The Headhunters – Survival Of The Fittest


The Headhunters – Survival Of The Fittest

Herbie Hancock è uno dei più rappresentativi musicisti del jazz contemporaneo. Uno dei momenti più significativi della sua carriera fu la svolta jazz funk, alla quale il grande pianista diede forma e corpo anche attraverso la collaborazione con i musicisti del suo gruppo, gli Headhunters. Ma gli stessi Headhunters, dopo aver garantito un grande successo al mitico Hancock, nel 1975 continuarono la loro carriera pubblicando il loro primo album da solisti. Un album, prodotto dallo stesso Hancock ma senza la sua partecipazione diretta in veste di tastierista, nel quale la line-up della band presenta la stessa formidabile formazione presente sull’album Thrust: Mike Clark alla batteria, Paul Jackson al basso, Bill Summers alle percussioni e Bennie Maupin su ogni tipo di ancia, oltre all’aggiunta del nuovo arrivato, il chitarrista DeWayne "Blackbird" McKnight. McKnight era già stato in tour con Herbie Hancock in precedenza ed era presente negli album Man-Child e Flood. Ci sono inoltre alcuni ospiti: altri tre percussionisti (Zak Diouf, Baba Duru Oshun e Harvey Mason Sr., quest'ultimo era stato il primo batterista degli Headhunters) e il flautista/sassofonista Joyce Jackson. L’assenza di Hancock, nel suo insostituibile ruolo di leader, potrebbe indurre qualche ascoltatore ad una errata valutazione in merito alla qualità del risultato finale ottenuto dagli Headhunters. In realtà anche senza di lui il gruppo ha lavorato molto bene ed infatti Survival of the Fittest è un ottimo album: è uno degli ultimi esempi di quel jazz funk cosmico che tanto era in voga attorno alla metà degli anni ‘70. All’ascolto risulta evidente una fantastica intesa tra tutti i musicisti, specialmente per quanto concerne la sezione ritmica formata da Jackson, Clark e Summers: un formidabile trio di artisti che può affrontare qualsiasi difficoltà muovendosi agile e preciso dentro le architetture complesse orchestrate dalla band. La prima traccia, "God Make Me Funky", segna il debutto di Jackson come cantante solista, un ruolo che purtroppo non riprenderà spesso in seguito. Il suo modo di cantare non è particolarmente sofisticato  ma rende omaggio alla tradizione blues con grande autencità, non a caso, alla fine della canzone, la sua voce ricorda abbastanza quella di Ray Charles. Si tratta di un pezzo funky (l'inizio rimanda molto da vicino al loro precedente "Palm Grease"), nel quale le voci di sottofondo sono quelle delle Pointer Sisters. Da segnalare l’intenso, quasi frenetico assolo di Bennie Maupin che a tratti sconfina nell'atonale. "Mugic" suona inizialmente come la versione funk di "Watermelon Man", e si rivela essere una vetrina per i vari strumenti a percussione di Bill Summers. "Here and Now" è un brano enigmatico che si sviluppa in un groove cosmico, dove Bennie Maupin offre un altro eccellente assolo, accompagnato dai suoni eterei della chitarra. "Daffy's Dance" si mantiene su un tenore simile e pur differenziandosi ritmicamente può vantare una melodia piuttosto divertente. "Rima" è un altro pezzo che dimostra la versatilità dell’offerta musicale degli Headhunters: la chitarra di McKnight funge da sostituto per le tastiere e produce una miriade di suoni bizzarri. Il sax contralto di Joyce Jackson caricato di effetti echo è una valida controparte per il clarinetto basso di Maupin. Summers aggiunge il suo tocco di eteree percussioni in questo pezzo dal tono sommesso. L'ultima traccia, "If You've Got It, You'll Get It", ritorna sugli usuali territori funk, caratterizzati da un bel riff di basso doppiato dal clarinetto basso di Maupin e con un coro in sottofondo: questa volta la chitarra di McKnight entra in gioco in veste di solista. Survival of the Fittest è un album che mantiene costantemente alto il livello di attenzione ed offre l’opportunità di ascoltare le esibizioni di un gruppo di eccellenti solisti. È interessante notare la scelta che fu operata dalla band, decidendo di non sostituire Herbie Hancock con un altro tastierista, optando invece per il giovane chitarrista Blackbyrd McKnight. Blackbyrd è un chitarrista molto originale, un solista pirotecnico che combina il flash rock, la complessità del jazz e i ritmi funky a qualsiasi progetto a cui partecipi. McKnight è una sorta di sintesi tra Steve Vai, Jimi Hendrix e Wah Wah Watson e dopo l’esperienza con gli Headhunters, ha collaborato con molti gruppi tra cui i Parliament di George Clinton e più recentemente i The Red Hot Chili Peppers. Nel complesso Survival Of The Fittest è un intricato e solido progetto di jazz funk che a tratti si spinge verso la fusion. Gli Headhunters possono essere accostati ai The Meters e The JB’s Horns se li si analizza per la loro vena jazz funk, ma per contro sono portatori di una maggiore e meglio definita affinità con il jazz. Si avvalevano di uno straordinario batterista come Mike Clark, in grado di trascinare il funk in territorio jazzistico con uno stile in cui il ritmo cambia continuamente e si sposta in direzioni imprevedibili. Bisogna poi sottolineare che quando, come in questo album, si entra in una sorta  di spirale elettro-jazz-funk, solo il grande Bennie Maupin può eguagliare le bellissime orchestrazioni di Herbie Hancock. In definitiva se siete stati dei fan del lavoro degli Headhunters con il grande Herbie, probabilmente apprezzerete molto anche il loro primo tentativo (riuscito) di andare avanti senza di lui.