Incognito - Positivity





Incognito - Positivity

Non lo nascondo: sono un fan appassionato degli Incognito. Li seguo fin dall'esordio, non mi perdo un album. Ho assistito a ben 9 concerti dal vivo, uno addirittura a Montreaux. Il mio giudizio potrebbe essere di parte, lo ammetto. Tuttavia voglio citare questo lavoro, probabilmente il capolavoro di questa band britannica. Avevo apprezzato tantissimo il precedente Tribes, Vibes, Scribes: era stata la rivelazione, il primo contatto, amore a prima vista. Positivity però rappresenta non solo un vero e proprio manifesto dell'acid jazz, ma anche tutto quello che in musica avrei desiderato creare. Le canzoni che avrei voluto comporre. I fraseggi che avrei voluto arrangiare. Jean-Paul 'Bluey' Maunick è la mente ed il motore di questo caleidoscopio internazionale di musicisti che prende il nome di Incognito. Arrivati ad oggi al 16° album (intitolato Amplified Soul), più due live ufficiali, Positivity è il loro quarto lavoro, dopo JazzFunk del 1981, Inside Life arrivato 10 anni più tardi, e l'immediatamente precendente e stupendo Tribes, Vibes + Scribes del 1993 citatto sopra. Senza dubbio ci troviamo di fronte ad un'opera riuscita, un capolavoro dell'acid jazz, del quale gli Incognito sono considerati a ragione tra i capostipiti. Gli ingredienti sono quelli classici: sezione ritmica straordinaria con Randy Hope Taylor al basso, Richard Bailey alla batteria e lo stesso Bluey alla chitarra ritmica. Da questo nucleo propulsivo nasce la base di ogni brano. Ritmi complessi, sincopati, funky o jazzistici, caraibici, dance o soul non fa differenza. Uno straordinario tastierista come Graham Harvey, aggiunge colori e tappeti sonori che sono al contempo vintage e moderni. Il sax pungente e ruvido di Patrick Clahar si unisce al coro con misura e passionalità. Ma quello che emerge ed assurge a simbolo della musica di Positivity è la sezione fiati. Eccezionale per pastosità, potenza, precisione. Certamente una delle migliori mai sentite in questo contesto. Sarà per sempre un riferimento per la band nonostante i continui cambi di organico. Ed è ovviamente il vero marchio di fabbrica di questo collettivo musicale chiamato Incognito. Un discorso a parte lo faccio per parlare dei cantanti. Lead vocalist di Positivity è Maysa Leak, americana di Baltimora, straordinaria sia per l'estensione vocale che per la capacità interpretativa. (ascoltare il brano Deep Waters...) A mio parere una delle migliori voci black sulla piazza ancora oggi. Il bravo Marc Anthony è la seconda voce, maschile in questo caso, che dona quel tocco in più a diversi pezzi del disco. Non citerò alcun brano in particolare, si tratta di un lavoro che non ha punti deboli. Tutte le canzoni sono bellissime. Ogni arrangiamento è curato. Tutto suona come dovrebbe suonare. Per chi li conosce, non ho detto nulla di nuovo, per chi non li conosce ancora, spero che queste righe abbiamo contribuito a spingervi ad esplorare la loro produzione. Non rimarrete delusi. Ne sono certo. We're one nation under the groove. Peace !