente sulle spalle del formidabile Watts: un peso che il muscolare e virtuoso Ernie sostiene con disinvoltura e grande classe. Dopo più di mezzo secolo di musica all’insegna del suo sax vivace e colorato, il maestro non mostra alcun cedimento nella sua invidiabile energia e nessuna crepa nella sua incontenibile passione. In altre parole, Wheel Of Time altro non è che il solito grande Ernie Watts, se possibile migliorato dalla saggezza e dall’esperienza.