Stan Getz – Getz Meets Mulligan In Hi-Fi


 Stan Getz – Getz Meets Mulligan In Hi-Fi

Stan Getz è stato senza dubbio uno dei più grandi sassofonisti nella storia del jazz. Nato nel 1927 a Filadelfia, Getz ha iniziato a suonare musica all'età di 10 anni ed è stato fortemente influenzato dal leggendario sassofonista Charlie Parker, noto per il suo stile sofisticato e per le improvvisazioni funamboliche. La carriera di Getz ha attraversato quasi quattro decenni e si snoda attraverso dozzine di album. Ha raggiunto la fama internazionale guidando il famoso Stan Getz Quartet, che fondeva bebop e cool jazz. Il suo sassofono tenore ha brillato particolarmente proprio nel fortunato periodo del cool jazz: per il suo lirismo e  per lo straordinario calore del suo suono. L'influenza di Getz sulla musica americana è innegabile. La sua musica ha avuto un grande ascendente sul jazz e su altri generi musicali. Inoltre va citato il suo esperimento più famoso e riuscito e cioè la fusione tra il jazz e la bossa nova. Quello creato da Getz non è solo jazz suonato su una base ritmica "esotica". È vera interazione tra l'improvvisazione e l'essenza della musica brasiliana. Farà scuola, appunto, non solo nel jazz, ma anche nella bossa nova, che rimarrà perennemente influenzata dall'approccio avuto da questo gruppetto di musicisti americani. Ma, dopo questo lungo preambolo, veniamo al disco oggetto della mia analisi. Nel 1957 il grande produttore Norman Granz decise di far registrare il nostro Stan con un altro gigante del jazz come Gerry Mulligan. Il risultato fu il bellissimo album intitolato Getz Meets Mulligan In Hi-Fi, un lavoro strutturato tra l’altro in un modo anche inusuale, poiché i due grandi artisti, (su suggerimento di Gerry Mulligan) nelle prime tre tracce si scambiarono i loro strumenti elettivi. Dunque possiamo eccezionalmente ascoltare Mulligan al sax tenore e Stan Getz a quello baritono. Ed allora ecco che il sax baritono prende la dolcezza tipica di Stan Getz, mentre il sax tenore si colora del sound graffiante di Mulligan. Forse d’acchito l’esperimento potrebbe sembrare sbagliato, ma dopo un po’ comincia a funzionare. Se è vero che entrambi sembrano non essere completamente a loro agio, dato che il baritono non suona così imponente come al solito e il tenore non è così arioso e dolce come lo conosciamo, in qualche modo lo scambio ha motivo d’interesse. E’ una novità stimolante che sui brani Let's Fall in Love, Anything Goes e Too Close for Comfort, ti costringe ad ascoltare i due strumentisti in modo diverso. Ovvero, finisci per apprezzare il feeling di Getz al baritono e quello di Mulligan al tenore. Chiuso l’esperimento, interessante, ma ovviamente non al top, dalla quarta traccia, That Old Feeling, i due tornano ai loro rispettivi strumenti per il resto dell'album. Ed è proprio da qui che questo album inizia davvero a splendere, illuminato dal talento dei due grandi jazzisti. Getz sfodera il suo sound morbido e sontuosamente controllato mentre Mulligan fa cantare la profonda voce del suo baritono con impeccabile tecnica e precisione. L'abbinamento di questi due giganti intriga e entusiasma. E come potrebbe essere diversamente? Dopo Lester Young, entrambe sono da considerare tra i più fluidi e lirici musicisti degli anni '50. Grazie ad un tecnica di simulazione della stereofonia (inventata di fatto circa due anni dopo) Getz Meets Mulligan in Hi-Fi consente di ascoltare i due sassofoni in modo più distinto e apparentemente in due punti diversi nello spazio. Sia Mulligan che Getz hanno significato moltissimo per il movimento jazzistico, soprattutto nel decennio dal 1955 al 1965, ascoltarli insieme è un piacere che va oltre la passione per un genere o una corrente. Mulligan resta il re incontrastato del poco diffuso sax baritono e ne ha delineato in modo indelebile la strada ed il lascito. Per parte sua l’eredità di Stan Getz è tutta incentrata nel suo lirismo e nel suo calore, le caratteristiche che hanno reso il suo modo di suonare così speciale. La sua musica ha toccato il cuore di moltissimi musicisti ed ascoltatori e continuerà ad essere apprezzata per le generazioni a venire.