Randy Waldman - Timing Is Everything


Randy Waldman - Timing Is Everything

A volte, ad alcuni musicisti viene attribuita l’etichetta di “talenti naturali”, una definizione sintetica con la quale ci si riferisce ad artisti che hanno un legame fortissimo con la musica, che possiedono un dono innato e che questo dono hanno saputo e voluto coltivare con caparbietà ed abnegazione. Il pianista Randy Waldman può essere considerato uno di questi fortunati musicisti; Randy ha iniziato a suonare il pianoforte all'età di cinque anni, da giovane, ha trascorso ogni minuto disponibile di fronte alla tastiera. È così che ha perfezionato la sua arte in anticipo rispetto alla media. A conferma di ciò la sua prima esperienza professionale è arrivata all’età di dodici anni, in veste di dimostratore di pianoforti in un negozio di musica nella sua città natale, Chicago. A 21 anni, Randy fu assunto come pianista per i tour del mitico Frank Sinatra. Il successo in veste di strumentista, ovviamente, non tardò ad arrivare portandolo a lavorare in pianta stabile sulla West Coast americana. Trasferitosi a Los Angeles, Randy riprese in seguito il suo ruolo di tastierista con Sinatra, iniziando al contempo una intensa attività di turnista con altri importanti stelle internazionali come Minnie Riperton, Lou Rawls, Paul Anka e George Benson. Il lavoro di Randy con Benson sfociò in una collaborazione a tempo pieno e del popolare chitarrista divenne anche direttore musicale. Una carriera che non si fermò più e consentì a Waldman di prendere parte alle registrazioni di Michael Jackson, Whitney Houston, Barbra Streisand, Madonna, Bette Midler e Celine Dion. E non bisogna dimenticare che il suo piano lo si può ascoltare nelle colonne sonore di film importanti come Forrest Gump, Roger Rabbit, La guardia del corpo e Ritorno al futuro. Randy è anche un fine arrangiatore ed un produttore molto ricercato. Il suo primo album, "Wigged Out", del 1998, è arrivato come risposta alla domanda incalzante che i suoi colleghi musicisti continuavano a fargli: "Perché non registri qualcosa di tuo?" Ne uscì un lavoro interessante ma anomalo, dato che si trattava di una serie di arrangiamenti jazz di composizioni classiche. Sulla falsa riga ma partendo dalle colonne sonore di film e serie tv pubblicò tre anni dopo “Unreel”. Ed eccoci infine a questa registrazione del 2009 intitolata "Timing Is Everything": un album interamente costruito su dieci "standard" del jazz che mettono in evidenza quanto in verità ci sia poco di standardizzato nel modo di interpretare i classici da parte di Randy Waldman. Il pianista denota una stupefacente tecnica pianistica ed un’inventiva a livello armonico che lo pongono indubbiamente su un gradino più elevato rispetto ad altri. Il trio è completato da due vere superstar dei loro strumenti come Vinnie Colaiuta alla batteria e Brian Bromberg al basso, i quali diventano a loro volta una cornice perfetta per il fraseggio audace e la stravagante creatività di Waldman. Il quadro complessivo è poi delineato in maniera originale dagli arrangiamenti imprevedibili che il leader ha predisposto per questo set. Si parte subito con un breve pezzo di virtuosismo pianistico, “The Trolley Song”, dove alla velocità d’esecuzione Waldman affianca una pregevole precisione nella diteggiatura. “Swanee” è meno divertissement dell’esordio, ma non manca di affascinare sia per la progressione armonica che per il perfetto lavoro di Colaiuta alla batteria e Bromberg al basso. “The Tender Trap” suona quasi come un omaggio a Oscar Peterson e stupisce la naturalezza con la quale Randy Waldman domini la melodia, dilatandola e stravolgendola nel corso del suo assolo, ma mantenendo una piacevole orecchiabilità. Bello l’assolo di basso del fenomenale Brian Bromberg. La complessa “Footprints” di Wayne Shorter è entusiasmante sotto molti punti di vista: è favolosa nella resa della partitura originaria di sax operata dal pianoforte e altrettanto notevole il lavoro alle spazzole di Colaiuta e quello liquidissimo di Bromberg al basso. A Waldman piace molto la musica classica, infatti non manca di inserire la sua visione jazz di un brano di Chopin con “Three Minutes Waltz”. Una cosa è certa, ascoltando la musica che scaturisce da questo spartito classico: non sembra affatto un pezzo composto alla fine dell’ottocento. “Body & Soul” è uno standard talmente popolare e suonato nelle più svariate maniere che non è difficile cadere nella banalità. Ma non è il caso di questo pianista che entra dentro alla celebre melodia e ne fa qualcosa di nuovo e di diverso aiutato, dopo l’inizio in solitudine, dal solito perfetto supporto del binomio Colaiuta – Bromberg. Anche in uno standard divertente e orecchiabile come “Nice Work If You Can Get It” Randy riesce nell’intento di appagare l’orecchio allenato degli esperti di pianoforte e suonare al contempo in modo piacevole ed accessibile a tutti. “Whistle Why You Work” altro non è che il famoso tema cantato dai sette nani nel cartone animato Disney: l’inizio non lascia dubbi, ma, conclusa l’intro, sfido chiunque ad intuire che si tratta di quella celeberrima filastrocca. Da lasciare a bocca aperta. Per non farsi mancare nulla Waldman pesca anche nel repertorio più tradizionale della bossa con “The Girl From Ipanema” e come sempre ne da una lettura personalizzata ma virtuosamente complessa e originale. L’album si chiude alla grande con un ultimo standard immortale quale la bellissima “I Thought It Was You” di James Van Heusen e Johnny Mercer: coerente con il lavoro fatto in tutta la registrazione Waldman centra nuovamente l’obiettivo di proporre melodie immortali dandone un’interpretazione nuova e moderna pur nel rispetto della tradizione pianistica jazz. Questo Timing Is Everything immortala, con un ottima resa audio, la frizzante verve ed il tocco magico del bravo Randy Waldman e del suo pianoforte ma ci regala forti emozioni anche per la presenza di due autentici fenomeni come Brian Bromberg e Vinnie Colaiuta. Ogni colpo di spazzola, ogni rullata, qualsiasi stacco sono valorizzati ed esaltati dal talento di Vinnie, che si conferma al top del drumming mondiale. Brian Bromberg è parimenti un musicista eccezionale per raffinatezza, fantasia e per la sua sonorità unica e riconoscibile. Nel suo complesso, il trio di Randy Waldman è senza dubbio uno dei migliori set piano-basso-batteria degli ultimi anni: ascoltare album di questo livello è una gioia per qualsiasi appassionato di buona musica.