Str4ta - Aspects


Str4ta - Aspects

Forti di un'amicizia vecchia di oltre 40 anni,  due dei più importanti protagonisti della scena Brit-Funk si sono ritrovati per dare vita ad un nuovo progetto musicale. Il re del panorama acid jazz del Regno Unito e mondiale Jean-Paul "Bluey" Maunick e il produttore e DJ Gilles Peterson si sono dunque riuniti dopo molto tempo per pubblicare l’album di debutto, intitolato Aspects, della loro nuova creatura artistica chiamata STR4TA. L’intento, nemmeno troppo nascosto, è quello di dare nuovo smalto ad un genere musicale ultimamente un po' dimenticato, ed è per questo che Aspects si focalizza sulla scena funk britannica degli anni '80 ispirandosi ad essa e dando vita ad un disco intrigante e vivace. Il riferimento è senza dubbio quello di alcuni gruppi di quel periodo come gli Atmosfear, gli Hi-Tension o i Light of the World (di cui Bluey era, guarda caso, un membro fondatore). Aspects si estrinseca in modo autentico nello stile e nello spirito vintage operando più sul fronte dell’energia che sulla quello della produzione, che risulta essenziale e diretta. Bluey, Gilles Peterson e tutti i loro collaboratori semplicemente aprono una finestra temporale su un’epoca della quale loro stessi erano i protagonisti ed autentiche forze trascinatrici. In quel momento i due erano personaggi emergenti  del movimento underground jazz-funk, ma in seguito diventeranno grandi artefici a livello globale del neonato acid jazz. Tuttavia, ciò che è interessante è che il duo riesce contemporaneamente ad attingere a un periodo musicale caratteristico che è certamente passato, ma al contempo cattura anche le giuste vibrazioni contemporanee. Aspects non rimanda semplicemente ad un periodo ormai lontano, è molto più complesso e variegato di così. L’album è caratterizzato da ritmiche tese e secche grazie al lavoro di Richard Bull, collaboratore di Bluey fin dagli inizi dell’epopea degli Incongito, la cui programmazione risulta davvero incisiva. La title-track di apertura mette subito le cose in chiaro, disegnando una fitta rete di fraseggi di chitarra ed un feeling asciutto ma energico. Va sottolineato che in tutto il lavoro un gran merito va attribuito anche al basso elettrico sempre pulsante e fluido di Francis Hylton. "Rhythm in Your Mind" rimanda al primissimo album degli Incognito, con un groove dinamico sottolineato dall’essenzialità della parte vocale. Ritmicamente e melodicamente più inusuale è certamente "Dance Desire" che è anche sicuramente uno dei punti salienti dell’album, piena di energia ed impreziosita da un interessante gioco di tastiere. "Steppers Crusade" è un altro bel momento di Aspects, un brano che è costruito su ritmi brasiliani e molti suoni di archi sintetici, ma rimanda anche alle colonne sonore delle serie tv poliziesche. Forse ad essere una delle tracce più importanti è proprio il finale dell'album: "Vision 9". Probabilmente complice un andamento leggermente più discostato dal funk britannico e magari più orientato verso un sound fusion alla Lonnie Liston Smith, Donald Byrd o The Blackbyrds. il modo in cui il pezzo si snoda nel suo incedere strumentale è assolutamente coinvolgente. La sensazione che scaturisce in generale da queste tracce è che siano nate con grande passione e suonate con altrettanto trasporto. In tutto ciò entra in gioco di sicuro l'amore dei due leader per il genere funk /acid jazz, così come traspare evidente l’amicizia e il rispetto che Gilles e Bluey provano l'uno per l'altro. Un interplay talmente intenso da essere percepibile in ogni aspetto dell’album. Il sound della musica funky  è qualcosa di radicato del nostro passato, e che, tuttavia, è ancora vivo dentro di noi: questo è probabilmente il motivo per cui lo amiamo così tanto. Ascoltando Aspects, tutto questo è palese perché la complessità ritmica e la ricchezza strumentale che si trovano in questo genere non possono essere facilmente trovati in altri stili. Nato in piena pandemia Aspects irradia l'energia luminosa e potente che tutti desideriamo, rispecchiando in un unico album il passato e il presente. Il recupero di questo funk ruvido ed essenziale, arricchito da una intelligente ventata di modernismo, crea un effetto finale coinvolgente e gioioso. La buona riuscita di un lavoro come Aspects fa presagire qualcosa di più dell’ipotesi che ci sarà un seguito. Se un secondo album per Str4ta sia solo una supposizione o una concreta possibilità sarà solo il tempo a svelarcelo, ma in verità un po’ tutti ci speriamo.