Penelope Sai – Sings 007


Penelope Sai –Sings 007

Penelope Sai è una cantante di jazz australiana, una delle più quotate e talentuose artiste del suo paese, mentre dalle nostre parti è ancora pressoché sconosciuta. Accreditata di molti premi musicali, in carriera si è resa protagonista di quattro album e numerosi progetti che l’hanno vista coinvolta sia come autrice di brani originali che all’interno di compilation di canzoni pescate dal classico repertorio jazzistico. Mossa da una personale passione per le colonne sonore dei film di James Bond, in questo album Penelope ha deciso di dare spazio alla registrazione di alcune delle sue canzoni preferite, tratte proprio dalla serie di pellicole dedicata al più popolare agente segreto della storia del cinema. La collezione di gemme musicali che hanno caratterizzato l’uscita dei vari James Bond nel corso di oltre mezzo secolo di film è ricchissima: alcune canzoni sono molto famose, altre meno note, ma tutte sono composizioni di grande impatto. La lettura in chiave jazzistica di questi celeberrimi brani non fa altro che esaltare questo meraviglioso e vario “songbook”, così come fa la brava Penelope Sai con la sua splendida voce che sa anche essere originale.  Ed è in qualche modo sorprendente scoprire che le melodie tanto amate di questi film suonino così diverse e inusuali, grazie anche ad un sofisticato e seducente arrangiamento jazzistico. Pur se riviste ed in parte stravolte restano pur sempre pezzi di musica in grado di colpire l’immaginario collettivo, esattamente come hanno fatto per generazioni in passato. La Sai si accompagna con il suo trio di fiducia, formato da Sean Mackenzie al pianoforte, Brett Hirst al contrabbasso e Nic Cecire alla batteria, con l’aggiunta della magnifica tromba di Scotty Barnhart e dell’inaspettato violino del formidabile Didier Lockwood. Sono quattordici i successi subito riconoscibili ed i bellissimi temi musicali all’interno di questo album: molti non sono mai stati riproposti, mentre alcuni hanno ricevuto in passato le cover, più o meno riuscite, di altri artisti. Spesso pensiamo ai brani classici dei Bond degli anni ‘60 come le più belle tra le melodie legate ai film di spionaggio, ma prendiamo ad esempio la recente Skyfall e avremo un altro ottimo esempio di ciò che rende grande una canzone di 007. Penelope Sai la interpreta andando a stravolgere la versione originale di Adele e dandone la sua personale lettura jazzistica, creando in questo modo uno dei pezzi più intensi e divertenti dell’intero disco. Un omaggio ad una cantante pop  contemporanea che l'australiana ammira tantissimo. Se già amate questa bella canzone la versione presente su “Sings 007” vi mostrerà quali incredibili capacità vocali ha Penelope Sai. Ovviamente il tema più noto tra quelli proposti è “Goldfinger” che Penelope canta in modo sexy e seducente, coadiuvata dai due ospiti Barnhart alla tromba e Lockwood al violino: i due aggiungono profondità e classe ad una cover davvero riuscita. Stesso discorso per “Diamonds Are Forever” già in passato interpretata dalla Sai e che qui viene inserita con il solo Barnhart in veste di solista. “Moonraker” viene suonata con un ritmo lento, per una resa ricca di pathos ed impreziosita dal perfetto lavoro di pianoforte di Sean Mackenzie. Didier Lockwood introduce con il suo violino la celebre “From Russia With Love” che poi prosegue con un ritmo latino molto soft. La tromba di Scotty Barnhart prende la scena con un lungo assolo sulla misconosciuta “Thunderball” alla fine della quale la cantante si esibisce anche in qualche fraseggio scat. “You Only Live Twice” riceve un trattamento da ballata perfetto per il morbido approccio di tromba ed un altro intermezzo pianistico di gran livello. Con “Sings 007” Penelope Sai confeziona dunque un bellissimo tributo all’immortale agente segreto James Bond, realizzando un progetto discografico arricchito da un grande equilibrio negli arrangiamenti e dalla classe dei musicisti coinvolti. Lei è una cantante tutta da scoprire, dotata di una bella e profonda voce che non mancherà di stupire tutti quelli che non la conoscono. L’album, a scanso di equivoci, è al 100% un lavoro di jazz ma è anche piacevolissimo e scorrevole: vi ritroverete a cercare di riconoscere i vari temi musicali, abbinandoli ai film ai quali facevano da canzoni principali. Un esercizio divertente e appagante: esperimento riuscito Miss Penelope.