Marcus Miller - M2




Marcus Miller - M2

Il campione del mondo del basso elettrico. Il maestro indiscusso della tecnica slap. Un concentrato di virtuosismo, talento, groove, ritmo, potenza e abilità compositiva. Ho un'ammirazione profonda per Marcus Miller, il ragazzo prodigio venuto da  Brooklyn, New York. Colui che riuscì a stregare anche Miles Davis, che vanta una serie di collaborazioni talmente lunga e variegata che non può certamente essere ridotta alle poche righe di un post. Marcus è un genio, pochi fronzoli, questa è la realtà. Il suo modo di suonare il basso è originale e pirotecnico, la sua tecnica dello slap è probabilmente la più evoluta e raffinata al mondo ed è costantemente al servizio della melodia e del groove. Con lui (come in Jaco Pastorius) il basso ha perso il semplice connotato ritmico per assurgere al protagonismo di uno strumento solista al pari di un sax o di un pianoforte o, per maggiore vicinanza strutturale, di una chitarra. E per completare il quadro dirò anche della sua capacità di suonare anche il clarinetto basso, le tastiere, la chitarra, la batteria. Vi basta ? Possiamo certamente definirlo un musicista a 360° se citiamo anche le sue notevoli doti di produttore e quelle già citate di compositore e arrangiatore. M2 esce nel 2001, come settimo album, comprendendo anche un best e un live. Miller ha già raggiunto la notorietà ma rimane fedele ai concetti di improvvisazione ed innovazione nel contesto di una musica jazz accessibile da una ampia audience. L'impronta del disco è tuttavia chiaramente funky, il genere in cui, a mio parere, Marcus da il meglio di se stesso. A M2 viene assegnato l'anno dopo, nel 2002 il Grammy Award quale miglior album di jazz contemporaneo. Power, un titolo, un programma, apre il disco ed è subito un tripudio ritmico con al centro la potenza e la maestria di Marcus Miller. Come dire mettiamo in chiaro chi è il migliore ! Stupendi sono i tre tributi ad altrettanti maestri che il superman del basso ci regala nelle cover presenti nel disco: il feeling di Lonnie's lament di Coltrane, la meravigliosa Goodbye pork pie hat di Mingus ed il classico jazz-rock della mitica Red baron di Cobham. Avvalendosi dei suoi fidi Poogie Bell alla batteria (bravissimo) e Kenny Garrett al sax (un altro grande talento) ma anche del compianto, muscolare e passionale Hiram Bullock alla chitarra e senza dimenticare Herbie Hancock al piano e numerose altre stelle del jazz presenti nelle registrazioni, M2 ci regala una lunga ed entusiasmante carrellata di tutto il repertorio di Marcus Miller. Sempre fluttuante tra il jazz, il funk, la fusion ed il jazz-rock, ma al contempo mai troppo pesante o troppo leggero, M2 è un lavoro ricco di raffinatezza e groove, potenza e delicatezza in equilibrio su un talento cristallino. Questo è un album consigliatissimo. Non perdetevelo...
Lunga vita Mr. Marcus Miller ! You are the king !