Lalo Schifrin – Black Widow & Towering Toccata


Lalo Schifrin – Black Widow & Towering Toccata

Cosa hanno in comune il tema originale di Mission Impossible, la colonna sonora di Bullitt o quella della saga dell’Ispettore Callaghan, la sigla del popolarissimo Starsky & Hutch, la musica di Organizzazione U.N.C.L.E. o ancora quella di Mannix ? Sono tutte opera del talento creativo di Lalo Schifrin, un compositore e pianista argentino che dalla metà degli anni ’60 ha musicato un numero enorme di film, molte serie televisive e contemporaneamente ha pubblicato anche una trentina di album. Se alcuni temi musicali entrano nell’immaginario collettivo ed a distanza di anni non smettono di catturare l’attenzione degli ascoltatori, per Schifrin forse parlare di genio non è poi così azzardato. Nel suo caso a quanto detto si aggiunge un’attività di compositore di musica per balletti, da camera, orchestrale e perfino quella di pianista jazz. A questo punto se avete una passione per gli anni '70, per il jazz rock e per il sound delle colonne sonore poliziesche, d’azione e di spionaggio l’ascolto di questo cd è praticamente obbligatorio. Lalo Schifrin registrò Black Widow nel 1976 e fu il suo debutto per la leggendaria etichetta CTI. Subito a seguire incise anche Towering Toccata che fu pubblicato però nel 1977. Entrambi questi album riuniti qui in unico cd, presentano alcuni dei più grandi musicisti jazz di quel periodo tra cui Eric Gale, Steve Gadd, Hubert Laws, Jon Faddis, Anthony Jackson e Joe Farrell, solo per citarne alcuni. Tenendo fede al suo caratteristico stile, Schifrin innesta un'atmosfera funk jazz su alcuni classici temi cinematografici e tra questi anche a Jaws di Steven Spielberg, ma non solo. Lo Squalo, (come fu chiamato in Italia) mantiene una sua freschezza ancora oggi, e arrivò al numero 14 nella classifica dei singoli nel Regno Unito. Lo stesso album Black Widow è andato molto bene come vendite, raggiungendo il numero 22 nella hit americana jazz. Anche grazie al buon risultato commerciale e incoraggiato dalla positiva reazione del pubblico, Schifrin registrò quasi subito il seguito ideale di Black Widow, intitolato Towering Toccata. Si tratta di un'altra collezione di groove fluidi, disco funk, fusion e jazz rock oltre che di alcuni temi rielaborati per adattarsi al concetto generale dell'album. Ad esempio c’è la versione da discoteca del tema di King Kong, firmato John Barry, che a sua volta ha riscosso un certo successo. Entrambi questi album sono oggi giustamente considerati dei classici. Ma il vero tesoro non lo si trova in queste pur interessanti rielaborazioni, bensì nei brani originali, quelli che incarnano al meglio l’essenza del jazz funk. Ovviamente possono suonare datati, in fondo sono un prodotto del loro tempo e lo specchio di una certa generazione, tuttavia hanno ancora un fascino irresistibile e contengono spunti musicali che non possono lasciare indifferenti. Al contrario hanno quell’esatto mood che oggi definiamo vintage sound o chiamiamo rare grooves. Basta guardare indietro nel tempo con interesse ed immergersi in quel mare di nostalgia e ricordi che questi due intriganti album possono offrire per godere appieno del loro grande valore. Black Widow e Towering Toccata si completano perfettamente a vicenda: al punto che inseriti in questo modo su un unico supporto quasi non si avverte un vero punto di separazione da un album al successivo. Tutto scorre senza soluzione di continuità e con una affascinante sensazione di raffinatezza storica. Tra l’altro la qualità audio di questo cd è straordinariamente pulita e chiara, senza alcuna evidenza di distorsione. Le sezioni fiati sono precise, i bassi sono profondi e la dinamica generale appare ben bilanciata, perfettamente naturale, pur essendo vecchia di 40 anni. Non resta che lanciarsi nell’ascolto con la certezza di trovarsi al cospetto di una straordinaria galoppata musicale in grado di combinare la destrezza musicale del jazz con i ritmi del funk e della dance, ma quella sofisticata. L’abilità di Lalo Schifrin come arrangiatore è ovviamente di alto livello e le sue doti di tastierista non possono essere sottovalutate. Anche per questa ragione è difficile dire se sono preferibili le cover oppure i brani originali: Schifrin ha questa innata capacità di riuscire a rielaborare i temi trasformandoli in qualcosa di diverso. Gli esempi citati prima (Jaws e King Kong) ne sono una dimostrazione, ma anche "Quiet Village" e "Moonglow & Theme From Picnic" restituiscono le stesse emozioni. Personalmente però ho una predilezione per i brani originali del compositore argentino: siano essi colonne sonore o pezzi realizzati appositamente per essere inseriti in un album. E’ qui che il groove diventa incontenibile, il funk regna sovrano e l’approccio jazzistico si fa più evidente. Il potere evocativo e, per così dire cinematico dei numerosi brani da non perdere di questi due album è costante. Grazie alla suggestione della musica ogni volta sembra di assistere ad un forsennato inseguimento, oppure ci si aspetta un complotto spionistico, o ancora quasi si può seguire un indagine di polizia. Paradigmatico in proposito è proprio il brano Black Widow: un intreccio di archi costruito sapientemente attorno a un groove di basso funky che si arricchisce di bordate di fiati e tocchi di piano elettrico. La stessa architettura che viene declinata in ogni variante possibile anche su altri splendidi pezzi come Dragonfly, Turning Point, Baja, Tabù. Il passaggio all’album Towering Toccata non riserva alcuna sorpresa dato che il tenore della musica non cambia di molto. Curiosa la scelta di rielaborare la celebre Toccata e Fuga di Bach: a parte il riff che tutti conoscono, Schifrin confeziona un brano funky che risulta perfino difficile far risalire ad un brano classico. Magnifici sono poi i temi di Most Wanted (serie tv) e Roller Coaster (film) e piuttosto interessanti due brani latineggianti come Macumba e Midnight Woman. Se da un lato il palese sapore disco-funk può scoraggiare l’interesse degli integralisti del jazz, gli arrangiamenti elegantissimi ed anche fantasiosi di Lalo Schifrin rendono i due album tutt’altro che banali o noiosi. Inoltre c’è da considerare che queste sessioni di registrazione sono state animate da una band di super-stars in grado di trattare il materiale con grande energia e stile da vendere. Il risultato finale è un cd che, nel suo complesso, rappresenta forse il top della lunga discografia del tastierista e compositore argentino. A mio parere è un lavoro imperdibile per qualsiasi appassionato di buona musica, in particolare per coloro che amano il jazz funk e le commistioni disco argutamente costruite su di un feeling jazzistico che non viene mai meno. Se poi nel vostro cuore c’è un posto speciale per le colonne sonore dei lungometraggi e le sigle delle serie tv poliziesche, di spionaggio o d’azione, Lalo Schifrin è la risposta definitiva.