The Brit Funk Association – Lifted


 The Brit Funk Association – Lifted

Se il nome di una band può, a volte, indicare quale potrebbe essere lo stile che ci si deve aspettare, nel caso di questo gruppo, o sarebbe meglio dire collettivo di musicisti, la dichiarazione d’intenti risulta chiarissima fin da subito. Il funk, ma anche il soul con una spiccata connotazione jazz sono i tratti caratteristici e distintivi dei Brit Funk Association. Ma chi sono quindi costoro ? Un nuovo gruppo ? beh, diciamo di sì anche se tra i membri della formazione figurano numerosi veterani del funk soul inglese con alle spalle una trentennale carriera. Spulciando tra i nomi dei musicisti troviamo che questi funksters sono stati membri di band importanti negli anni ’80 come i Beggar and Co, gli Hi Tension, i Central Line e i Light of the World. Ovvero i gruppi che hanno tenuto alto il nome del funk britannico anche durante l’esplosione della new wave e del brit-pop. Di fatto non sono nemmeno al primo disco, dato che era il 2018 quando la Brit Funk Association pubblicò il bell’album di debutto intitolato "Full Circle". La storia è più o meno questa: i musicisti erano stati riuniti dall'imprenditore soul Fitzroy Facey per suonare ad un concerto allo scopo di promuovere la sua rivista Soul Survivors. E’ da lì che le cose sono semplicemente decollate. La prima conseguenza fu una serie di esibizioni nei locali top di Londra e del Regno Unito, la seconda e più importante fu l’uscita dell'album "Full Circle". Il disco fu accolto molto bene dalla critica e dal pubblico ma a causa dei numerosi impegni di tutti i componenti della band, ci sono voluti due anni prima che BFA riuscisse a produrre un seguito. Bene, nonostante il lockdown, l'attesa è finita e credetemi se vi dico che ne è valsa la pena. All’ascolto la nuova collezione di brani del collettivo,  intitolata "Lifted", suona subito migliore del pur valido debutto e, cosa molto importante in questi tempi oscuri e imprevedibili, offre una carica di ottimismo, di allegria e di speranza in dosi generose. L'attuale formazione della band si basa su un nucleo fisso formato da Kenny Wellington (tromba), Breeze McKrieth (chitarra), Paul McLean (chitarra), Patrick McLean (sax), Peter Hinds (tastiere), Paul Phillips (chitarra / voce) e Jeff Guishard (percussioni / voce). Gente che ha collaborato con Beggar & Co, Incognito, Light of the World e Hi Tension. In più a supporto ci sono musicisti come David Baptiste, Rolando Domingo, Harry Brown, Billy Osborne, Ernie McKone, Jerome Harper. Aggiungete ancora Patrick Clahar, Kevin Robinson e Frank Felix e avrete una ricchezza di influenze e sonorità che sono perfette per creare un suono esaltante e coinvolgente. Il tenore ottimistico dell’album è evidente fin dall'inizio con la bella 'Summer', uno strumentale jazz-funk che ricorda (non per caso) il primo album degli Incognito.  La ricetta comprende delle formidabili rasoiate di chitarra alla Bluey, accattivanti riff di fiati, basso pulsante e synth vintage. Un canovaccio seguito anche per molti altri brani. La title track "Lifted Up" ne è un ulteriore ed ottimo esempio: come da titolo è davvero una musica che solleva lo spirito. Tutto il disco è accattivante e spesso molto orecchiabile. La splendida "Smilin" vi farà sorridere, alla maniera dei Blackbyrds, e se volete potrete anche ballarci sopra. I 13 brani offrono un’alternanza di momenti leggeri e disinvoltamente cantabili ma pur sempre sofisticati ad altri elementi più ruvidi e funky come "Step On Board", "This Is What We Do" o "Raw Funk". La traccia che, forse, riassume al meglio il disegno musicale di questo collettivo è "BFA" (ovviamente), il cui sottotitolo è "Brighter Day".  In ultima analisi qui si possono ritrovare sintetizzati in 4 minuti tutti i contenuti di un bellissimo album. "Lifted” dà l’opportunità di ascoltare una varietà di sapori persi nella memoria dei tempi d’oro del funk, ormai lontani: i suoni degli EWF, dei Blackbyrds, dei primi Kool and the Gang, o ancora  di Donald Byrd, dei Mizell Brothers e molti altri. E naturalmente non vanno dimenticate tutte quelle grandi band del Brit Funk dalle cui formazioni originali si è di fatto costituita questa moderna band. BFA ha concepito un album interessante, solido, piacevole e ricco di sfaccettature, capace di correre sul filo dei ricordi e del vintage sound rilanciandolo verso le sonorità dei nostri giorni. The Brit Funk Association ed il loro Lifted sono dunque una delle più belle sorprese del 2020, dominato da eventi nefasti: un motivo valido per ascoltare ancora della buona musica e riuscire ad avere una sana dose di ottimismo nel futuro, nonostante tutto.