The Dave Brubeck Quartet – Time Out


The Dave Brubeck Quartet – Time Out

Il pianista Dave Brubeck cominciò a raggiungere una certa notorietà dopo la seconda guerra mondiale con uno stile molto sofisticato ma anche eclettico. Va detto che, nel corso degli anni '50, Brubeck ottenne tutto il successo commerciale che qualsiasi musicista jazz potrebbe desiderare, diventando uno dei più popolari artisti del settore. Famoso soprattutto per i suoi esperimenti con il ritmo, influenzato tanto da Bach quanto dallo swing, le sue composizioni sono caratterizzate da dei sofisticati intrecci di tempo dove non mancano alcuni riferimenti classici. Brubeck aveva un'ossessione per la metrica complicata, una visione del jazz che sia il sassofonista Paul Desmond, il batterista Joe Morello, ed il bassista Eugene Wright, cioè il suo storico quartetto, hanno condiviso in toto ed anche molto ben completato e perfettamente interpretato. Pubblicato nel 1959 dalla Columbia Records, la stessa etichetta con cui aveva firmato Miles Davis, Time Out fu inizialmente accolto male dalla critica, anche se presto ebbe un grosso successo commerciale, vendendo oltre 50.000 copie e raggiungendo infine il numero 2 nelle classifiche di Billboard. E’ indubbiamente il capolavoro definitivo di Dave Brubeck, ma è anche uno degli album ritmicamente più innovativi nella storia del jazz, il primo ad esplorare con perizia e meticolosità i tempi al di fuori del ritmo standard di 4/4 o del tempo di valzer 3/4. Questa era certamente da considerarsi una scelta rischiosa: la casa discografica di Brubeck non era entusiasta di pubblicare un progetto così inusuale e, come detto, molti critici inizialmente lo criticarono per aver manomesso le fondamenta ritmiche del jazz. Ma per una volta il gusto del pubblico risultò più avanzato di quello della critica. Trainato dal successo incredibile della celeberrima "Take Five", scritta dal sassofonista Paul Desmond, Time Out divenne un successo inaspettatamente enorme, ed è ancora considerato uno degli album jazz più popolari di sempre. Perciò questo capolavoro è una testimonianza tangibile della maestria di Brubeck e Desmond come compositori: Time Out è sofisticato, pieno di interessanti spunti nascosti e palesi manifestazioni melodiche. Ma tutto è estremamente fluido e orecchiabilmente gradevole. Analizzandolo in dettaglio scopriamo fin da subito "Blue Rondo à la Turk" che è una sorta di ibridazione tra il folk turco e la composizione classica. La melodia è particolare ed accessibile allo stesso tempo, un marchio di fabbrica dello stile e dell'approccio un po' eccentrici ma sicuramente vincenti di Brubeck. "Strange Meadow Lark" trasporta l'ascoltatore in un viaggio melodico grazie al sassofono contralto di Paul Desmond e al particolare assolo di piano di Brubeck. "Take Five" era e rimane la melodia che la maggior parte delle pubblico associa all'album e, nonostante l'eccessiva familiarità, merita davvero il suo posto come uno dei grandi capolavori jazz mai registrati. Sentire Desmond giocare con il tempo insieme alla batteria poliritmica di Morello è come una raffinata carezza per l'orecchio. L'atmosfera stimolante continua con "Three To Get Ready" che è un sottile gioco tra la batteria suonata con le spazzole e gli intrecci armonici e melodici del duo Desmond-Brubeck. "Kathy's Waltz" è un'altra deliziosa composizione che non lascia indifferenti con il suo orecchiabile ritmo di walzer insaporito splendidamente dall’immancabile duo di solisti. "Everybody's Jumpin” è un brano tanto divertente quanto particolare, e oltre al consueto sound del sax di Desmond, va sottolineata la ritmica e l’uso degli accordi di Brubeck. La traccia finale "Pick Up Sticks" è un altro pezzo elegante, come un potrebbe essere un bell’abito o una automobile d’epoca. Insieme a Kind of Blue di Miles Davis, Time Out contiene alcuni dei brani più riconoscibili e memorabili della storia del jazz. È un album che vibra di raffinata eccellenza. Lo stile di Brubeck era contraddistinto da accordi brillanti e crescendo entusiasmanti, tuttavia le sue esplorazioni pianistiche contaminate dalla musica classica sono tra le più belle che sia possibile ascoltare. Il suono di Paul Desmond, che preferiva le ballad ai brani più mossi, era tenue e limpido e il suo stile improvvisativo era melodico, spazioso e riflessivo: dalla combinazione perfetta dei due è scaturita un’alchimia perfetta, una delle più iconiche della lunga storia del jazz. Time Out è un'esperienza coinvolgente, a volte ipnotica, in cui il talento creativo di Dave Brubeck e del suo Quartetto è davvero in vetrina. Non solo suona sofisticato: è davvero musica sofisticata, che si presta ad un ascolto colto, ma non smette mai di essere anche profondamente swing ed al contempo così familiarmente orecchiabile. Molti musicisti si sono basati sugli esperimenti pionieristici di Dave Brubeck e Paul Desmond e tuttavia la sua opera risulta sorprendentemente accessibile nonostante alla sua radice ci sia molta ricerca musicale ed altreattanta intelligenza creativa: un'impresa rara in qualsiasi forma d'arte. Nessuna raccolta di jazz si può dire completa senza possedere una copia di questo album storico.