Tom Scott - Cannon Re*loaded


 Tom Scott - Cannon Re*loaded

Cosa caratterizza l’inconfondibile motivo principale del film Taxi Driver o il sassofono che suona così struggente nel tema d'amore dell’iconico Sci-Fi Blade Runner? La risposta sta nel sax del musicista che li esegue, che risponde al nome di Tom Scott. Tom è stato quello che si può definire un ragazzo prodigio. Nato in una famiglia di musicisti, fin dall’adolescenza si è rivelato essere un talentuoso sassofonista. Ha cominciato la carriera principalmente come session man e turnista dimostrando di poter padroneggiare senza difficoltà tutti i tipi di strumenti ad ancia. Si è esibito con le band Don Ellis e Oliver Nelson, ed in seguito la band da lui fondata, L.A. Express, è diventata uno dei gruppi pop-jazz di maggior successo degli anni '70. Non si contano le partecipazioni ad incisioni di ogni tipo e genere tra le quali quelle di Joni Mitchell, Carole King, Steely Dan, Quincy Jones, Frank Sinatra e Whitney Houston sono solo alcuni esempi. Figura anche nella prima formazione dei Blues Brothers. Venendo ora all’album oggetto della recensione,  Cannon Re*loaded, il suo sottotitolo è "All-Star Celebration of Cannonball Adderley”, ma non bisogna immaginarsi un omaggio di routine, a fini commerciali. Questo è invece un sincero ma concreto tributo ad un musicista il cui meraviglioso modo di suonare è tanto straordinario quanto ancora oggi sottovalutato (anche se è stato protagonista in due dei migliori dischi di Miles Davis). Tom Scott lo chiarisce nelle note di copertina, che riassumono in modo eloquente la figura di Cannonball Adderley: "Cosa ha reso Cannonball così speciale? Tanto per cominciare, aveva un suono eccezionale ed unico al sax contralto e in più possedeva una tecnica strepitosa, sorretta da passione e cuore. Tom Scott ha di certo le qualità per rendere il giusto omaggio ad Adderley, poiché anche lui possiede un timbro altrettanto pieno ed un fraseggio molto caldo. Cannon Re*loaded onora uno dei silenziosi giganti del jazz, reinterpretando i suoi cavalli di battaglia con rispetto, ma con una bella dose di originalità. In questo album si può apprezzare in diversi brani Tom Scott nel suo lato più funky ed il suo approccio più lirico in altri, come nella celebre Stars Fell on Alabama. Il trombettista Terence Blanchard interpreta in modo adeguato il ruolo del fratello di Cannonball, il trombettista Nat Adderley che spesso lo affiancava. Gli altri musicisti meritano decisamente l'appellativo di "All-Star": sono infatti un gruppetto di eccellenti interpreti (o meglio star a loro volta) tra cui il tastierista George Duke, il bassista Marcus Miller, il batterista Steve Gadd, più una vera diva del jazz, la cantante Nancy Wilson. Il disco è prodotto dal batterista Gregg Field e dallo stesso Tom Scott. Anche se Cannonball Adderley sarà per sempre legato al suo lavoro con il trombettista Miles Davis, la sua eredità personale si trova nelle sue stesse registrazioni che sono figlie ed estensione diretta del bop, del gospel e della musica soul. Tutti i dieci brani selezionati sono reinterpretazioni dei suoni del passato ma ancora oggi sono in grado di regalare delle ottime vibrazioni e grandi emozioni. La band non si approccia alle composizioni di Adderley con stile prettamente jazzistico, quanto piuttosto attinge maggiormente al funk, come i protagonisti in effetti lascerebbero immaginare. "Jive Samba", "Work Song", "Mercy, Mercy, Mercy" e "Sack O 'Woe" riflettono tuttavia l’iconica presenza di Cannonball e un feeling intatto anche se contemporaneo. Complice l’esecuzione piena di sentimento ed un contagioso senso di dinamismo. La tromba di Blanchard è impeccabile in "I Should Care" e il sax di Scott è perfetto in un'altra melodia di Zawinul, "Country Spirit", una ballata dall'innegabile fascino. "Inside Straight" è un brano vivace ed orecchiabile che  viene introdotto  da Marcus Miller con  il suo caratteristico basso elettrico, George Duke inserisce tocchi di tastiera, mentre Gadd fornisce la base ritmica da par suo. Come afferma lo stesso Scott, Nancy Wilson è poi davvero la "ciliegina sulla torta" dell’album: la cantante rivisita due pezzi come "Save Your Love for Me" e "The Masquerade is Over" da una storica registrazione proprio con Cannonball Adderley del 1961. La sua voce è ancora sublime, caratterizzata dal suo stile e dalla sua grazia. Nel corso degli anni ci sono stati sicuramente altri omaggi all'unico ed irripetibile Cannonball Adderley, tuttavia il materiale contenuto in Cannon Re*loaded di Tom Scott si distingue come un tributo davvero accorato e speciale che oltre che per il suo valore musicale ed artistico fa sperare che possa suscitare un rivitalizzato interesse per uno dei veri grandi sassofonisti della storia del Jazz. Tom Scott d’altra parte si conferma una voce strumentale tra le più notevoli dell’epoca contemporanea. Pur mantenendo una certa distanza dal jazz classico, in favore di sonorità di certo più contemporanee, è musicista in grado di trasmettere sempre, con il suo fedele sax contralto, emozione e groove.