Eastern Rebellion - Mosaic
Eastern Rebellion - Mosaic
Gli Eastern Rebellion sono di fatto un super gruppo
jazz: una creatura musicale nata da un’idea del formidabile pianista Cedar Walton e
dell’altrettanto straordinario batterista Billy Higgins. Dopo aver iniziato
l’attività nel 1974 la band ha continuato nel corso degli anni ad essere operativa in modo piuttosto irregolare, mantenendo
tuttavia il marchio Eastern Rebellion con la leadership nelle sapienti mani di Cedar
Walton. La formazione originale della band era a dir poco sbalorditiva
annoverando oltre a Walton, il bassista Sam Jones, il batterista Billy Higgins
e il sassofonista tenore Clifford Jordan. Nel 1975 registrarono il loro
primo album ufficiale ma al sax c’era in
quel momento un nuovo sassofonista: il bravissimo George Coleman. In seguito, gli Eastern Rebellion cambiarono spesso formazione ed ebbero tra i
membri anche il trombonista Curtis Fuller, trasformandosi per l’occasione in un
quintetto. Altri musicisti che furono coinvolti negli anni successivi furono il
bassista David Williams, il sassofonista Bob Berg, ed infine negli anni ‘90 Ralph
Moore sempre al sax tenore. Questo album, intitolato Mosaic, presenta la band nella versione del 1992, con i membri fondatori Cedar Walton e Billy
Higgins rispettivamente al piano e alla batteria, David Williams al basso e Ralph
Moore al sax tenore. I musicisti, la cui classe è fuori discussione e le cui
brillanti carriere dicono già tutto, danno vita ad un lavoro che è notevolissimo
nella sua eccellenza. L'affiatamento del
quartetto è un vero piacere da ascoltare, sia che la band suoni una ballata
classica come "My Old Flame", sia che si cimenti in un jazz-waltz
come "Josephine". Gli Eastern Rebellion sono spettacolari
nell’interpretazione di "I've Grown Accustomed to Her Face" (dal
musical My Fair Lady) e brillanti in mezzo ai complessi intrecci di un brano difficile
come Mosaic. Particolarmente degna di nota è l’interazione con la quale Walton
e Moore giocano con i reciproci spunti musicali. Il primo ricama mirabilmente al
pianoforte con l'immaginazione e l'arguzia per cui è famoso, elaborando
abilmente le citazioni a lui care nel
suo modo posato ed intelligente di creare gli accompagnamenti. Tocchi sapienti
e accordi indovinati che lasciano sempre un segno distintivo. Il tenore di
Moore, per parte sua, possiede un sound rotondo, profondo e nitido. Una sonorità
che trasuda entusiasmo, estasiando sui brani più ritmati e risultando poi sempre
passionale, misurato e commovente nelle ballate. La band è perfettamente supportata dalla
ritmica di un solidissimo David Williams al basso: il musicista mette in mostra
uno stile invidiabile ed una tecnica sopraffina mentre il formidabile Billy Higgins
suona la sua batteria con la consueta eleganza, usando il suo genio per delineare
passaggi che sembrano semplici ma che nascondono una enorme complessità
ritmica. In Mosaic, oltre al bel lavoro del quartetto nel suo insieme, ogni
membro trova lo spazio per esprimere la propria personalità di solista. Ed ecco
allora Cedar Walton suonare magnificamente la bellissima "I'll Let You
Know". Williams guida "One for Kel" con il suo avvincente pizzicato
al contrabbasso. Billy Higgins dimostra una volta di più il suo talento con le
complicate poliritmie di "Shoulders". Moore profonde la sua
avvolgente sonorità di sax tenore attorno ad una melodia immortale come
"My One and Only Love". Questo album, e soprattutto questo gruppo
jazz sono vivamente consigliati per qualità, tecnica, talento e passionalità
nell’esecuzione del repertorio scelto. In conclusione sia che li si valuti come
band che come solisti, gli Eastern Rebellion offrono su Mosaic e nella loro
intera discografia una cifra artistica che molti altri possono solo sognare di
possedere.